I momenti indimenticabili dell'Italia Team ai Giochi Olimpici: le emozioni azzurre del 9 agosto a Parigi 2024 

Di Benedetto Giardina
5 min|
Sofia Raffaeli
Foto di 2024 Getty Images

Le avete mai viste sei medaglie in una sola giornata per l'Italia ai Giochi Olimpici? Beh, a Parigi 2024, sì!

Il giorno dei record è il 9 agosto 2024, iniziato a suon di medaglie sfiorate, fino alla valanga azzurra sul podio Olimpico in cinque diverse discipline.

Due medaglie per l'atletica, una a testa per il ciclismo su pista, il taekwondo, il sollevamento pesi e la ginnastica ritmica, in quest'ultimo caso con la necessità di ricordare quanto sia storico questo avvenimento.

Il bronzo di Sofia Raffaeli è infatti il primo podio italiano di sempre ai Giochi Olimpici a livello individuale. Un bronzo che brilla, anche quanto il sorprendente oro di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, trionfatrici inattese nella madison femminile.

Ma è stata anche la giornata del riscatto di Simone Alessio, ripescato e rivitalizzato fino a prendersi quel bronzo mancato tre anni prima, oppure quella del bis di Antonino Pizzolato, col pathos finale sull'ultimo sollevamento giudicato infinale valido.

Le luci della sera, invece, sono tutte per Nadia Battocletti e Andy Diaz: argento sui 10.000m (dopo il sogno sfiorato sui 5.000m) per la regina europea del mezzofondo e bronzo nel salto triplo per il debuttante in azzurro.

Un cerchio che si chiude in pista, dopo averlo aperto in acqua con tre quarti posti: quello del nuoto di fondo, con Domenico Acerenza nella 10km maschile, quello dei tuffi con Chiara Pellacani dal trampolino da 3m e quello di Riccardo Pianosi nel kite maschile per la vela.

Quarti anche gli azzurri del volley, sconfitti dagli USA nella finale per il bronzo, e i campioni Olimpici della 4x100m maschile, su quella pista dello Stade de France che poche ore dopo avrebbe coronato una giornata speciale per lo sport italiano, incredibilmente ricca di medaglie.

Momento del giorno: Sofia Raffaeli, la prima italiana di sempre sul podio Olimpico individuale nella ginnastica ritmica

Un lampo nel buio, un'attesa infinita per una frazione di punto che può decidere la storia.

Sofia Raffaeli ha concluso l'esercizio al nastro, è l'ultima a scendere in pedana per la quarta rotazione. Distante, irraggiungibile, la tedesca Darja Varfolomeev. Un errore, inoltre, rende quasi impossibile l'aggancio a Boryana Kaleyn, la bulgara che in questa rotazione è stata pressoché perfetta.

I giudici dicono 32.250, il resto è sotto gli occhi di tutti: le lacrime, il lungo abbraccio con l'allenatrice Claudia Mancinelli, la gioia per un terzo posto che vale qualcosa di mai visto prima nella ritmica italiana, ovvero una medaglia Olimpica individuale.

"Ho rischiato a livello mentale - ammetterà l'azzurra - è molto difficile tenere una concentrazione così alta in queste gare, soprattutto dopo gli errori. Dopo l'errore ho fatto una cosa che forse non ho mai fatto: entrare e dare tutto quello che avevo perchè volevo proprio la medaglia".

In una giornata che già era valsa un record allo sport italiano, con due finaliste nell'all around individuale (Milena Baldassarri ha chiuso la finale all'ottavo posto), il Vulcano di Fabriano ha deciso di prendersi la scena volando lì dove nessuna, prima di lei, aveva osato: sul podio a cinque cerchi.

Il meglio dell'Italia Team a Parigi 2024

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