La storia dell'Italia a Parigi 2024: il primo oro di sempre della spada femminile a squadre · Scherma
L'Italia ha sempre contato sulla scherma per le sue medaglie Olimpiche, ma non ha mai vinto un oro nella spada a squadre femminile. Non prima di Parigi 2024, dove Alberta Santuccio, Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi e Mara Navarria hanno completato l'impresa.
Qual è la disciplina Olimpica che ha portato più medaglie all'Italia? Risposta facile, la scherma.
C'è però una specialità in cui il team azzurro non ha mai vinto un oro? Ebbene sì, o almeno, c'era fino a Parigi 2024, fino alla stoccata decisiva di Alberta Santuccio in un Grand Palais gremito per sostenere la Francia. Ma nella casa delle francesi, hanno vinto le italiane. Quelle della spada a squadre, per la prima volta di sempre ai Giochi Olimpici.
Santuccio ha messo la parola fine ad un trionfo che porta anche le firme di Rossella Fiamingo, Mara Navarria e Giulia Rizzi, tutte determinanti in ogni passo di questa scalata verso l'oro.
Scopri di seguito il cammino delle azzurre nel percorso che le ha rese campionesse Olimpiche di spada a squadre a Parigi 2024.
L'Italia vince l'oro Olimpico nella spada a squadre femminile: il cammino delle azzurre a Parigi 2024
Un'Italia senza ori Olimpici nella scherma è un rarità. Eppure, a Tokyo 2020, la spedizione azzurra è tornata a casa senza mai salire sul gradino più alto del podio. E al termine delle prove individuali, l'oro non è arrivato nemmeno a Parigi 2024.
La speranza è riposta tutta nelle squadre. Specialmente nelle donne, su tutte quelle della spada, tutte fuori già ai quarti di finale nell'individuale e desiderose di riscatto.
La certezza di mettersi al collo una medaglia arriva subito, per le azzurre: 39-26 all'Egitto ai quarti e 45-24 in semifinale sulla Repubblica Popolare di Cina, due vittorie che valgono l'accesso alla finale per l'oro. Una finale da giocare a Parigi, contro la Francia, in un Grand Palais che vibra per le spadiste d'Oltralpe.
Le prime due frazioni sono in totale equilibrio: Santuccio chiude sul 3-2 contro Marie-Florence Candassamy, mentre Rizzi tiene testa ad Auriane Mallo-Breton, neo argento Olimpico. Si arriva alla terza frazione sull'8-8 e Fiamingo (che verrà sostituita da Navarria) subisce un parziale di 3-0 da Coraline Vitalis.
La Francia allunga, al termine della sesta frazione è sul 19-15, ma è qui che nasce la rimonta da urlo delle azzurre. L'urlo che Alberta Santuccio ha consegnato alla storia con la stoccata finale all'overtime, ma che nasce dallo straordinario 5-2 di Rizzi su Vitalis e dal 4-2 di Navarria su Alexandra Louis-Marie nella penultima frazione. Quella in cui l'Italia si riporta avanti, dopo un'intera finale all'inseguimento.
È una battaglia di nervi, ma la vince Santuccio, infilando la stoccata decisiva nel momento più importante, contro Mallo-Breton. È la stoccata dell'oro che l'Italia della scherma attendeva da Rio 2016, la stoccata che le spadiste azzurre sognavano da una vita.
Alberta Santuccio e il "coro" sulle note di Tiziano Ferro con le compagne di squadra
"Chiudere è un compito difficile, però per quanto mi riguarda è anche un compito bellissimo. Mi piace la responsabilità che mi dà questo compito, e ogni volta cerco di affrontarlo sempre nei migliore dei modi. Non volevo avere paura di niente e di nessuno, e così è stato".
È così che Alberta Santuccio ha descritto a caldo la sua frazione finale, una chiusura magistrale che ha portato l'Italia della spada femminile per la prima volta in cima all'Olimpo.
Non senza svelare qualche retroscena sulla squadra d'oro della scherma italiana: "Nella buona e nella cattiva sorte, noi tireremo, noi tireremo fino alla morte", dice citando una canzone di Tiziano Ferro, riadattata per l'occasione. "Una volta siamo andate tutte insieme a vedere un concerto - prosegue - e a turno lo diciamo, siamo un po' scaramantiche: inizia Mara [Navarria], Rossella [Fiamingo], io, Giulia [Rizzi] e tutte quante fino alla morte".
Un momento speciale anche per Rossella Fiamingo, che ha vinto l'oro esattamente 15 minuti dopo il bronzo conquistato in vasca dal suo fidanzato, Gregorio Paltrinieri: "Io ero felice non tanto perché si fosse gasato vedendo me, ma perché si sarebbe potuto gasare per la sua finale. Poi non sono più riuscita a sentirlo, perché mi sono dovuta chiudere qui, sulle mie cose, però il mio pensiero era anche su di lui. Non vedevo l'ora di finire, di vincere e di sapere come era andata".