Giro d'Italia 2023 · La ventesima tappa del 27 maggio, in pillole

La tappa regina delle alte quote, quella che da Longarone ha portato il peloton sulle Tre Cime di Lavaredo, se l'è aggiudicata un colombiano che già al Giro 2022 aveva dimostrato molta disinvoltura sulle vette...Gli uomini di classifica hanno ancora una volta tirato al massimo le riserve, rimandando alla cronoscalata di domani la resa dei conti: Roglic ha sgraffignato tre secondi alla Maglia Rosa Thomas, Almeida ne ha persi 23. Il bello? Tutti e tre vanno molto forte in crono. Non prendete impegni per domani: arriva la penultima e cruciale tappa del Giro 2023, la cronoscalata Tarvisio - Monte Lussari. Ecco il punto sulla Corsa Rosa al 26 maggio e la descrizione della tappa 20.

12 minDi Gisella Fava e Benedetto Giardina
Santiago Buitrago celebrates winning stage 19 at 2023 Giro d'Italia
(REUTERS/Jennifer Lorenzini)

Di tappa in tappa: com'è andata la diciannovesima del Giro 2023

Un 23enne colombiano ha domato le Tre Cime di lavaredo, la tappa regina del Giro 106, dopo 183 km e 5400 metri di dislivello: Santiago Buitrago (Bahrain Victorius) ha scelto una giornata spettacolare tra le Dolomiti per prendersi la scena di questa Corsa Rosa, confermando la grande prestazione della squadta in questa edizione che, con el niño maravilla, ottiene la sua seconda vittoria e mantiene un uomo in classifica generale (Damiano Caruso, quarto).

Buitrago, nonostante la giovane età, ha dimostrato una sagacia da corridore consumato, attaccando il compagno di fuga Derek Gee (Israel-PremierTech) nel momento propizio, e trovando probabilmente oggi la sua consacrazione, considerando che si tratta della sua seconda vittoria al Giro, dopo quella dell'anno scorso nel bresciano, quando fece sua la 17ma frazione (Ponte di Legno-Lavarone) dell'edizione 105.

La vittoria di tappa non ha provocato grossi sconvolgimenti in classifica generale, con la Maglia Rosa conservata da Geraint Thomas, grazie a un grandissimo lavoro dei gregari Ineos Grenadiers.

Il gruppo è partito compatto lungo i primi 13 km: la prima azione di giornata è stata avviata da Larry Warbasse (AG2R Citroën) e Veljko Stojnić (Team Corratec-Selle Italia) che hanno aperto il primo buco a -170 km.

A -130 km, Buitrago entra nel gruppo dei fuggitivi: Alex Baudin, Nicolas Prodhomme, Warbasse, Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Patrick Konrad (Bora Hansgrohe), Davide Gabburo (Green Project-Bardiani CSF-Faizanè), Gee, Stojnic e Magnus Cort Nielsen (EF Education EasyPost).

Dietro, sprazzi di colore sono arrivati grazie Ben Healy (EF Education EasyPost) e Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), in modalità "creiamo scompiglio" per la Maglia Azzurra, quando hanno cercato di staccarsi una volta superata Digonera, a -109 km, puntando il primo GPM di giornata di Passo Campolongo.

Tra le occhiatacce degli Ineos, diligentissimi mattatori del ritmo di oggi (non hanno mai abbassato i giri, neutralizzando praticamente ogni tantativo di attacco) e le facce divertite dei Jumbo Visma (specialmente Rohan Dennis), i due si rilanciano un paio di chilometri dopo ma verranno poi riassorbiti dal gruppo, in attesa di quello che - almeno alla vigilia - sembrava il primo momento in cui i big potessero tentare qualche mossa.

Non oggi.

Sul Valparola sono stati tutti cauti, con una media a poco più di 21 km/h. Gli spettatori hanno riposto così le speranze sulla salita successiva.

Il Passo Giau (1ª cat., 9,3 km al 9,9 %) sarà liquidato in 36 minuti (gruppo come uomini in fuga) e a 16,5 km/h. Gli uomini di classifica tengono, e hanno guadagnato all'inizio un minuto abbondante per poi ritornare allo stesso distacco dalla fuga che c'era prima della salita (poco più di 6 minuti).

Non c'è stata grandissima selezione nemmeno davanti, con i fuggitivi che hanno mantenuto un passo regolare, arrivando a Cortina senza nessuna azione con Gee a capitanare il transito nel centro storico ampezzano insieme a Prodhomme, Warbasse, Oldani, Pronskiy, Konrad, Cort Nielsen**, Gabburo** e Hepburn.

Arriva il Passo Tre Croci. E anche in questo punto nessuna vampata. Il fatto più importante è stato un cambio tecnico: appena prima della salita, Primoz Roglic (Jumbo Visma) ha fatto un cambio bici, montando in sella su una cassetta 10-44, monocorona e ruote... da crono (qualcuno ha detto prove per domani?).

Gee intanto ha già un bottino discreto: ha fatto incetta di punti ai GPM, vincendo il traguardo volante. Ma un certo Santiago Buitrago si è intrufolato nei piani del canadese.

All'imbocco delle Tre Cime, il gruppo Maglia Rosa è pilotato da un grandissimo Laurens De Plus (Ineos Grenadiers) che aumenta il ritmo, e il gap dai fuggitivi scende a 3:40 minuti.

Finita l'azione di De Plus, Thymen Arensman prende in mano la situazione Ineos, provando una sgambata fuori misura, che mette Filippo Zana (Jayco AlUla) all'attacco e costringe Caruso a stargli a ruota.

Tra il gruppo e i duellanti Gee e Buitrago, ci sono 1,8 km di differenza.

Intanto il canadese, che ha speso tantissimo, perde brillantezza e, quando mancano meno di 2 km all'arrivo, Buitrago ne sa approfittare, andando a prendersi La Montagna in 5:28.07.

In zona Maglia Rosa, Joao Almeida (UAE Emirates) reagisce al ritmo di Arensman e prova ad andarsene, ma Roglic dopo 200 m risponde in maniera perentoria, con** Thomas** che però lo tiene a ruota. Le schermaglie finali saranno tutte tra l'Ineos e il Jumbo, con Almeida che rimane più defilato: lo sloveno passerà il traguardo tre secondi prima del britannico, che mantiene la leadership della generale, riducendo il divario a +0.26, mentre il portoghese perderà 23 secondi, accumulando +0.59 dall'Ineos.

Domani l'appuntamento è per la cronoscalata Tarvisio - Monte Lussari, un formato a cui i tre attualmente sul podio della classifica generale danno del tu e che può regalare lo spettacolo degno del gran finale del Giro d'Italia 2023.

Puoi trovare i risultati della sedicesima tappa e le classifiche del Giro 2022 QUI.

Risultati 26 maggio del Giro 2023: Primi 10 classificati nella tappa 19

  1. Santiago Buitrago (Bahrain Victorious) in 5:28.07
  2. Derek Gee (Israel-PremierTech) +0.51
  3. Magnus Cort Nielsen (EF Education-EasyPost) +1.46
  4. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +1.46
  5. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) +1.49
  6. João Almeida (UAE Team Emirates) +2.09
  7. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) +2.09
  8. Thymen Arensman (Ineos Grenadiers) +2.09
  9. Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) +2.16
  10. Einer Rubio (Movistar) +2.26

Classifica generale Giro 2023: top 5 | Risultati aggiornati al 26 maggio

  1. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) - 81:55.47
  2. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +0.26
  3. Joao Almeida (UAE Team Emirates) +0.59
  4. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) +4.11
  5. Edward Dunbar (Jayco AlUla) +4.53

Tappa 20 Giro 2023: sabato 27 maggio, Tarvisio - Monte Lussari, 18,6 km ⭐⭐⭐⭐⭐

Descrizione

Cronometro individuale che dopo i primi 11km pressoché pianeggianti (fatto salvo un tratto di circa 6km sulla Ciclabile Alpe Adria, con uno strappo al 15% di pendenza prima dell'immissione nella ciclabile) si trasforma in una salita ripida che porta al Santuario di Monte Lussari. Primo rilevamento cronometrico all'approssimarsi del ponte sul Torrente Siasera, ai piedi della scalata che arriva a toccare punte del 22% di pendenza in due tratti, tra cui quello di Sella Prasing a 1.712m di altitudine, a circa 1km dall'arrivo. Dopo 9,4km dalla partenza è previsto un punto per il cambio della bicicletta (facoltativo).

Dati tecnici

  • Distanza: 18,6 km
  • Dislivello: 1.050 m
  • Punti chiave: Superato il torrente Saisera, con il primo rilevamento cronometrico, inizia la parte più dura di tutta la tappa, ovvero la lunga scalata fino alla cima del Monte Lussari e al suo santuario, con un tratto al 22% di pendenza e alcuni tornanti prima di giungere a Sella Prasing per il terzo intermedio e poi percorrere l’ultimo chilometro fino all’arrivo. GPM: km 18,6 Monte Lussari (1.760m).
  • Ultimi km: Superato il bosco e i suoi tornanti, la salita si addolcisce al 4% per poi tornare ripida nel chilometro finale, con una rampa al 20% e punte al 22%. Breve discesa con uno scollinamento dell'8% e una doppia curva che immette ai 150m finali in salita, al 16%, fino all'arrivo con fondo in cemento (carreggiata larga 6 metri).

Orario Giro 2023, 27 maggio

  • Partenza primo corridore: 11:30
  • Arrivo ultimo corridore: 18:30 circa

Se vuoi sapere com'è andata la tappa 18, QUI la sintesi di Olympics e la descrizione della tappa 19.

Fuori Giro 2023: Tarvisio - Monte Lussari, curiosità dalle terre della tappa

Rinomata sede sciistica, Tarvisio ha ospitato in passato appuntamenti della Coppa del mondo di sci alpino femminile, con le vittorie nel 2011 di Tina Maze nella supercombinata, di Anja Paerson nella discesa libera e di Lindsey Vonn nel super G.

Proprio sul Tarvisio, nel 2009, Vonn è diventata la donna più vincente di sempre per gli Stati Uniti nello sci alpino, ottenendo la 19ª vittoria in carriera. Chiuderà a quota 82, un primato superato dalla connazionale Mikaela Shiffrin nel 2023.

Il Giro d’Italia si affaccia per la prima volta nella sua storia sulla cima del Monte Lussari, meta di pellegrinaggio per il suo santuario.

Giro 2023: i punti chiave dell'edizione 106

  • Il percorso del Giro d'Italia 2023 prevede tre cronometro individuali, di cui una crono in altura in programma il 27 maggio: la 20ª tappa culminerà sul Monte Lussari, con pendenze da capogiro fino al 22%

  • 6 tappe per gli scalatori: la 7ª (Gran Sasso), la 13ª (Crans-Montana), la 16ª (Bondone), la 18ª (Val di Zoldo), la 19ª (Tre Cime di Lavaredo) e la 20ª (Lussari) avranno arrivo in salita, mentre la 4ª tappa (Laceno) si concluderà su un breve pianoro dopo una salita di montagna

  • Il percorso si snoderà interamente lungo il territorio italiano eccezion fatta per la tappa 13 che sconfinerà in Svizzera e per la tappa 14 che percorrerà le strade del cantone Vallese

  • La Cima Coppi - la salita più alta della Corsa Rosa - è prevista all'arrivo della 19ª tappa, sulle Tre Cime di Lavaredo (2.304 metri). Inizialmente era stata prevista per la 13ª tappa, in Svizzera, con il Col du Grand-Saint-Bernard, alto 2.470 metri e situato sul confine italo-svizzero, ma per questioni meteorologiche il percorso è stato modificato.

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