Jasmine Paolini e Sara Errani, la lezione di Parigi 2024 nel trionfo in Billie Jean King Cup: "Sorridere e divertirsi ci fa giocare meglio" · Tennis

Campionesse Olimpiche di doppio e, adesso, anche Campionesse del mondo: Jasmine Paolini e Sara Errani ripercorrono con Olympics.com il loro anno d'oro tra il successo di Parigi 2024 e la vittoria alle Finals di Billie Jean King Cup.

6 minDi Benedetto Giardina e Marta Martín
Jasmine Paolini Sara Errani Gold medal Paris 2024
(2024 Getty Images)

Divertirsi per vincere. Un'equazione semplice, che l'Italia del tennis ormai ha reso una certezza a tutti i livelli.

C'è una bandiera che viaggia, da Riad a Malaga: un tricolore con scritto Jasmile e lì, nel mezzo, quel volto sorridente che ha fatto innamorare tutti, appassionati e non.

Jasmine Paolini ha messo a segno un altro colpo in questo 2024 da record e lo ha fatto accanto a Sara Errani, la compagna che l'ha convinta a dividersi tra singolare e doppio, fino a regalarsi a vicenda la gioia più grande della carriera, a Parigi 2024.

Quell'oro Olimpico inedito per le racchette italiane, però, si è rivelato solo il primo di una serie di traguardi straordinari. Fino all’ultimo, con quella divisa da supereroine che torna a sbucare dall'armadio, quella azzurra della nazionale.

Dai Giochi Olimpici alla Billie Jean King Cup, dai giri in bicicletta per Parigi ai selfie con Rafa Nadal, l’esito è lo stesso.

Che sia il clay del Roland Garros o il cemento della Martin Carpen Arena, Jas sorride e Sarita esulta insieme a lei, stavolta con Lucia Bronzetti, Elisabetta Cocciaretto e Martina Trevisan al loro fianco, tutte nuove Campionesse del mondo.

E il segreto è solo uno: divertirsi insieme, divertirsi in campo. Divertirsi per vincere, ancora.

Il sogno della vita di Sara Errani: "L'oro Olimpico è stato incredibile" · Tennis

"Dobbiamo anche divertirci giocando, che sorridere e divertirsi ci fa giocare meglio. E la verità è che lo stiamo facendo anche in questi giorni"

È la lezione che Sara Errani ha imparato a Parigi, dopo anni di tentativi mancati per un Career Golden Slam che non riusciva ad arrivare.

"L'oro è stato il sogno della mia vita", racconta Errani a Olympics.com. Lo ripete ancora adesso che sono passati più di tre mesi dalla chiusura di Parigi 2024 e che in bacheca c'è un altro trofeo, vinto con la nazionale italiana.

"È la verità, vincere una medaglia alle Olimpiadi è sempre stato il mio sogno più grande ed esserci riuscita è stato incredibile".

Le mancava solo questo, in un palmares spaziale: gli Slam in doppio li ha vinti tutti, tra il 2012 e il 2014, in coppia con Roberta Vinci. Ai Giochi Olimpici, però, non sono mai entrate in corsa per il podio.

E non passi certo in secondo piano cosa sia stata, in quel periodo, la carriera di Errani in singolare. Finalista al Roland Garros nel 2012, numero 5 del ranking WTA nel 2013 e Campionessa del mondo, quando ancora la Billie Jean King Cup si chiamava Fed Cup: nel 2009, 2010 e 2013. Aggiungete pure 2024, adesso.

"Indossare questa maglia è sempre stato molto speciale per me, sin da quando ero piccola, ho sempre provato emozioni grandissime giocando per l'Italia e la verità è che vincere questo trofeo un'altra volta è molto speciale".

Non potrebbe essere altrimenti: ha vinto più partite di chiunque altra per l'Italia in BJK Cup (28 tra singolare e doppio) e con quattro trofei ha eguagliato il primato italiano di vittorie, per scrivere l’ennesima pagina di storia. E per divertirsi, anche nella lounge di Malaga con i compagni della nazionale maschile che “invadono” il campo per giocare alla PlayStation.

Jasmine Paolini chiude il 2024 da Campionessa del mondo: "Finire la stagione con un trofeo è perfetto"

Se si parla di divertirsi giocando, nessuno si è divertito più di Jasmine Paolini in questa stagione.

Un'annata infinita: 114 partite disputate tra singolare e doppio, sempre col sorriso, anche dopo le due finali Slam in cui è uscita sconfitta, al Roland Garros e a Wimbledon.

Ma anche per lei, le soddisfazioni più belle, sono arrivate in azzurro, a partire da Parigi 2024 e da quella terra rossa che pochi mesi prima l'aveva vista sfiorare il sogno di uno Slam: "È stato un momento pazzesco - ricorda Paolini a Olympics.com - veramente dei bei momenti e ho bei ricordi della medaglia Olimpica".

Un'esperienza che ha portato con sé anche a Malaga, per la Billie Jean King Cup, in cui ha centrato la vittoria decisiva in finale sulla slovacca Rebecca Sramkova (6-2, 6-1): "Quando sono entrata in campo ero un po' nervosa - ammette l'azzurra -, ma mi sono detta: rilassiamoci. Mi era successa un po' la stessa cosa nella finale delle Olimpiadi, però sono riuscita a gestire le emozioni e ho giocato veramente molto meglio".

E se per Sarita è arrivato il quarto titolo mondiale, per Jas è la prima gioia in BJK Cup, un anno dopo aver sognato l'impresa a Siviglia e aver trascinato le azzurre fino alla finale, persa col Canada.

Solo che un anno fa, Paolini era ai margini della top 30 nel ranking WTA e il suo ruolino di marcia nel massimo circuito contava solo finali WTA 250, con un titolo risalente al 2021.

Da allora, è cambiato tutto: è la prima italiana a chiudere la stagione da numero 4 al mondo, ha messo in bacheca i primi WTA 1000 in singolare (a Dubai) e doppio (in casa a Roma e poi al China Open), ha vinto un oro Olimpico mai visto prima dall’Italia del tennis e adesso – dopo aver preso parte alle WTA Finals in entrambi i tabelloni – è anche Campionessa del mondo.

"È incredibile chiudere l'anno così, con questo trofeo - conclude - è un sogno, è stata un'ottima stagione e finire con un trofeo è perfetto. Sono veramente felice e grata, è sempre un piacere per me giocare per l'Italia".

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