Noah Lyles prende lo scettro Olimpico da Marcell Jacobs: è il re dei 100m a Parigi 2024, quinto l'azzurro · Atletica
C'è un nuovo re dei 100 metri maschili in città: a Parigi 2024, il trono della velocità è tutto di Noah Lyles, il Campione del mondo in carica e da oggi, domenica 4 agosto, anche nuovo oro Olimpico.
Prende lo scettro dalle mani di Marcell Jacobs, sì, ma l'azzurro non si è dato per vinto fino all'ultimo. Non solo perché in finale c'era, ma si è battuto col miglior tempo dell'anno.
Il 9.85 dell'italiano non basta per entrare sul podio Olimpico per la seconda edizione di fila: troppo più veloce Lyles, che col suo 9.79 batte al fotofinish il giamaicano Kishane Thompson, secondo.
Torna, invece, sul podio Olimpico l'altro statunitense Fred Kerley, argento tre anni fa a Tokyo e bronzo in Francia con 9.81.
In una finale storica, con un arrivo a dir poco compatto (0.12 il distacco tra il primo e l'ottavo) tutti i partecipanti si sono qualificati con tempi al di sotto dei 10 secondi e giunti sotto i 10 secondi all'arrivo.
È la prima volta nella storia che accade una cosa del genere ed è accaduta allo Stade de France, col titolo Olimpico in palio. Un titolo che da oggi appartiene a Noah Lyles.
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Marcell Jacobs col miglior tempo dell'anno sui 100 metri in finale a Parigi 2024, Lyles batte Thompson al fotofinish · Atletica
Non è un profeta, ma chiaramente Marcell Jacobs sa il fatto suo. Perché arrivato a Parigi, aveva anticipato due cose. La prima: “Per andare a podio, minimo, penso che devi correre sotto i 9.85”, corretto. La seconda, "non ho mai corso così forte"... e non c'è andato molto lontano.
Solo che in finale, l'azzurro, c'è entrato con i migliori tempi di ripescaggio, chiudendo terzo nella propria semifinale. Non ha forzato, non doveva farlo ed è bastato per essere tra gli otto finalisti. Tra l'altro, con 9.92: lo stesso crono con cui s’è preso il minimo Olimpico a Turku, in Finlandia, dopo aver conquistato il titolo Europeo a Roma.
Davanti a sé: Akani Simbine (RSA) in 9.87 e Letsile Tebogo (BOT) in 9.91. Non due tempi troppo distanti, così come non sembrano lontani Fred Kerley e Noah Lyles, secondi nelle rispettive semifinali con 9.84 e 9.83. I due statunitensi si qualificano in finale dietro ai giamaicani: il primo è alle spalle di Kishane Thompson (9.80), il secondo - in pista con Chituru Ali, che rimane fuori in 10.12 - assiste al personal best di Oblique Seville, che con 9.81 sembra lanciare un segnale a tutti.
Sembra, appunto, perché quando è ora di correre per l'oro, Seville è l'ultimo a tagliare il traguardo. La partenza vede Kerley col migliore tempo di reazione in corsia 3 e un mucchio dal quale, solo leggermente, emergono due teste: quelle di Lyles e Thompson, che vanno a tener dietro un Simbine da record nazionale in 9.82.
Non basta a lui e non basta nemmeno a Tebogo (record nazionale in 9.86), finito dietro a Jacobs in 9.85. L'azzurro ha il secondo miglior tempo di reazione e per la terza volta in carriera scende sotto i 9.90. Esatto, non lo faceva da Tokyo, ma il tempo della finale Olimpica di tre anni fa gli sarebbe bastato stavolta giusto per salire sul podio.
Più veloci di tutti, Lyles e Thompson. Entrambi, perché serve il fotofinish per stabilire quale dei due 9.79 sia il primo e quale il secondo: .784 per lo statunitense, .789 per il giamaicano.
L'oro Olimpico dei 100m maschili torna negli USA, l'oro Olimpico è di Noah Lyles che fa così doppietta col titolo mondiale di un anno fa, prendendosi lo scettro più prestigioso sotto il cielo di Parigi.
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Marcell Jacobs rassicura sul crampo e punta alla staffetta: "Ho dato tutto, non finisce qui" · Atletica
Non è contento, Marcell Jacobs. Non si è mai nascosto: arrivava a Parigi da campione Olimpico e così voleva uscirne. Questo però non significa avere rimpianti, anzi. "Ho dato il 100% non posso recriminare niente, ho dato tutto me stesso e cerco di farlo sempre nelle gare importanti", ha dichiarato alla Rai dopo la finale.
"
Avrei voluto prendere la medaglia, dispiace tanto, ho cambiato tanto nell'ultimo periodo e credevo di farcela. Fa parte del gioco, ma si poteva prendere una medaglia".
Le premesse sembravano buone: "Avevo preso un tempo di reazione molto buono, ho sentito di essere uscito bene dai blocchi ma che dire, gli altri sono andati fortissimo".
"Gli altri sono stati più bravi, io cerco sempre con i miei modi e le mie gesta di spronare anche i più giovani. Lo sport non è facile, non devi focalizzarti sulle aspettative degli altri, ma su se stessi e lavorare duro. Ed è quello che continuerò a fare".
Anche dopo aver stravolto la propria vita, in "un'annata complicata", il risultato è di quelli per cui andare orgogliosi: "9.85 non credo sia un tempo da buttar via. Ho abituato abbastanza bene, sono un po' amareggiato, volevo essere il primo a festeggiare con voi un altro oro Olimpico, ma la mia carriera non finisce qui. Ci sono ancora quattro anni in cui lavorare".
Prima dei prossimi quattro anni, però, c'è un altro impegno. Quello con la staffetta 4x100m maschile, l'altro trono Olimpico da difendere, con un problema fisico che a fine gara avrà fatto preoccupare in tanti: "Semplicemente un crampo - rassicura Jacobs - ho spinto oltre il limite. Saremo pronti a scendere in pista con la staffetta".
Atletica: il podio dei 100m uomini a Parigi 2024
Di seguito, il podio dei 100m maschili a Parigi 2024
- 🥇 Noah Lyles (USA) 9.79 (.784)
- 🥈 Kishane Thompson (JAM) 9.79 (.789)
- 🥉 Fred Kerley (USA) 9.81
L'ordine d'arrivo completo è disponibile qui.