Road to Beijing 2022: guarda i momenti più incredibili dei Giochi Olimpici Invernali

Rivivi alcuni video con le imprese più memorabili della storia recente dei Giochi Olimpici Invernali. Dall'incredibile rinascita di Hermann Maier all'eroismo giovanile di Tara Lipinski e alla fortuna (finalmente) di Steven Bradbury, c'è tanto da !

7 minDi Guillaume Depasse e Michele Weiss
Tara Lipinski
(Bongarts)

Raggiungendo velocità incredibili e altezze vertiginose, e sempre con un ragguardevole spirito competitivo da mettere in gioco, i Giochi Olimpici Invernali sono pieni di momenti storici e anche un po' pazzi.

Dalla mitica doppietta di "Herminator" (Hermann Maier) a Nagano nel 1998 dopo essersi schiantato, all'avvincente dualismo nell'hockey su ghiaccio femminile tra Canada/USA a Salt Lake City nel 2002, per finire con lo ski cross a Sochi 2014 che sembrava più un evento di slittino, Olympics.com vi offre una rassegna con i 10 video con i momenti più incredibili dei Giochi Invernali...

Nagano 1998: nasce il mito di "Herminator" Maier

Quando Hermann Maier volò in Giappone per gareggiare ai Giochi di Nagano 1998, non aveva ancora vinto un titolo internazionale importante. Era nella lista di partenza della discesa, del super-g e del gigante e, durante il primo evento, la discesa libera, è incappato in una grave e spettacolare caduta a oltre cento all'ora di velocità. Come se nulla fosse, alcuni giorni dopo, l'austriaco è sceso di nuovo in pista e ha gareggiato nel super-g e nel gigante... e, manco a dirlo, ha vinto l'oro in entrambe le gare.

Nacque così la leggenda Olimpica di "Herminator" Maier, uno sciatore indistruttibile.

Guarda qui sotto la caduta e la rinascita di "Herminator" Maier a Nagano 1998

PyeongChang 2018: quando Loch perse i superpoteri

A PyeongChang 2018, lo slittinista tedesco Felix Loch, campione Olimpico in carica e leggenda vivente dello sport, ha perso l'oro (e il podio) in una gara in cui era agevolmente al comando dopo le prime tre run. Purtroppo per lui, nella sua quarta prova ha commesso una serie di errori tanto incredibili quanto imponderabili che lo hanno relegato in quinta posizione. Un vero disastro!

Loch stava difendendo due ori consecutivi, avendo vinto il singolo a Vancouver 2010 e anche a Sochi 2014. Ma, come spesso accade nello sport, il sogno si è trasformato in incubo.

Guarda sotto la sciagurata quarta run di Loch in Corea del Sud

Lillehammer 1994: la sconfitta più bruciante per la Norvegia

Quasi certamente, più di uno dei 30mila norvegesi presenti ogni tanto ripensa ancora a quei 0.4 secondi che hanno impedito a Bjorn Dahelie e compagni di centrare il più bello e atteso degli ori, quello della staffetta maschile 4X10 km nello sci di fondo a Lillehammer 1994.

Il fortissimo quartetto norvegese – Vegard Ulvang, Bjorn Daehlie, Thomas Alsgaard, Sture Siversten - non riuscì nell'impresa di rendere pazzo di gioia un intero popolo, facendosi battere dal quartetto italiano (Maurilio De Zolt, Giorgio Vanzetta, Marco Albarello e Silvio Fauner).

Anche se il leggendario Daehlie ha vinto tutto e di più alle Olimpiadi, il ricordo di quell'epica sconfitta per mano del velocissimo Fauner per pochi centimetri nell'ultima frazione davanti alla sua gente, non lo farà ancora dormire tranquillo.

Guarda (sotto) l'incredibile finale tra Daehlie e Fauner!

Salt Lake City 2002: il Canada vince l'oro in una finale mozzafiato contro gli Usa nell'hockey

L'hockey su ghiaccio femminile fu introdotto nel programma Olimpico per la prima volta alle Olimpiadi Invernali del 1998 a Nagano, in Giappone, e senza sorprese di sorta, Canada e Stati Uniti si affrontarono nella partita valida per la medaglia d'oro.

Gli Stati Uniti vinsero 3-1, ma il Canada si sarebbe vendicato quattro anni dopo a Salt Lake City 2002, con una vittoria per 3-2 in una finale combattutissima e rocambolesca (interrompendo una lunga serie di otto partite perse di seguito contro gli USA). Fu una vittoria incredibile per la squadra canadese, con le giocatrici che ballarono per lunghi minuti sul ghiaccio al fischio finale.

Sotto, i pazzi festeggiamenti dopo la vittoria del Canada

PyeongChang 2018: la magica doppietta di Ester Ledecka

Anche se è successo meno di 4 anni fa, la sua impresa nel super-g Olimpico di PyeongChang 2018 fa ancora parlare. Non raccontatelo all’austriaca Anna Veith, però, al comando e ormai quasi certa dell’oro. Purtroppo, non aveva fatto i conti con la sconosciuta sciatrice della Repubblica Ceca, Ester Ledecká, scesa col pettorale n. 26 e capace di vincere nell'incredulità generale.

La 23enne, fino a quel momento non aveva alcun risultato degno di nota in super-g, ecco spiegata la sua faccia alla fine della prova Olimpica, incredula di essere arrivata sul gradino più alto del podio. Ma non è finita. Pochi giorni dopo, Ledecká si impose anche in snowboard, nello slalom gigante parallelo, diventando la prima donna nella storia delle Olimpiadi Invernali a vincere due ori in sport diversi nella stessa edizione.

Sotto c'è la sua faccia incredula dopo il traguardo!

Salt Lake City 2002: l’oro più inatteso della storia dei Giochi Invernali

Ogni tanto la dea bendata ci vede benissimo! Dopo un decennio di sfortuna colossale, costellata da gravi infortuni che ne hanno minato la carriera, Steven Bradbury, primo atleta dello short track australiano di livello internazionale, è stato ripagato con gli interessi vincendo il più incredibile degli ori nella finale dei 1000m maschili a Salt Lake 2002.

Giunto in finale superando in maniera rocambolesca quarti e semifinali grazie a ripescaggi e squalifiche degli avversari, il pattinatore, che era ormai agli ultimi atti della carriera, colse un incredibile oro dopo che i quattro favoriti si sono autoeliminati con un clamoroso scontro collettivo nell’ultimo giro. Una gioia fortunosa ma immensa, che lo ripaga di una carriera che senza infortuni sarebbe stata più luminosa.

Guarda sotto l'ultimo pazzesco giro dei 1000m!

Vancouver 2010: Shaun White fa la storia con il primo doppio McTwist 1260°

Il campione Olimpico in carica si era già assicurato l'oro quando si è lanciato nella seconda manche.

Con 46,8, Shaun White aveva già siglato il miglior punteggio, dato che il finlandese Peetu Piiroinen aveva terminato la sua migliore discesa con soli 45,0. E con la medaglia d'oro già al collo, il Flying Tomato ha deciso di fare le cose in grande, realizzando il primo 'Tomahawk', ovvero un doppio McTwist 1260°, mai tentato nella storia dello snowboard.

Sotto c'è l'impresa di Shaun White a Vancouver!

Sochi 2014: caos totale nello ski cross

La seconda edizione Olimpica della gara di ski cross a Sochi 2014 ha avuto molti momenti eccezionali. Mentre il podio finale è stato interamente francese con Jean-Frédéric Chapuis che ha vinto l'oro, Arnaud Bovolenta l'argento e Jonathan Midol il bronzo, il primo quarto di finale ha visto un finale molto speciale: solo un atleta su quattro ha tagliato il traguardo con gli sci. Gli altri tre sono caduti poco prima della fine.

In fondo al gruppo per tutta la gara, lo svizzero Armin Niederer ha inaspettatamente concluso al primo posto. Con gli altri che hanno dovuto aspettare un po' prima di conoscere le loro posizioni.

Guarda il primo quarto di finale a Sochi 2014 (al minuto 1:38)

Calgary 1988: il volo più alto di "Eddie the Eagle"

Per Michael Edwards, partecipare ai Giochi Olimpici era un sogno molto difficile da realizzare. Non era un atleta d'élite e la sua nazione, la Gran Bretagna, non aveva nessun saltatore di valore internazionale. Ma dato che non riuscì a venire selezionato nella squadra di sci alpino per Calgary 1988, decise di provare a essere il primo saltatore con gli sci del Team GB a realizzare il suo sogno Olimpico.

E in Canada, il sogno si è trasformato incredibilmente in realtà. Pur essendo arrivato ultimo in entrambi gli eventi, si guadagnò il soprannome di Eddie the Eagle ed è ancora famoso in tutto il mondo per le sue imprese.

Guarda l'epica avventura Olimpica di Eddie the Eagle

Nagano 1998: Tara Lipinski stupisce il mondo

La pattinatrice americana Tara Lipinski aveva solo 15 anni ai Giochi di Nagano 1998, ma anche a un'età così tenera, aveva già vinto i Campionati del mìMondo del 1997. Tuttavia, prima del programma lungo a Nagano, era al secondo posto e aveva bisogno di una performance perfetta per salire sul podio.

Allora decise di provare ciò che nessuno aveva realizzato prima nel mondo del pattinaggio di figura femminile: una combinazione triplo loop/triplo loop. Ciò che seguì rimane pura storia Olimpica.

Guarda sotto il leggendario programma lungo di Tara Lipinski!

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