Wilfredo León davanti al suo primo amore: gli inizi a Cuba prima di giocare per la Polonia · Pallavolo 

Di Guido Molteni
5 min|
Wilfredo Leon Venero n. 9 della Nazionale polacca gioca contro la nazionale italiana durante il turno preliminare maschile - Girone A di pallavolo, nella terza giornata dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020
Foto di 2021 Getty Images

Domenica 23 giugno, Wilfredo Leon, uno dei più formidabili giocatori di pallavolo al mondo, ha affrontato una sfida ricca di emozioni: giocare contro Cuba, il Paese in cui è nato e dove ha mosso i primi passi in questo sport, nella terza settimana della Volleyball Nations League 2024 (VNL).

Nato a Santiago de Cuba il 31 luglio 1993, León ha iniziato il suo percorso pallavolistico grazie alla madre, Alina Venero Boza, ex giocatrice professionista. La sua energia smisurata e il suo talento precoce lo hanno portato a eccellere fin da bambino, allenandosi per la prima volta con una squadra femminile all'età di sei anni.

Ha ricordato in un'intervista esclusiva a Olympic Channel: "I miei genitori lavoravano e ogni volta che tornavano a casa vedevano che avevo ancora molta energia per giocare e fare altre cose. Hanno capito che dovevano trovare un modo per 'sfinirmi' un po'. Mia madre era una giocatrice di pallavolo e decise di parlare con il suo ex allenatore e mi portò ad allenarmi con una squadra femminile. Avevo sei o sette anni e pensai che fosse una buona occasione per conoscere dei ragazzi più grandi".

Wilfredo León: il capitano più giovane della pallavolo

All'età di nove anni, León inizia ad allenarsi con i suoi coetanei e presto attira l'attenzione dei ct nazionali. Il suo talento lo portò a L'Avana per allenarsi al Centro Sportivo Nazionale, una fucina dei migliori atleti e atlete cubani. La sua ascesa è stata fulminea: a 14 anni ha debuttato nella squadra senior di Cuba e a 17 è diventato il più giovane capitano.

"Quando avevo 11 anni, ho rappresentato Cuba per la prima volta in un torneo all'estero. Abbiamo vinto quel torneo e sono riuscito a giocare bene e a farmi notare. A Cuba ho vinto sei tornei nazionali consecutivi in diverse classi di età e questo mi ha dato l'opportunità di essere notato dagli allenatori della nazionale", ha raccontato León. "Quell'esperienza ha rafforzato il mio carattere, mi ha dato la disciplina e gli strumenti per vivere in questo mondo", ha aggiunto.

Durante la sua permanenza nella nazionale cubana, León ha collezionato numerosi successi, tra cui un secondo posto nella Coppa del Mondo 2010, una medaglia d'argento ai Giochi Panamericani 2011 e un terzo posto nella World League 2012. Tra i suoi compagni di squadra di allora c'era Robertlandy Simón. Il destino li ha messi uno contro l'altro, poiché Simón è tornato quest'anno nella nazionale cubana.

Foto di IOC

Nel 2012, però, ha deciso di lasciare Cuba per cercare nuove opportunità all'estero, che lo hanno portato a giocare per club come lo Zenit Kazan in Russia e la Sir Safety Perugia in Italia. Il legame con la Polonia è nato grazie alla moglie, di nazionalità polacca, e nel 2015 ha ricevuto proprio la cittadinanza polacca.

"C'è stata una serie di ragioni, tra cui il fatto che mia moglie è polacca e non potevo vederla fuori da Cuba. Inoltre, avevo bisogno di giocare all'estero per alzare il mio livello, quindi se volevo migliorare, dovevo prendere questa decisione", ha spiegato.

I successi in Polonia

Dal 2019 ha rappresentato la Polonia nelle competizioni internazionali, conquistando un terzo posto agli Europei 2019, un secondo posto ai Mondiali 2019 e il titolo VNL 2023.

Wilfredo León è stato paragonato a Cristiano Ronaldo per le sue impressionanti doti fisiche e per la sua capacità di rimanere in aria più a lungo degli avversari. Nonostante il successo all'estero, León non ha mai dimenticato le sue radici. "Cuba ha forgiato il mio carattere", ha dichiarato, riconoscendo l'influenza della sua educazione cubana sulla sua carriera. Ora, con la Polonia come seconda patria e affrontando Cuba nella VNL, León è a un punto culminante della sua carriera, unendo il suo passato e il suo presente sul campo di pallavolo.