Ciclismo BMX racing

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CICLISMO BMX RACING - SPIEGAZIONE DELLO SPORT OFFERTO DA ALLIANZ

Ciclismo BMX

Le gare di BMX sono nate ispirandosi alla moda del motocross in California negli anni 60 con i giovani che hanno iniziato a gareggiare sulle loro biciclette su tracciati improvvisati in tutto lo stato. BMX inizia a svilupparsi come sport negli anni 80; nel 1981 fu fondata la Federazione internazionale di BMX, con i primi mondiali di BMX l’anno successivo. Il BMX è stato integrato alla Federazione internazionale di ciclismo (UCI) nel 1993, superando il primo ostacolo per poter far parte dei Giochi Olimpici.

Breve panoramica delle regole

Le gare di BMX sono un format molto più esplosivo delle discipline tradizionali del ciclismo dove si tende a premiare la resistenza su diversi minuti di gara, mentre le gare di BMX richiedono un’intensa esplosione di energia in un breve periodo di tempo che dura solo pochi secondi. Le gare sprint si svolgono con un massimo di 8 piloti in contemporanea su una pista ricca di salti e ostacoli dove il pilota con le reazioni più veloci e il miglior passo gara vince.

Gli atleti si lanciano da un cancelletto di partenza alto 8 metri direttamente sulla pista lunga 400 metri, raggiungendo velocità di 60 chilometri orari. Una reazione veloce ed è esplosiva alla partenza è essenziale per entrare in gara davanti al gruppo e mantenere la testa fino alla fine. La finale è spesso uno spettacolo emozionante che il pubblico guarda con il fiato sospeso.

Storia dei Giochi Olimpici

Nel 2003, il CIO decide di includere il BMX come sport competitivo ai Giochi Olimpici di Pechino 2008. Nonostante la breve storia Olimpica di questo sport, alcuni atleti hanno già lasciato il segno. La due volte Campionessa Olimpica Marian Pajón (COL) e il Campione Olimpico di Tokyo 2020 e dei Mondiali del 2021 Niek Kimmann (NED) sono due dei favoriti per il gradino più alto del podio a Parigi 2024.

Il pittogramma