La rivalsa dei quattro: a Parigi 2024, chi proverà a riscattare i quarti posti di Tokyo 2020?

Di Benedetto Giardina
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Vanessa Ferrari e la squadra di ginnastica artistica femminile italiana a Tokyo 2020
Foto di 2021 Getty Images

Mancano quattro mesi a Parigi 2024 e quattro è il numero più temuto da chi, ai Giochi Olimpici, sogna di salire sul podio.

Se Tokyo 2020 è stata una spedizione storica per l’Italia, col record di medaglie ottenute dal team azzurro, c’è anche chi è arrivato ad un soffio dai primi tre posti.

A Parigi, tra quattro mesi, ci sarà gran voglia di rivalsa per chi, giusto tre anni prima, ha visto un “4” accanto al proprio nome.

Giovani che hanno la chance di riprovarci, atleti e atlete che nelle rispettive discipline hanno ottenuto risultati memorabili a livello internazionale, ma anche squadre che da anni lavorano per un obiettivo: trasformare quel “4” in qualcosa da mettere sul collo.

Scopri di seguito chi, in Francia, avrà una motivazione in più per spingersi su uno dei tre gradini del podio Olimpico.

Nuoto, quando i record non bastano: Thomas Ceccon e Gregorio Paltrinieri ci riprovano

Più forte della mononucleosi, più forte del tempo e delle difficoltà: Gregorio Paltrinieri a Tokyo 2020 ha dato dimostrazione di essere la punta di diamante del nuoto italiano e non solo.

In un anno pieno di insidie, il nuotatore carpigiano ha portato a casa un argento negli 800m stile libero in vasca e un bronzo nella 10km di fondo.

Poteva andare meglio? Questione di secondi. Quattro, anche in questo caso: quelli che gli hanno negato il podio dei 1500m stile libero, in cui è giunto – appunto – quarto.

Non è stato l’unico quarto posto del nuoto azzurro ai Giochi passati: Thomas Ceccon, che ha vinto un argento e un bronzo in staffetta, si è fermato ai piedi del podio nei 100m dorso col record nazionale di 52.30 secondi (per il terzo posto avrebbe dovuto chiudere sotto i 52.19).

Un traguardo sfiorato da Ceccon, sempre col record italiano, anche con la 4x100m misti mista, in compagnia di Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Federica Pellegrini.

Per la Divina è stata l’ultima chance di ottenere una medaglia ai Giochi Olimpici, dopo l'argento e l'oro dei 200m stile libero ad Atene 2004 e Beijing 2008.

La scherma italiana vuole la rivincita: a Parigi per riscattare Tokyo

Nessun oro, per la prima volta dal 1980, ma tre “legni” da cui ripartire con ancora più fame per Parigi 2024.

A Tokyo 2020, la scherma italiana si è fermata ad un passo dal podio in tre eventi, due individuali e uno a squadre.

Alice Volpi, che nel 2023 si è laureata Campionessa del mondo a Milano nel fioretto femminile, punta alla medaglia individuale mai conquistata ai Giochi Olimpici. C’è andata vicinissima nel 2021, perdendo 14-15 la finale per il bronzo contro Larisa Korobeynikova.

Tiratissima allo stesso modo la finale per il terzo posto della sciabola a squadre, sempre tra le donne, dove le azzurre si sono arrese 45-42 alla Repubblica di Corea.

Fuori dal podio c'è finito anche Andrea Santarelli nella spada individuale maschile.

Campionesse del mondo e non solo: l’Italia che punta al podio ai Giochi Olimpici

A Tokyo ha vinto una medaglia Olimpica cercata sin dal 2008, ma Vanessa Ferrari è andata ad un soffio da uno splendido bis con la squadra di ginnastica artistica.

Insieme a Martina Maggio e alle sorelle Alice e Asia D’Amato, si è dovuta accontentare di un quarto posto per soli 0,46 punti.

Nel pentathlon moderno, invece, tutti gli occhi saranno puntati su Alice Sotero: nel 2023 ha vinto l'oro individuale ai Giochi Europei e l'argento ai Mondiali dietro alla connazionale - nonché grandissima amica - Elena Micheli, con cui ha vinto l'evento a squadre.

A Parigi, l’azzurra riparte dal quarto posto Olimpico di tre anni fa. Anche nel suo caso, per questione di pochissimi punti: 1368 per l'ungherese Sarolta Kovacs, giunta terza, contro i suoi 1363.

Ci saranno novità nella vela: Marta Maggetti è diventata nel 2022 Campionessa del mondo femminile nell’iQFoil, classe che farà il proprio esordio Olimpico a Parigi 2024 proprio al posto dell’RS:X, in cui l’azzurra si è classificata quarta a Tokyo.

Potrà riprovarci nella capitale francese anche Stefanie Horn, nella canoa, dopo il quarto posto del K1 femminile ottenuto in Giappone, così come il 4 di coppia femminile di canottaggio.

Un “4” che si ripete, anche se c’è pure chi il podio lo ha sfiorato da quinto: Frank Chamizo nella lotta e Manuel Lombardo nel judo, fuori all’ultima sfida utile per le medaglie.

Parigi sarà anche per loro un’occasione di riscatto? Lo scopriremo tra quattro mesi.