Ghiotto, il filosofo del pattinaggio di velocità a caccia della prima medaglia Mondiale: "Il tempo può essere tuo amico... o nemico"
Il testa a testa con Patrick Roest, la passione per il ciclismo e l'obiettivo Milano Cortina 2026: l'azzurro laureato in filosofia cerca di imporsi sul palcoscenico iridato e racconta a Olympics.com le proprie aspettative in vista di Heerenveen.
Il concetto di tempo è da sempre al centro del pensiero umano, sin dalle origini della filosofia.
Nello sport, poi, il tempo è tutto. E se si guarda al pattinaggio di velocità, la questione è ancora più complessa, dato che spesso esso è l'avversario numero uno.
Eppure, una delle riflessioni principali riguarda proprio l'essenza stessa di questo concetto: il tempo esiste?
Da Socrate in poi, se lo sono chiesti tanti filosofi, dando risposte diverse. Ne ha una anche Davide Ghiotto, che in filosofia ha preso una laurea studiando Nietzsche e Schopenhauer per il proprio progetto di tesi. E col tempo, lotta ogni volta che indossa i pattini.
Lo farà anche ad Heerenveen, nei Paesi Bassi, dove dal 2 al 5 marzo andrà in scena il Mondiale di pattinaggio di velocità.
Davide Ghiotto, la filosofia e il tempo: amico o nemico?
"Fisicamente non vedo la persona nella gara, ma la identifico col tempo. E il tempo può essere il tuo migliore amico o il tuo peggior nemico".
È stato un grande amico, per il pattinatore italiano, a Beijing 2022. Sul ghiaccio dell'Ice Ribbon, l'azzurro ha ottenuto la sua prima medaglia Olimpica in carriera, portando a casa il bronzo.
Poteva esserlo anche in Coppa del mondo, nell'ultima tappa in Polonia. Lì, però, la squalifica gli ha negato la vittoria finale.
"Purtroppo è andata così e ho dovuto archiviare velocemente la Coppa del mondo. Però è uno stimolo per il Mondiale, perché avevo fatto una buona gara e sono pronto per giocarmela".
"Sento affinità con Schopenhauer e direi di sentirmi più un genio che un talento, perché un atleta deve mettere qualcosa per superare i suoi limiti" - Davide Ghiotto a Olympics.com
Mondiali di pattinaggio di velocità, testa a testa tra Patrick Roest e Davide Ghiotto
Può sembrare scontato, ma Ghiotto sa prendere con filosofia anche questi incidenti di percorso.
Nei Paesi Bassi si ripeterà la sfida con l'olandese Patrick Roest, padrone di casa e detentore del record della pista che ospiterà il Mondiale.
Un testa a testa che ha segnato l'intera stagione sulle lunghe distanze: "Sui 5000 metri penso che Roest possa avere una marcia in più - ammette Ghiotto - ma è anche lui un essere umano. Ho combattuto spesso con lui e in alcune situazioni l'ho battuto, quindi arrivo a questa sfida con molta curiosità per capire come posso girare in una pista così veloce".
Caratteristiche che per l'azzurro potrebbero essere ideali: "Più veloce è la pista, meno errori bisogna fare. Però per me non è una cosa così negativa: a livello tecnico ho una pattinata molto statica, faccio meno passi rispetto agli altri per via della mia mole. Questo in piste veloci mi aiuta a fare meno movimenti e ad essere più aerodinamico".
Quanto è cambiato lo speed skating senza Nils Van der Poel
Il Thialf di Heereenven, in quanto a velocità, ha poco da invidiare alle altre piste mondiali. Roest sui 5000 metri ha fermato il cronometro a 6:05.14 nel 2021, mentre sui 10.000 metri il primato del tracciato è di Nils Van der Poel in 12:32.95.
Lo svedese, oro Olimpico di Beijing 2022 sia sui 5000 che sui 10.000, ha lasciato il pattinaggio da un anno: "Penso di poterlo dire anche a nome di tutti gli altri - scherza Ghiotto - la sua assenza ci ha fatto guadagnare un posto in classifica. Con lui si correva per il secondo posto".
Però ha lasciato un'eredità importante: "Quando qualcuno fissa nuovi record, tutto il movimento deve velocizzarsi per cercare di avvicinarsi. Lo si è visto quest'anno sui 5000 metri: con 6:09 in alcune gare si rischia di finire fuori dal podio e la stagione scorsa, a Salt Lake City, con 6:07 sono arrivato terzo ed ero ad un secondo dal record italiano di Enrico Fabris".
Avrebbe fatto il bis: a Beijing 2022, nella finale dei 10.000 metri, Ghiotto ha stabilito il nuovo primato nazionale su questa distanza, chiudendo in 12:45.98. Un record ulteriormente migliorato a Calgary lo scorso dicembre in 12:45.10.
Lo sport a casa Ghiotto: il ciclismo con papà Federico e i fratelli sui pattini
Progressi continui, quelli di Ghiotto, che a 29 anni è nel pieno della maturità di un percorso iniziato da bambino: "Avevo 6 anni quando mia nonna materna mi ha portato a fare una corsa di prova. Non è stato amore a prima vista, devo dirlo, ma la mia famiglia ha sempre creduto nello sport".
D'altronde, papà Federico è stato un ciclista professionista e ha corso al fianco del due volte Campione del mondo Gianni Bugno. La passione per le due ruote, l'ha trasmessa anche al figlio: "Sono uno di quelli che in bicicletta deve avere il completino e il casco perfetto, nulla è lasciato al caso. Abbiamo sempre seguito le classiche del nord e sono cresciuto col mito di Fabian Cancellara".
Davide, invece, ha avvicinato al pattinaggio i suoi fratelli più piccoli, Luca e Manuel. Specialmente il secondo, classe 2005, vincitore lo scorso settembre degli Europei junior di pattinaggio su pista nei 1000 metri: "Gli auguro di seguire le mie orme perché sulle rotelle se la cava molto bene e da due anni ha iniziato sul ghiaccio con buoni risultati".
Come tanti altri colleghi e colleghe nel pattinaggio di velocità, pure per Ghiotto gli inizi sono stati in pista.
Solo dopo è arrivata la svolta e anche qui, la filosofia ha avuto il suo ruolo: "Ho avuto la possibilità di cambiare dai pattini a rotelle al pattinaggio di velocità sul ghiaccio, spostandomi da Vicenza a Trento. E a Trento, all'Università, volevo studiare qualcosa di stimolante. La filosofia è stata la risposta giusta. In questi anni mi ha aiutato ad avere una passione per staccare la spina, per svagarmi nei raduni".
Da Bing Dwen Dwen a Milano Cortina 2026: gli obiettivi di Davide Ghiotto
Un aiuto per concentrarsi e per focalizzare meglio i prossimi obiettivi, tra studio e letture.
Uno di questi è la partecipazione ai Giochi Invernali di Milano Cortina 2026: "È uno degli obiettivi principali della carriera. Penso di poter dimostrare ancora parecchio e avrei la fortuna di poter disputare i Giochi in casa, però prima pensiamo a qualificarci. Voglio esserci e voglio essere protagonista".
Prima, però, tocca ai Mondiali, dove il bronzo Olimpico di Beijing 2022va alla ricerca della primo podio iridato in carriera.
Non punta solo alla medaglia, però. Un anno fa Ghiotto ha portato a casa il pupazzetto di Bing Dwen Dwen al figlio Filippo e adesso spera di tornare in Italia con un altro regalo: "Di solito a Heerenveen danno sempre i tulipani, quindi spero di portare qualcosa per la mia compagna stavolta".
Mondiali di pattinaggio di velocità 2023, quando gareggia Davide Ghiotto
Davide Ghiotto prenderà parte a tre gare in programma ai Mondiali di pattinaggio di velocità di Heerenveen, nei Paesi Bassi:
(tutti gli orari in ora italiana)
- 5000 metri uomini - giovedì 2 marzo, ore 19:35
- Inseguimento a squadre uomini - venerdì 3 marzo, ore 19:30
- 10.000 metri uomini - domenica 5 marzo, ore 14:46
Le gare dei Mondiali di pattinaggio di velocità saranno trasmesse in diretta sui canali Rai e su Eurosport, in streaming anche sulla piattaforma Raiplay.