Pozzecco vs. Pacquiao, è Thrilla in Manila: l'incontro (di scacchi) tra il coach dell'Italbasket e il mito della boxe
Lo aveva cercato al suo arrivo nelle Filippine e lo ha trovato: Gianmarco Pozzecco è stato ospite di Manny Pacquiao nella casa dell'ex pugile, dopo la richiesta fatta in conferenza stampa dal coach dell'Italia ai Mondiali di basket FIBA 2023. E tra i due è andato in scena un incontro... di scacchi.
"Dov'è Manny Pacquiao? Ha paura di me?".
Non era un guanto di sfida, quello di Gianmarco Pozzecco. Era una richiesta da vero e proprio fan del pugile filippino, dopo la prima partita giocata dall'Italia a Manila, al Mondiale di basket FIBA 2023.
Il successo con l'Angola, però, ad un certo punto è passato in secondo piano per il Poz, che ha approfittato della presenza della stampa locale per chiedere informazioni su Pac-Man.
"Ditegli di chiamarmi, facciamo un incontro, lo aspetto nel mio camerino".
Detto, fatto: terminata la prima fase, con gli azzurri che si sono qualificati al secondo turno, il coach ha potuto incontrare l'idolo - suo e di tutte le Filippine - per una sfida... a scacchi.
Niente guantoni, ma tanti sorrisi e una maglia da regalare all'ex pugile, col numero 1 sulla schiena, prima di concentrarsi sulla prossima partita con la Serbia.
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Gianmarco Pozzecco e Manny Pacquiao, l'incontro che mai avremmo osato immaginare
Le conferenze stampa di coach Pozzecco sono sempre imprevedibili. A Manila, alla prima occasione, ne ha dato subito dimostrazione.
"Sono un grande fan di Manny Pacquiao, ho tifato per lui quando ha combattuto con Mayweather ed ero triste... ma va bene. Qualcuno lo conosce? Ok, il mio numero è..." e da lì, via con le risate.
Solo che il Poz era serissimo. E infatti, appena è stato possibile, si è organizzato un incontro con Pacquiao. Non un incontro di boxe, ovviamente, ma giusto qualche foto con uno scambio di maglia, a casa dell'ex pugile filippino. "Felice di conoscerti, finalmente", ha risposto Pac-Man sui social.
L'animo competitivo dei due, però, è più vivo che mai. E allora, ecco che la voglia di sfidarsi passa dal ring... agli scacchi.
Nello studio di Pacquiao, tra foto e trofei, spunta infatti una scacchiera sulla scrivania. E la sfida, lanciata ironicamente da Pozzecco dopo il match d'esordio degli azzurri, diventa una partita vera e propria.
Le passioni sportive di Gianmarco Pozzecco: pallacanestro, calcio e non solo...
Vedere Gianmarco Pozzecco giocare a scacchi non è qualcosa di usuale, ma che il coach dell'Italia si cimentasse in altri sport oltre alla pallacanestro, è cosa nota.
Ne ha parlato lui stesso, qualche tempo fa, in un'intervista a Olympics.com: ha iniziato col calcio e ha provato anche col tennis. A Manila è emersa la sua passione per il pugilato, che già ai Giochi Olimpici di Atene 2004 lo aveva portato a stringere amicizia con Francesco Damiani, Roberto Cammarelle e Clemente Russo.
Proprio ad Atene, però, è venuto fuori tutto lo sportivo che c'è nel Poz. Perché quando aveva occasione di seguire una gara di qualsiasi sport, non se la perdeva.
“All’interno del Villaggio Olimpico ad Atene funzionava così, la mattina chiedevi quali biglietti fossero disponibili per andare a vedere le altre discipline”.
“Gli unici ad andare in giro eravamo io e Roberto Gioni, l’osteopata della nazionale. Andavamo a vedere tutto: dal pugilato fino al tennistavolo. È un’opportunità pazzesca". Come quella avuta a Manila per incontrare il suo mito Manny Pacquiao.