Rebecca Mariani: da Cortina sulle orme di Stefania Constantini per continuare la tradizione di famiglia nel curling
La 17enne ha una grande eredità da difendere, essendo cresciuta nello stesso club della medaglia d'oro di Beijing 2022 nel doppio misto di curling. Scopri di più su Rebecca Mariani che, se convocata, può essere una delle atlete da tenere d'occhio ai prossimi Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024.
Cortina d'Ampezzo, la meravigliosa località alpina che ospiterà i Giochi Olimpici Invernali del 2026, è da molti considerata la culla del curling in Italia.
Proprio nella "Perla delle Dolomiti", la famiglia Mariani ha avuto un ruolo fondamentale nell'introduzione e nello sviluppo di questo sport invernale nel Bel Paese.
Nel 1966, Lino Mariani è stato tra i fondatori del Curling Club 66 Cortina, uno dei club più antichi d'Italia, e in seguito ha rappresentato la nazionale italiana in due Mondiali.
Seguendo le orme del padre, Marco, ex giocatore professionista di hockey su ghiaccio, ha contribuito alla crescita della popolarità del curling in Italia. È stato giocatore durante il memorabile debutto Olimpico del curling italiano a Torino 2006 e dodici anni dopo è tornato come allenatore a PyeongChang 2018, nella Repubblica di Corea, come documentato dalla serie originale di Olympic Channel, Olympic Winter Tales.
Oggi, la figlia di Marco, Rebecca, è pronta a portare avanti la tradizione di successo della famiglia con il suo primo viaggio Olimpico ai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024.
Rebeca Mariani: il mio amore per il curling
"Ho iniziato a giocare a curling quando avevo circa sei anni, ma all'inizio era solo per divertimento. Ho iniziato a giocare un po' più seriamente quando avevo circa otto o nove anni. È stato allora che ho disputato le mie prime vere competizioni", ha detto la 17enne a Olympics.com.
All'età di 12 anni ha deciso di dedicarsi completamente alla passione sportiva di famiglia, dopo essersi destreggiata per qualche anno tra curling, sci alpino e pattinaggio di figura.
"Probabilmente ero più portata per il curling e ricordo anche che durante l'estate mi mancava molto la sensazione di andare sul ghiaccio e di scivolare", ha spiegato.
"Mi mancava allenarmi per due ore, concentrarmi, magari anche fare fatica, essere stanca. Mi mancava essere lì, senza pensare a nient'altro...".
"È una cosa che mi è sempre piaciuta e devo dire che la adoro, perché quando sono sulla pista di ghiaccio penso solo a giocare. Stacco totalmente dal mondo esterno ed è qualcosa di veramente bello. È meraviglioso concentrarsi così tanto".
Seguendo la passione di papà Marco
Rebecca è nata nel 2006, lo stesso anno in cui suo padre Marco ha rappresentato l'Italia ai Giochi Olimpici Invernali.
Adesso entrambi risiedono a Pinerolo, la città piemontese dove si sono svolte le gare di curling durante quell'edizione dei Giochi.
"Ha deciso di seguirmi qui, ha lasciato gli amici e tutti, pensando che fossi l'unico allenatore in grado di farla crescere", ha detto Marco, che - dopo un'esperienza di successo nella Repubblica Popolare di Cina - attualmente supervisiona le squadre giovanili italiane ed è allenatore insieme a Violetta Caldart della squadra femminile.
"Sono durissimo con lei: per il mio ruolo devo essere sopra le parti e non posso far pensare che sia favorita", ha aggiunto.
Rebecca sta abbracciando questa nuova esperienza e, dopo aver condotto il suo club a un titolo nazionale, è ora la skip della nazionale italiana juniores: "Essere skip è davvero un bel ruolo", ha spiegato: "Hai molta pressione addosso perché, oltre a dirigere il gioco, hai anche la pressione degli ultimi due tiri che sono fondamentali perché puoi chiudere la partita. Ma devo dire che non mi è mai veramente pesato. Forse quando ero più giovane, ma ora riesco a gestire bene la pressione".
Un legame speciale con Stefania Constantini
Il Curling Club Dolomiti, con sede a Cortina, ha raggiunto livelli di popolarità senza precedenti nel febbraio 2022, quando uno dei suoi membri, Stefania Constantini, insieme ad Amos Mosaner, ha conquistato la prima medaglia Olimpica italiana nel curling, ottenendo l'oro nel doppio misto a Beijing 2022.
Rebecca, che è cresciuta nello stesso club prima di trasferirsi a Pinerolo, condivide una stretta amicizia con Constantini, e ogni tanto si allenano insieme.
"Oltre all'esperienza - ha aggiunto - [ciò che ammiro in lei] è probabilmente la calma e la tranquillità con cui la vedo gestire le situazioni. Mi piace molto osservare la sua scivolata".
Mariani ha anche ammesso di aver guardato di nascosto la finale per l'oro Olimpico sul suo tablet durante una lezione a scuola e di non essere riuscita a contenere le sue emozioni: "Quando ha fatto l'ultimo tiro per l'oro, sono quasi saltata in piedi.... Sono saltata dalla sedia, la professoressa mi ha guardato sono stata zitta... Ero così felice per Steffi".
Constantini, che conosce bene la famiglia Mariani perché è stata allenata dal padre di Rebecca, Marco, ha usato parole amabili per la sua amica: "Vedo in lei quella voglia di fare: è sempre all'allenamento, sia in palestra, sia sul ghiaccio", ha dichiarato la skip italiana a Olympics.com.
Il sogno di Milano Cortina 2026
La medaglia d'oro a Beijing 2022 ha segnato un traguardo storico per un Paese dove solo circa 300 persone praticano questo sport, sottolineando la leadership di Cortina nel curling italiano.
"A Cortina lo sci è sempre stato lo sport principale, seguito dall'hockey e poi dal curling", ammette Rebecca. "Devo però dire che dopo la vittoria dell'oro, l'attenzione è aumentata notevolmente e così abbiamo iniziato a vedere nuovi ragazzi che iniziano a giocare anche in età più giovane".
Lo Stadio Olimpico di Cortina, che ha ospitato la Cerimonie di Apertura e la Cerimonia di Chiusura dei Giochi Olimpici Invernali del 1956, è attualmente in fase di ristrutturazione per ospitare le gare di questo sport a Milano Cortina 2026.
Gareggiare nella sua città natale in poco più di due anni può sembrare un obiettivo ambizioso, ma non per Rebecca:
"Come molti altri atleti, la mia più grande ambizione è l'oro Olimpico, ma anche solo arrivare ai Giochi Olimpici sarebbe un sogno che si avvera", ha ammesso.
"Vorrei puntare a Milano Cortina 2026, anche se è molto vicina. Penso che se mi impegno, lavoro duramente come sto facendo e mi concentro, la possibilità c'è. Certo, ora la squadra femminile è completa e fortissima. Però, spero di riuscire a farcela".
Gangwon 2024 sarà l'occasione per mettersi nuovamente alla prova in una competizione internazionale dopo i Campionati del mondo Junior B del 2022 a Lohja, in Finlandia, e il Festival Europeo della Gioventù del 2023 in Friuli-Venezia Giulia:
"Devo dire che [questi eventi] aiutano molto perché ti confronti comunque con altre nazionalità che non sono sempre in Italia, degli stessi club. Ti confronti con altre persone, con altri modi di giocare e magari anche con condizioni di ghiaccio diverse", ha concluso Rebecca.
"Se continua così - ha aggiunto il padre Marco - Rebecca farà parte di una di queste squadre che ha l'obiettivo di potersi qualificare ai Giochi Olimpici, se non questi, però, sicuramente nei prossimi anni, magari potrà competere con Stefania (Constantini)".
Sei anni dopo PyeongChang 2018, Marco potrebbe tornare al Gangneung Curling Center con sua figlia. Se convocata dalla squadra italiana, potrebbe disputare il torneo di curling ai Giochi Olimpici Giovanili invernali di Gangwon 2024, in scena dal 19 gennaio al 1° febbraio.