I momenti indimenticabili dell'Italia Team ai Giochi Olimpici: le emozioni azzurre del 4 agosto a Parigi 2024
Una prima volta assoluta e l'ennesimo podio di una straordinaria carriera. Due facce diverse della stessa medaglia, quella delle emozioni vissute il 4 agosto a Parigi 2024. Un giorno che molti italiani non dimenticheranno facilmente, un contrasto di sensazioni positive e negative che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso.
La delegazione azzurra ha vinto tre medaglie, un oro e due argenti in altrettante discipline. Ma non sono stati gli unici highlights della giornata che vale la pena ricordare.
Il primo momento indimenticabile arriva, ancora una volta, dai campi da tennis del Roland Garros. La terra rossa francese sembra essere sempre più il terreno di gioco preferito di Sara Errani e Jasmine Paolini. Le azzurre, in finale nel doppio femminile, scrivono la storia del tennis italiano ai Giochi Olimpici. Con la vittoria in semifinale lo avevano già fatto, diventando le prime tenniste italiane a giocare una finale per l’oro Olimpico.
Ma ciò non è bastato a soddisfare la loro fame di vittorie. In una partita al cardiopalma, iniziata in salita, la coppia azzurra mette la firma su una medaglia dal sapore dolcissimo, vincendo il primo oro Olimpico della storia del tennis italiano.
La giornata continua a regalare grandi emozioni con il capitano della nazionale di nuoto che diventa leggenda. Non che servisse ulteriore conferma, ma il 4 agosto Gregorio Paltrinieri mette un'altra medaglia Olimpica nel suo straordinario palmarès.
Con una prestazione di altissimo livello che conferma il suo stato di grazia in questi Giochi Olimpici, il 29enne carpigiano vince la medaglia d’argento nei suoi 1500m stile libero. Davanti a lui solo lo statunitense Robert Finke che ha stabilito il nuovo record del mondo.
Per Paltrinieri, si tratta della seconda medaglia a Parigi 2024 dopo il bronzo negli 800m stile libero e della quinta medaglia Olimpica in carriera, diventando l’unico nuotatore azzurro a salire così tante volte sul podio a cinque cerchi. A rendere il tutto ancora più incredibile è stato il livello della prestazione di Paltrinieri: l’azzurro ha migliorato di 2 centesimi il tempo che gli è valso l’oro ai Giochi di Rio 2016.
“È assurdo essere di nuovo sul podio con lo stesso tempo di quando ho vinto a Rio. 8 anni dopo ma con lo stesso tempo: è fantastico”, ha detto il capitano azzurro ai microfoni di Olympics.com.
“Sono stati tre anni pieni di difficoltà. Mi sono sempre diviso tra piscina e acque libere. È stato difficile e molte volte ho pensato che non sarei mai più stato qui [sul podio]. È incredibile per me”.
E con ancora la gara di Super Greg negli occhi, arriva anche il momento di un’altra medaglia per la squadra azzurra. Da La Défense Arena si passa alle pedane del Grand Palais per la finale di fioretto maschile a squadre.
Il quartetto azzurro, composto da Guillaume Bianchi, Filippo Macchi, Tommaso Marini e Alessio Foconi, sfida la squadra del Giappone per decidere a chi andrà la medaglia d’oro.
Per l'Italia, la finale parte in salita. Subito in svantaggio dopo il primo assalto, i fiorettisti azzurri non riescono a trovare il guizzo per ribaltare il risultato, cedendo negli assalti conclusivi ai nipponici che chiudono l’incontro per 45 a 36.
"Questa medaglia ha un buon sapore. Naturalmente, speravamo di ottenere di più perché noi atleti cerchiamo di puntare al massimo. Non sempre ci riusciamo. Ma oggi ci teniamo stretta questa medaglia, perché è il risultato di un percorso iniziato molto tempo fa e che tutti noi abbiamo affrontato", ha detto Macchi al termine della competizione. Per il toscano, l’argento a squadre si aggiunge alla medaglia, sempre d’argento, vinta nella gara individuale qualche giorno prima.
E se le medaglie della giornata azzurra terminano con la scherma, non si fermano gli highlights azzurri. Questa volta si guarda alla pista di atletica dello Stade de France per gli ultimi brividi di giornata.
È la giornata della finale dei 100m maschili con Marcell Jacobs che prova a confermare il titolo Olimpico vinto in quel magico 1° agosto di tre anni fa. L’azzurro non riesce a salire sul podio a ciqnue cerchi parigino, cedendo la corona di campione Olimpico nei 100m allo statunitense Noah Lyles, ma chiude al quinto posto col miglior tempo dell'anno.
Jacobs ferma il suo personale cronometro a 9.85 in una finale storica, in cui tutti i partecipanti hanno tagliato il traguardo in meno di 10 secondi.
“Ho dato il 100% non posso recriminare niente, ho dato tutto me stesso”, ha detto Jacobs ai microfoni della Rai dopo la finale.
“Avevo preso un tempo di reazione molto buono, ho sentito di essere uscito bene dai blocchi ma che dire, gli altri sono andati fortissimo. 9.85 non credo sia un tempo da buttar via. Ho abituato abbastanza bene, sono un po' amareggiato, volevo essere il primo a festeggiare con voi un altro oro Olimpico, ma la mia carriera non finisce qui. Ci sono ancora quattro anni in cui lavorare”.
Tra i momenti memorabili di questa giornata non ci possiamo dimenticare del momento che ha sorpreso più di tutti: il rinvio del volo a Parigi di Gianmarco Tamberi.
Inizia il calvario dell’alfiere azzurro che si trova ad affrontare un imprevisto non semplice a poche ore dall’inizio della qualificazione del salto in alto a Parigi 2024.
Un calcolo renale costringe Tamberi a dirigersi al pronto soccorso e a rimandare la sua partenza per la Capitale francese.
L’inizio di una storia che è continuata, purtroppo, fino al giorno della finale e che non ha permesso al campione Olimpico di Tokyo 2020 di arrivare nelle migliori condizioni fisiche per difendere il titolo vinto tre anni prima.
Momento del giorno: Sara Errani e Jasmine Paolini per sempre nella storia
È il giorno della finale del doppio per Sara Errani e Jasmine Paolini che entrano sul campo centrale del Roland Garros per provare a vincere la medaglia d’oro Olimpica.
Il 2024 è un anno magico per le azzurre che vincono il primo titolo WTA 1000 in doppio e raggiungono anche la pima finale Slam insieme, proprio sulla terra rossa francese. Ma questi risultati passano quasi in secondo piano quando si ha alla portata un oro Olimpico.
Entrano in campo contro Mirra Andreeva e Diana Shnaider in una partita che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, sin dal primo set, in cui le azzurre si trovano sotto 6-2 (con 9 errori non forzati).
Non l’inizio che si sperava o che ci si aspettava dal duo italiano, ma l’inerzia del secondo set sembra tutto a favore della squadra azzurra. Errani/Paolini sfruttano subito le prime palle break del second parziale, e grazie anche ad alcuni errori di Andreeva e Shnaider, chiudono il set in 6-1 anche con una relativa facilità.
Il gradino più alto del podio Olimpico si decide al super tie break. Errani/Paolini hanno fame, hanno grinta e una voglia di vincere inarrestabile. Si portano sul +4 ma Shnaider non si arrende e riduce il divario ad un solo punto, sull'8-7. Con Paolini al servizio ed Errani a difendere la rete, le azzurre si guadagnano due chance di vittoria, ma ne basta una a Sara e Jas per esultare.
"È un sogno che si avvera, anche di più. Io speravo in una medaglia, ma l'oro è indescrivibile. Abbiamo fatto un buon match oggi. Oggi non era facile, con la tensione che c'era. Siamo partite male, ma poi ci siamo ricaricate ed eccoci qua”, ha detto Errani, che con la vittoria a Parigi ha completato il Career Golden Slam nel doppio.
"È una sensazione pazzesca! È tutto l'anno che ci mettiamo tanto impegno, cercando di giocare tanti doppi con l'obiettivo di fare bene qua. All'inizio l'obiettivo era qualificarsi, poi ce l'abbiamo fatta e volevamo fare bene. Però sinceramente l'oro era tanto", conclude Paolini.
Il meglio dell'Italia Team a Parigi 2024
Qui puoi trovare i momenti memorabili, giorno per giorno: