La seconda giovinezza di Giulia Rizzi: debutto e oro Olimpico a 35 anni ai Giochi di Parigi 2024

Di Chiara Belcastro
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Giulia Rizzi e la squadra di spada italiana
Foto di 2024 Getty Images

Giulia Rizzi, la spadista originaria di Udine, sta vivendo una sorta di seconda giovinezza sportiva a 35 anni.

Prima di raggiungere il successo Olimpico nel 2024, aveva già dimostrato il suo talento vincendo una medaglia d'oro individuale ai Giochi del Mediterraneo 2022.

Prima ancora era arrivato il titolo ai Campionati italiani di spada nel 2021, dopo aver conquistato cinque medaglie di bronzo.

Il 2024 è stato un anno di svolta per lei, segnato da un doppio exploit: prima come Campionessa d'Europa con la squadra azzurra a giugno, e poi, alla sua prima partecipazione Olimpica, conquistando immediatamente la sua prima medaglia.

Giulia Rizzi ha conquistato una medaglia d'oro storica nella spada a squadre ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

A 35 anni, Rizzi ha fatto il suo debutto Olimpico con una performance straordinaria, che ha coronato un percorso sportivo lungo e impegnativo.

Allo scorso Mondiale, infatti, la schermitrice non faceva parte della squadra di spada italiana, entrando nel team solo agli ultimi Europei del 2024.

Tuttavia, la sua esperienza e determinazione l'hanno resa un pilastro fondamentale nella conquista dell'oro Olimpico.

Giulia Rizzi: "Dedico questa medaglia alla mia famiglia. Hanno sempre creduto in me"

Dopo la vittoria, Giulia Rizzi ha espresso a Olympics.com una serie di emozioni intense e complesse.

Le sue parole riflettono l'incredulità e la gioia di un momento così importante, reso ancora più speciale dalla presenza di amici tra il pubblico: "Ho vissuto sei anni in Francia, quindi nel pubblico a macchia avevo qualcuno che conoscevo. Ho qualche amico che d'ogni tanto gridava dal pubblico 'forza Giulia'".

"Adesso non sto ancora realizzando, penso che domattina realizzerò", ha dichiarato subito dopo la gara.

"È un'emozione, una gioia immensa, poi con le mie compagne è ancora più bello. Mi sento leggera, sospesa in aria", ha continuato.

Rizzi ha dedicato la medaglia alla sua famiglia, sottolineando il supporto incondizionato che ha ricevuto nel corso degli anni: "Dedico questa medaglia alla mia famiglia. Mi hanno sempre sostenuta, hanno sempre creduto in me".

La gratitudine verso chi le è stato vicino è palpabile, così come la consapevolezza del significato di questa vittoria.

La schermitrice ha anche riflettuto sulla particolarità di gareggiare in una città che conosce bene e in cui ha vissuto per lungo tempo: "E' un'arma a doppio taglio, perché da una parte senti che c'è una famigliarità, però dall'altra ti dà un po' di tristezza, di nostalgia, perché poi sono rientrata in Italia. Un effetto strano."

Questa dualità di sentimenti ha accompagnato Rizzi durante il torneo, in cui ha mostrato grande concentrazione e determinazione.

Parlando dell'approccio alla gara e delle sue compagne di squadra, ha detto: "Noi eravamo super concentrate, infatti non volevamo neanche vedere il 3°-4° posto, volevamo restare sul pezzo, non sconcentrarci".

"Abbiamo tirato proprio determinate, con decisione, cattiveria, tutto quello che serviva per prendere la medaglia d'oro", conferma l'azzurra, evidenziando la determinazione e l'unità della squadra, che le hanno portate al successo.

"È un'emozione indescrivibile, è bellissima anche perché a 35 anni vincere un oro Olimpico... siamo un gruppo esperto, lo abbiamo dimostrato un mese fa agli Europei".

"Non dico che fosse nell'aria, ma avevamo tutte le carte in regola per arrivarci. Io sono partita fiduciosa, poi tirando come sappiamo in pedana le cose arrivano".

Un successo che corona una carriera lunga e impegnativa, dimostrando che l'esperienza e la determinazione possono portare a raggiungere grandi traguardi, anche quando il possibile sembra ormai impossibile..

La Luce di Giulia Rizzi: l'amore per il suo gatto fuori dalla pedana

Oltre alla sua carriera sportiva, Giulia Rizzi è attiva sui social media, dove condivide con i suoi follower un lato più personale e ispirante della sua vita.

Sul suo account, l'azzurra pubblica regolarmente video motivazionali, mischiandoli a contenuti più leggeri e simpatici e offrendo uno spaccato della sua quotidianità, che va al di là della pedana.

Un elemento che spesso appare nei suoi post è il suo adorato gatto, Luce.

"Luce è protagonista delle mie giornate. Ed è anche protagonista o comunque tra gli attori principali che contribuiscono al mio benessere e alla mia tranquillità", scrive in un post la spadista.

In un certo senso, la recente vittoria Olimpica ha rappresentato per Rizzi una "luce" nella sua carriera, illuminando il cammino verso un traguardo tanto atteso.