Ferdinando De Giorgi: il tocco magico per portare l’Italvolley maschile ai Giochi Olimpici di Parigi 2024
Quando gli si chiede quanto sia lontana Parigi, Ferdinando De Giorgi risponde scherzosamente: “900? 1000km?”.
I Giochi Olimpici che si svolgeranno in terra francese in estate potrebbero rappresentare la prima esperienza Olimpica da allenatore per l’ex palleggiatore azzurro.
L’uso del condizionale è d’obbligo poiché ufficialmente la nazionale italiana maschile di pallavolo non ha ancora raggiunto la qualificazione. Manca un ultimo tassello per completare quel puzzle che rappresenta il sogno di tutti gli sportivi.
“Il non essere riusciti a staccare il pass Olimpico ad ottobre, ci porta a programmare la stagione diversamente da quanto preventivato”, è il rammarico di De Giorgi.
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Vincere in VNL senza pensare troppo al futuro
Il primo scoglio da superare è il piazzamento nel ranking FIVB e, di concerto con Julio Velasco, Fefè De Giorgi afferma: “Con la nuova formula per il calcolo del punteggio della classifica mondiale è difficile, se non impossibile, fare dei conti a priori. Per questo semplifico la questione: dobbiamo vincere”.
“Il nostro obiettivo rimane conquistare la qualificazione a Parigi 2024 il prima possibile e per questo motivo, rispetto agli anni passati, alla Volleyball Nations League arriveremo con la migliore squadra che abbiamo. Sebbene il desiderio di raggiungere i Giochi sia tanto, dovremo giocare la VNL focalizzandoci sulle squadre che affronteremo giorno dopo giorno, non con il pensiero rivolto a Parigi”, è il monito dell’allenatore pugliese.
Solo una volta ottenuta la qualificazione, lo staff azzurro di concentrerà sulla programmazione dell’evento Olimpico.
L’Italia dei due Simone: Giannelli e Anzani alla guida dell’Italvolley firmata De Giorgi
Colonne fondamentali della squadra di Ferdinando De Giorgi saranno ancora Simone Giannelli e Simone Anzani. Quest’ultimo, vice capitano, rientra in azzurro dopo aver saltato l’Europeo 2023 e il Torneo di qualificazione Olimpica per un problema cardiaco. Per il suo allenatore però non ci sono mai stati dubbi sul suo inserimento della lista dei convocati.
"Quando sono arrivato alla guida della nazionale, la mia scelta è stata quella di andare su Giannelli e Anzani come capitano e vice capitano. La ragione è semplice: sono due persone che io conosco bene, non solo dal punto di vista tecnico. Per me era importante che la scelta ricadesse su Giannelli, così come per Anzani, perché sono dei giocatori che sanno essere anche da esempio”.
Coach De Giorgi spende belle parole per i due azzurri: “Non è solo l'apporto tecnico-tattico, che è sicuramente fondamentale, ma proprio il fatto di avere una visione di squadra: preoccuparsi dei propri compagni, cercare di essere sempre propositivi, positivi, grandi lavoratori. Credo che questo sia un aspetto da non sottovalutare”.
Non ha dubbi quando gli si chiede di descrivere con una parola capitan Giannelli: “Direi “esempio”. Io credo che questa sia la forma di comunicazione più importante e più forte che ci possa essere. È un esempio per quello che fa continuamente con e per la squadra. Siamo fortunati che sia nato in Italia, poi dal punto di vista tecnico ci mette anche del suo, certo. Io sono contentissimo della scelta che ho fatto e di quello che Simone sta facendo con questa nazionale”.
Prima di tornare a vestire la maglia azzurra, Simone Giannelli ha condotto la Sir Susa Vim Perugia alla vittoria del secondo scudetto della storia del club umbro; mentre il collega Anzani, terminato il campionato con Cucine Lube Civitanova, ha annunciato che il prossimo anno difenderà i colori del Modena Volley.
Il messaggio ad Alessandro Bovolenta e ai giovani azzurri: mettetevi in gioco · Pallavolo
Con De Giorgi, l’Italia ha affrontato definitivamente il cambio generazionale: “I ragazzi hanno creato e raccolto un percorso di eccellenza, la voglia è quella di giocarsi le cose importanti. Abbiamo un grande desiderio e un gruppo solido. Tutto ciò mi motiva ad alimentare questo percorso nel futuro”.
E in questo cammino, De Giorgi non intende dare l’impressione che possano esserci strade più semplici per arrivare a Parigi.
Tra i 30 convocati per Volleyball Nations League, c’è anche il diciannovenne Alessandro Bovolenta, che ha fatto il suo esordio con la nazionale seniores proprio ai Campionati europei 2023.
“Ha sempre risposto presente quando gli si è data l’occasione”, si complimenta De Giorgi.
“Io guardo se il giocatore è valido, non guardo la categoria dove gioca. Un esempio è la scelta fatta per Yuri Romanò. Il mio vuole essere un messaggio per i ragazzi: scegliete di mettervi in gioco, perché un allenatore non guarda la categoria, ma se sei capace”.
De Giorgi e Velasco: una storia che parte da lontano
"Come Julio, anche io condivido l’idea di allenare quello che non piace**”,** un punto in comune che lega le sorti dell’Italvolley di Fefé a quella femminile di Velasco.
**“**Non ci sono scorciatoie, non le ho mai viste da giocatore, men che meno da allenatore. Questo non sarà un anno di grande sperimentazione, continueremo un certo tipo di lavoro, bisogna essere concreti nella stagione Olimpica e concentrarsi sulla programmazione di quello che serve quest’anno per raggiungere i risultati”.
Il binomio Velasco-De Giorgi in passato ha già dato i suoi frutti. Allenatore e palleggiatore della Generazione dei Fenomeni; tra le tante medaglie, oro ai Mondiali in Brasile nel 1990, in Grecia nel 1994 e agli Europei nel 1989.
Forse tutto si aspettavano nella loro vita, ma non di ritrovarsi a condividere un percorso azzurro in un anno Olimpico.
“Non me lo sarei aspettato, il mio grande desiderio era allenare la nazionale. Quando ho iniziato la carriera da allenatore avevo questo obiettivo e sono riuscito a realizzare questo sogno grazie al presidente Manfredi. Però, che mi trovassi insieme a Julio, allenatore della nazionale femminile, e andare, spero, mi auguro per tutti e due, a giocarci un'Olimpiade, non avrei mai potuto immaginarmelo. Sono quelle situazioni molto emozionanti, specialmente perché conosco la storia che abbiamo vissuto assieme”.
Ma Ferdinando De Giorgi non è il solo di quella generazione che ha fatto sognare l’Italia, ad aver intrapreso una carriera da allenatore. Ci sono anche Lorenzo Bernardi, eletto miglior giocatore di pallavolo del XX secolo, che affiancherà proprio Velasco e Andrea Giani, alla guida della nazionale francese: “Credo anche che ritrovare molti compagni della Generazione dei Fenomeni, oggi ottimi allenatori, sia per Julio un motivo di orgoglio”, conclude.