Road to Beijing: Simone Deromedis, skicross
Con i Giochi Olimpici Invernali alle porte e la stagione 2021/2022 nel vivo, Olympics.com fa il punto su atleti e atlete italiane che possono splendere alle Olimpiadi di Beijing 2022. Dopo 14 anni, il 21 enne trentino ha riportato l'Italia sul podio in una disciplina avara di successi negli ultimi lustri, ed è in lotta per un posto alle Olimpiadi cinesi. Conosciamolo meglio!
Se riuscite, seguitelo in queste ultime due tappe prima delle gare di Beijing 2022, a Nakiska (14-15 gennaio) in Canada e a Idre Fjäll (21-23 gennaio) in Svezia, dove cercherà di staccare gli ultimi punti utili per il pass Olimpico.
Erano quasi 16 anni che un italiano non saliva sul podio in una disciplina divertente e spettacolare come lo skicross, specialità del freestyle in rapida ascesa di popolarità anche in Italia e pronta a spiccare il volo alle imminenti Olimpiadi Invernali di Beijing 2022. La piccola-grande impresa è merito dell'emergente Simone Deromedis, che, nella terza gara di Coppa del Mondo a Val Thorens, Francia, lo scorso 12 dicembre, ha ottenuto un brillante terzo posto.
Risultato importante visto che l'ultima gioia nella disciplina era arrivata dalla seconda posizione di Carl Heinz Molling in Repubblica Ceca, il lontano 3 febbraio 2006.
Considerata la giovane età del 21enne Deromedis, e i successivi risultati nelle altre due tappe di Coppa del Mondo (semifinali sempre raggiunte e un terzo posto nella small final), si può tranquillamente dire che il futuro è radioso, ma che già alle gare Olimpiche di Beijing 2022 potrà dire la sua e chissà, magari centrare un'impresa straordinaria.
Olympics.com con la serie "Road to Beijing" va alla scoperta dei probabili protagonisti azzurri alle Olimpiadi di Pechino.
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Skicross, una passione nata per caso e un'ascesa rapida
Come spesso accade con le discipline meno blasonate, Deromedis è arrivato allo skicross per caso, provando a fare una gara inserita nel programma del Trofeo Topolino 2016, non eccezionale ricorda il trentino nativo di Predaia, nella Val di Non: "Non ricordo nemmeno più come andò, mi sembra che arrivai terzo al nazionale e decimo all’internazionale, ma non era il risultato che mi colpì".
L'adrenalina della "bagarre" con gli avversari presenti sullo stesso tracciati gli è subito piaciuta, racconta: "La differenza con lo sci alpino è che i miei avversari mi spingono a dare il massimo: preferisco la lotta in pista piuttosto che affidarmi solo al cronometro".
La stoffa c'era però, e il tecnico della nazionale di skicross, Dario Dell’Antonio, tecnico della Nazionale gli propose un periodo di prova in ghiacciaio, che Simone ha gradito al punto tale che l’anno successivo era già aggregato alla squadra.
Prima del salto di qualità di quest'anno, l'ascesa internazionale di Deromedis era cominciata l'anno scorso, col quarto posto in Coppa del mondo a Idre, correlato da un argento ai Mondiali Juniores (anche nella prova a squadre). Nel mentre, nel circuito di Coppa Europa sono arrivate una vittoria e due terzi posti.
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Partire davanti? È quasi tutto!
Non tutti i budelli dello skicross sono uguali, in alcuni è più facile sorpassare gli avversari, ma in altri decisamente meno. Ecco perché una buona partenza può risultare fondamentale. Aspetto sottolineato da Simone Deromedis in un'intervista recente.
In certi casi il sorpasso risulta difficile e allora lo start conta per l’80-90%. In linea di massima partire primo ti può regalare un 50% di possibilità di tagliare il traguardo davanti a tutti.
Simone Deromedis a Sciaremag.it
Anche i materiali contano come nello sci alpino, per il giovane skicrosser trentino, "per noi l’attrezzo conta come per i discesisti. Passiamo molto tempo con lo sci piatto e dunque un buono sci e un abile skiman fanno la differenza".
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Il sogno Olimpico è sempre più vicino
Anche Simone non vede l'ora di andare in Cina per l'imminente evento Olimpico di Pechino 2022, ma deve ancora mettere al sicuro la qualificazione nelle ultime due tappe di Coppa del Mondo: la prima questo weekend a Nakiska (CAN) e la seconda in Svezia a Idre Fjäll (21-23 gennaio). Al momento, nel ranking FIS il trentino è 25 e per volare a Pechino occorre essere nei primi 32 del mondo, quindi possiamo dire che l'obiettivo non è ancora raggiunto ma molto vicino. E Simone ha già dichiarato che se andrà in Cina non sarà solo per partecipare.
L’obiettivo qualifica Pechino 2022 lo abbiamo iniziato a scrivere già tre anni fa. Intendiamoci, non è che se in questo percorso si fosse messo qualcosa di traverso avrei smesso di sciare, ma è pur sempre tutto da iscrivere sul libretto dei sogni. Per il momento ci siamo. Con la qualifica sicura poi si è aperti a qualsiasi risultato. Puoi arrivare 32esimo come vincere la medaglia d’oro. Non è una frase buttata lì, perché davvero tutti quelli che partecipano possono vincere.
Simone Deromedis a Sciaremag.it.
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