Giro d'Italia 2023 · La diciannovesima tappa del 26 maggio, in pillole

Si è acceso il Giro numero 106 e sul trono delle Dolomiti bellunesi si è seduto il Campione italiano 2022 del team Jayco AlUla: Filippo Zana ha dipinto il tricolore sull'arrivo della tappa 18, facendo crescere a dismisura l'hype per la tappa di domani, quella più attesa di ogni edizione della Corsa Rosa. Il momento delle Tre Cime di Lavaredo è arrivato: scopri com'è andata la tappa del 25 maggio e la descrizione della 19ma frazione.

11 minDi Gisella Fava e Benedetto Giardina
Filippo Zana celebrates winning stage 18 at 2023 Giro d'Italia

Di tappa in tappa: com'è andata la diciottesima del Giro 2023

Filippo Zana (Jayco AlUla) ha azzannato la sua prima tappa e la prima vittoria della Corsa Rosa, la quarta per un italiano in questo Giro d'Italia 2023.

Lo ha fatto nella 18ma giornata, quella del 25 maggio, senza mai mollare Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), con cui ha condiviso la testa di una lunga fuga che il vicentino ha saputo trasformare grazie all'assalto calcolatissimo e vincente nel rettilineo finale, brillando in Val di Zoldo con la maglia tricolore di Campione italiano in carica.

Nei 161 km che vanno da Oderzo a Val di Zoldo, con 3.700 m di dislivello e gli ultimi 35 km particolarmente esplosivi, la fuga arriva dopo nemmeno 30 km, al Passo della Crosetta (1ª categoría, 11,6 km al 7,1%).

Vanno via di forza in 8, quando inizia la salita: Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Jack Haig (Bahrain Victorious), Alessandro Tonelli (Green Proejct-Bardiani CSF-Faizanè), Marco Frigo, Derek Gee (Israel Premier Tech) e, appunto, Pinot e Zana.

Dietro, nella prima parte, l'inseguimento lo fa Jumbo Visma e la Ineos Grenadiers.

A Forcella Cibiana, sarà Thibaut Pinot a passare per primo nell'intermedio, mentre rimangono in 6 a -12 km, con Pronskiy e Haig che si staccano dai fuggitivi.

Quando mancano 8 km Pinot cambia passo, con Frigo e Paret-Peintre che sono gli ultimi a scivolare per lasciare il francese con il tête à tête che si rivelerà amarissimo, ovvero quello con il Jayco AlUla.

Intanto, nel gruppo Maglia Rosa si consuma il colpo di scena: a 7 km Sepp Kuss allunga e spiana la salita a Capitan Jumbo Visma.

Joao Almeida (UAE Emirates) sembra soffrire l'azione Jumbo, ma riesce a non andare fuori giri grazie alla scorta del compagno Jay Vine, che gli permette di limitare i danni e di rientrare, mentre Damiano Caruso (Bahrain Victorious) non riesce a rimanere aggrappato.

L'intento di Roglic sembra quello delle grandi occasioni: andarsene in cima alla salita per scollinare a tutta. A Brusadaz, assistiamo ad un altro episodio della sua saga, ma c'è una Maglia Rosa Ineos-Grenadiers che non ne vuole sapere di mollare: Thomas riesce a stare dietro allo sloveno, in progressione, e infatti il fedelissimo Kuss rientra di nuovo per scortare il compagno di squadra.

Mentre Zanna festeggia all'arrivo, gli ultimi fuochi tra i due big accendono la querelle per la classifica generale: Thomas reagisce reazione su azione alla strategia dei calabroni, una gamba decisa a celebrare la sua 37ma primavera a suon di sudore e fatica. Il britannico non è il primo a festeggiare il proprio compleanno al Giro di rosa vestito: anche Richard Carapaz fu come lui, Maglia rosa, ma il 29 maggio 2019.

Lo sloveno si metterà dietro le spalle Mister G, ma l'Ineos Grenadiers è riuscito nell'intento di passare un un compleanno memorabile: rimane alla guida della generale, mentre la Maglia Azzurra passa a Pinot e quella Ciclamino è sempre sulle spalle di Jonathan Milan (Bahrain Victorious).

Puoi trovare i risultati della sedicesima tappa e le classifiche del Giro 2022 QUI.

Risultati 25 maggio del Giro 2023: Primi 10 classificati nella tappa 18

  1. Filippo Zana (Jayco AlUla) - 4:25.12
  2. Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) +0.00
  3. Warren Barguil (Arkéa-Samsic) +0.50
  4. Derek Gee (Israel-Premier Tech) +1.03
  5. Aurélien Paret-Peintre (AG2R Citroën) +1.24
  6. Marco Frigo (Israel-Premier Tech) +1.24
  7. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +1.56
  8. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) +1.56
  9. João Almeida (UAE Team Emirates) +2.17
  10. Eddie Dunbar (Jayco AlUla) +2.32

Classifica generale Giro 2023: top 5 | Risultati aggiornati al 25 maggio

  1. Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) - 76:25.51
  2. Primoz Roglic (Jumbo-Visma) +0.29
  3. Joao Almeida (UAE Team Emirates) +0.39
  4. Eddie Dunbar (Jayco AlUla) +3.39
  5. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) +3.51

Tappa 19 Giro 2023: venerdì 26 maggio, Longarone - Tre Cime di Lavaredo (rif. Auronzo), 183 km ⭐⭐⭐⭐⭐

Descrizione

Scocca l’ora della Cima Coppi. Spostata, per questioni meteorologiche, alla 19ª tappa sulle Tre Cime di Lavaredo, che a 2.304m di altitudine rappresentano non solo la cima più alta di tutta questa edizione del Giro d’Italia, ma anche l’arrivo più alto di quest’anno. Ma i circa 170km che precedono la scalata finale verso il traguardo saranno tutt’altro che semplici: Da Longarone in poi, infatti, la carovana dovrà affrontare cinque salite in successione, a partire da quella che porta a Passo Campolongo. Lunga, perché da Mas (km 20,5) in poi è tutta in ascesa e i 4 km che portano in cima hanno una pendenza media del 7%. Dopo la discesa, subito un'altra scalata sui 2.196m di Passo Valparola, seguita da un tratto breve di salita al Belvedere di Colle S. Lucia e dalla seconda salita più alta della tappa, quella dei 2.236m di Passo Giau: 10km con diversi tornanti al 9,3% medio di pendenza e mai sotto l'8%. La discesa, mediamente veloce, verso Cortina d'Ampezzo, prepara il plotone alle ultime due grandi fatiche: Passo Tre Croci (7,9km al 7,2% di pendenza) e soprattutto, l'arrivo alle Tre Cime di Lavaredo. Per arrivarci, si supera una piccola asperità al 13%, un tratto al 18% dopo Misurina Col Sant'Angelo e per finire, i circa 4km con pendenza media dell'11,7% (e picchi del 18%) per giungere ai 400m di rettilineo finale, in pendenza del 12,5%.

Dati tecnici

  • Distanza: 183 km
  • Dislivello: 5.400 m
  • Punti chiave: Un tappone di montagna che si rivelerà decisivo per la classifica generale, con ogni probabilità, in cui risulterà determinante la scalata finale sulle Tre Cime di Lavaredo, al Rifugio Auronzo. Traguardo volante: km 64,4 Caprile; km 161,3 Cortina d’Ampezzo. GPM: km 87,4 Passo Campolongo (1.875m); km 112,1 Passo Valparola (2.196m); km 143,5 Passo Giau (2.236m); km 169,5 Passo Tre Croci (1.805m); km 183 Tre Cime di Lavaredo (2.304m)
  • Ultimi km: Dopo tutta una serie di salite, l’arrivo rappresenta la scalata più dura di tutte. Nel primo chilometro e mezzo la pendenza arriva al 18%, poi dopo il falsopiano al Lago di Antorno si attraversa una strettoia in discesa per affrontare i 4km finali con pendenze massime del 18% e medie del 12%, fino ai 400m di rettilineo asfaltato (carreggiata larga 7 metri, pendenza 12,5%).

Orario Giro 2023, 26 maggio

  • Partenza: 11:35
  • Arrivo: 17:15 circa

Se vuoi sapere com'è andata la tappa 17, QUI la sintesi di Olympics e la descrizione della tappa 18.

Fuori Giro 2023: Longarone - Tre Cime di Lavaredo, curiosità dalle terre della tappa

Quest'anno ricorre il 60° anniversario del disastro del Vajont, la frana e la conseguente inondazione che causarono la morte di 1917 persone nell'omonima valle del Vajont, distruggendo i centri abitati della zona, a partire da Longarone.

Il Giro d’Italia ha attraversato i luoghi della tragedia anche in occasione del cinquantennale, nell’edizione del 2013: la 12ª tappa, da Longarone a Treviso, venne vinta da Mark Cavendish.

Le Tre Cime di Lavaredo tornano ad essere sede di arrivo di una tappe del Giro d’Italia per la prima volta dopo dieci anni. In sette occasioni la Corsa Rosa ha scelto il simbolo delle Dolomiti come arrivo di tappa, ma la prima volta venne annullato il risultato, ovvero la vittoria di Felice Gimondi: troppe spinte dei tifosi, non solo per quella che sarebbe stata la Maglia Rosa del 1967.

Giro d'Italia, vincitori tappe sulle Tre Cime di Lavaredo

  • Giro d'Italia 1967, 19ª tappa: Felice Gimondi (ITA) annullata
  • Giro d'Italia 1968, 12ª tappa: Eddy Merckx (BEL)
  • Giro d'Italia 1974, 20ª tappa: José Manuel Fuente (ESP)
  • Giro d'Italia 1981, 20ª tappa: Beat Breu (SUI)
  • Giro d'Italia 1989, 13ª tappa: Luis Herrera (COL)
  • Giro d'Italia 2007, 15ª tappa: Riccardo Riccò (ITA)
  • Giro d'Italia 2013, 20ª tappa: Vincenzo Nibali (ITA)

Giro 2023: i punti chiave dell'edizione 106

  • Il percorso del Giro d'Italia 2023 prevede tre cronometro individuali, di cui una crono in altura in programma il 27 maggio: la 20ª tappa culminerà sul Monte Lussari, con pendenze da capogiro fino al 22%

  • 6 tappe per gli scalatori: la 7ª (Gran Sasso), la 13ª (Crans-Montana), la 16ª (Bondone), la 18ª (Val di Zoldo), la 19ª (Tre Cime di Lavaredo) e la 20ª (Lussari) avranno arrivo in salita, mentre la 4ª tappa (Laceno) si concluderà su un breve pianoro dopo una salita di montagna

  • Il percorso si snoderà interamente lungo il territorio italiano eccezion fatta per la tappa 13 che sconfinerà in Svizzera e per la tappa 14 che percorrerà le strade del cantone Vallese

  • La Cima Coppi - la salita più alta della Corsa Rosa - è prevista all'arrivo della 19ª tappa, sulle Tre Cime di Lavaredo (2.304 metri). Inizialmente era stata prevista per la 13ª tappa, in Svizzera, con il Col du Grand-Saint-Bernard, alto 2.470 metri e situato sul confine italo-svizzero, ma per questioni meteorologiche il percorso è stato modificato.

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