Garbin, la capitana della nazionale italiana di tennis alle sue ragazze: “Ce l’avete fatta, siete Campionesse del mondo” · BJK Cup 2024
Dal buio della malattia alla luce dell’oro Olimpico in doppio e del titolo mondiale a squadre: Tathiana Garbin è orgogliosa delle sue atlete nella sua definitiva rinascita come capitana della nazionale italiana femminile di tennis.
Dal 2016 è alla guida della nazionale italiana femminile di tennis. Tathiana Garbin, classe 1977, ex numero 22 del mondo nel 2007, ha apposto il suo sigillo sulla vittoria della Billie Jean King Cup 2024.
“La dedico a queste ragazze straordinarie che si sono messe a disposizione e hanno veramente portato avanti dei valori enormi. Perché sai, quando sei un grande Campione, anche mettersi a volte da parte per il bene del gruppo ed essere a disposizione del capitano non è facile, perché chiaramente ognuno di loro vuole giocare, vuole competere, quindi ancora maggiore è l'importanza di dare valore al gruppo e al bene della squadra. E voglio sicuramente ringraziare la mia squadra, dietro di loro ci sono delle persone che lavorano davvero giorno e notte, con impegno, dedizione, passione, quindi è una dedica che va a loro. Poi a chi veramente mi ha guarito, le persone che lavorano in ospedale, a tutti quelli che ci sono vicini, ci supportano e tifano per noi.”
Parla così commossa dopo la conquista del titolo mondiale a squadre a Malaga, dove le azzurre hanno sconfitto la Slovacchia 2-0, conquistando quel trofeo che l’anno scorso hanno solo sfiorato, battute in finale dal Canada.
Perché quella di Garbin è una rinascita non solo sportiva, ma anche personale: nel 2023 le è stato diagnosticato un raro tumore addominale, lo pseudomixoma peritonei. Dopo una dura lotta per sconfiggerlo, “Nel 2024 voglio riprendermi la mia vita”, così disse Garbin e così ha fatto.
Quel brutto periodo ha unito ancora di più la squadra azzurra, che si è stretta intorno alla sua capitana e le ha dato forza, amore e coraggio.
“Un legame che”, come dice la stessa Garbin nella lettera dedicata alle “mie ragazze” subito dopo la vittoria della BJK Cup 2024, “va oltre il tennis: in questi anni siamo diventate più di un gruppo, siamo diventate una famiglia. E come una famiglia, mi siete state vicine nei momenti più difficili.”
E questa coesione unica ha portato l’Italia femminile di tennis in cima al mondo.
Tathiana Garbin: “Bisogna godersi il momento e sorridere sempre” · BJK Cup 2024
Già ai Giochi di Parigi 2024, dove Jasmine Paolini e Sara Errani hanno scritto la storia del tennis italiano, mettendosi al collo l’oro Olimpico nel doppio, Tathiana Garbin dichiarò in conferenza stampa:
“Bisogna pensare all’oggi, e non sempre proiettarsi al domani, quello che sarà, quello che non sarà... È giusto pensare e concentrarsi su quello che bisogna fare adesso, è quello che ci insegna il tennis: se tu pensi che tra due punti sei al match point, fallisci. Il tennis aiuta proprio a vivere il momento, il qui e ora, essere attaccati al presente e godersi il momento nel presente. Del domani, lo so per certo, non v'è certezza.”
Alla domanda se, quando stava male nel 2023, il pensiero di poter portare le sue atlete ai Giochi Olimpici parigini sia stato uno stimolo, rispose arrivando alle lacrime: “Dopo la prima operazione pensavo ad arrivare alla Billie Jean King Cup...”.
E proprio il torneo iridato per nazionali ha regalato gioia a Garbin: l'argento nell’edizione del 2023 e adesso l’oro.
Una capitana amata e rispettata dalle azzurre, che viene guardata con stima e ammirazione. Un punto di riferimento importante, confermato dalle stesse giocatrici.
A seguito della vittoria del titolo mondiale, infatti, Paolini ha confermato: “Abbiamo giocato per Tathiana [Garbin], che l'anno scorso ha vissuto un momento difficile in questo periodo e siamo felici di essere tutte qui con il trofeo. Che è qualcosa in più, l'importante è che sia in salute, che stia bene con noi. Io personalmente mi sentivo molto distante da poter vincere questa competizione e devo dire che Tathiana ha sempre creduto in noi, forse più di quanto noi credevamo in noi stesse. E l’anno scorso la finale ci ha dato, secondo me, una grande iniezione di fiducia. Ma non pensavo sinceramente quest’anno di poter sollevare la coppa, sono davvero molto, molto contenta perché è una competizione che ho sempre guardato. Mi ricordo che Tathiana ci aveva convocato a Cagliari a vedere la finale contro la Russia, quindi è speciale.”
La vittoria della Billie Jean King Cup 2024 per Tathiana Garbin: “È stata un regalo” · Tennis
Le difficoltà hanno fortificato Tathiana Garbin, che cerca di infondere il suo coraggio alle giocatrici, di spronarle a dare il meglio di loro stesse, in un continuo scambio di energie positive, come ha dichiarato in conferenza stampa dopo la conquista della BJK Cup 2024:
“In realtà sono arrivata qui quest'anno e per me è stato un regalo perché, come sapete, l'anno scorso è stato un momento difficile, ma ho tutta la squadra alle spalle. Ed è per questo che in panchina cerco di dare coraggio e di sostenerle perché è quello che hanno fatto con me nei momenti difficili, quindi sono molto contenta di essere qui e sono molto orgogliosa di queste ragazze, come ho detto molte volte. Ma devo dire ancora una volta quanto sono fiera di loro umanamente, non solo come Campionesse.
“Sono davvero una grande squadra, ci godiamo questo momento e ogni volta che stiamo insieme troviamo un modo per sorridere, penso che la cosa importante sia che tutte le mie giocatrici sorridano durante il torneo.”
Un clima disteso che aiuta a ottenere ottimi risultati, sia in campo che fuori. Un altro momento emozionante per Garbin è stato l’incontro con la leggenda in persona, che dà il nome al torneo, l’iconica Billie Jean King.
“Abbiamo scambiato la giacca. Io le ho dato la mia e lei mi ha dato questa. È un onore parlare con Billie. È una leggenda, ogni volta può dirti qualcosa di molto importante e quindi assimilo ogni sua parola, cerco di conservare e imparare qualcosa da lei. Lei ha cambiato il gioco, dobbiamo essere onorati di averla qui: ha cambiato il modo in cui la donna viene trattata, non solo nello sport, ma in tutte le situazioni, perché dobbiamo imparare a lottare, ad avere l’opportunità, come donne, di essere al comando. Quindi è un onore averla lì.”
La forza del gruppo che aiuta a vincere e a migliorarsi: da Parigi alla BJK Cup 2024, un anno indimenticabile per Garbin · Tennis donne
Dal buio alla luce. Da un anno da dimenticare a un anno da ricordare. Il 2024 è stato davvero speciale per Tathiana Garbin, che alla guida della nazionale ha raccolto la prima medaglia Olimpica della storia del tennis femminile italiano e il trofeo iridato a Malaga.
Ma questi risultati non sono arrivati per caso: ci sono voluti anni di dedizione, allenamenti, sacrifici, sia per lei che per le giocatrici.
A Parigi, ai microfoni di Olympics, Garbin sottolineò questo aspetto, sempre valido soprattutto quando si parla di vestire la divisa della nazionale:
“Il processo che è avvenuto, non parte da poco: noi vediamo i frutti di quello che è stato costruito adesso, ma sono ragazze che lavorano da tantissimi anni con un grandissimo impegno, quindi credo sia un bellissimo esempio per i nostri giovani, che devono comprendere quanto è importante il lavoro quotidiano. Spesso non raccogli quello che semini subito, ma devi avere la pazienza di aspettare che sia il momento giusto. Questo dobbiamo trasferire ai ragazzi più giovani, che stanno iniziando questo percorso.
“Come federazione proponiamo spesso il doppio, non solo perché è una competizione importante, ma anche perché può migliorare alcuni aspetti del singolo. Valorizzare quello che è il doppio e farlo con una persona che conosci bene aiuta a perfezionarsi.”
E chi meglio di lei può saperlo, che in carriera ha vinto ben 11 titoli in doppio.
La forza del gruppo si sente ancora di più in nazionale, e la fiducia di Garbin nelle sue giocatrici è uno stimolo in più che le aiuta a esprimersi al meglio, come avvenuto ai Giochi Olimpici e come è successo alla Billie Jean King Cup:
“Loro possono giocare contro chiunque, e l'hanno dimostrato. Bisogna prepararsi al massimo, poi il risultato non è una cosa che possiamo controllare. Devo pensare sempre che tutte le mie giocatrici possano vincere contro tutte. Mi piace vivere le loro partite cercando di immergermi nelle loro emozioni, cerco di dar loro soprattutto carica, perché le indicazioni tecniche arrivano spesso, e giustamente, dai loro allenatori. Il mio supporto è quello di dargli una fiducia che sento verso di loro, io credo in quello che è il loro processo. Questi risultati, sono sincera, non me li aspettavo così velocemente, così in fretta, però il sogno di poterle vedere raggiungere risultati così c’è sempre stato.
“È bello immergermi nelle loro emozioni. L'allenatore è una persona che ti sta vicino, ma che non ti risolve i problemi, anzi, noi quasi ne dobbiamo creare ogni giorno per poter arrivare nelle condizioni che, quando competono, le giocatrici siano abituate a risolverli. Se invece il tuo allenatore fa lo spazzaneve, non ti crea mai situazioni dove tu devi crescere e migliorarti, non ti aiuta. Il tennis è questo: ti aiuta a crescere e a migliorarti perché ti inserisce nuovi problemi ogni volta."
E i problemi le azzurre sono riuscite a risolverli in campo a Malaga, insieme: con l’esperienza di Martina Trevisan, la grinta di Elisabetta Cocciaretto, la voglia di dimostrare di Lucia Bronzetti, la classe delle campionesse Olimpiche Jasmine Paolini e Sara Errani, l’Italia è sul tetto del mondo nel tennis femminile. E tutto ciò non sarebbe potuto succedere senza il costante supporto di Tathiana Garbin.
"Solo per una sera, voglio che pensiate a che cosa avete fatto. Voglio che pensiate alle ore di allenamento, ai sacrifici che voi e le vostre famiglie avete fatto fin da quando siete bambine: ce l’avete fatta, siete Campionesse del mondo, questo non ve lo toglierà nessuno." – Tathiana Garbin