La storia dell'Italia a Parigi 2024: l’Italvolley guidata da Julio Velasco vince per la prima volta l'oro nella pallavolo femminile
Un altro traguardo storico per lo sport italiano arriva ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: la nazionale italiana di volley femminile conquista l’oro.
Era atteso da anni nella bacheca dell’Italia del volley. Impensabile per due nazionali che sono sempre state tra le più forti del mondo e negli anni hanno vinto tutto. Tranne il torneo Olimpico.
Questo compito è spettato alle azzurre della squadra femminile che hanno trionfato ai Giochi di Parigi 2024, regalando la prima medaglia Olimpica al volley donne italiano e il primo oro Olimpico alla pallavolo tricolore in generale.
Una pietra miliare, una corazzata implacabile che, con talenti del calibro di Paola Egonu, MVP della manifestazione, si è imposta contro ogni avversaria, perdendo un solo set.
Scopri di seguito la cavalcata trionfale delle azzurre nel torneo Olimpico di Parigi 2024 e le loro dichiarazioni a seguito di questo trionfo storico e indimenticabile.
Il cammino dell’Italia femminile verso l’oro Olimpico a Parigi 2024 · Volley donne
Inarrestabili. Dopo l’avvento di Julio Velasco come ct con il suo “qui e ora” come filosofia vincente e la conquista della VNL 2024, la nazionale di pallavolo femminile italiana dà l’assalto all’alloro che è sempre mancato, anche in campo maschile.
Il percorso dell’Italvolley a Parigi 2024 parte dai gironi: affronta in ordine Repubblica Dominicana, contro la quale perde il suo unico set di tutto il torneo Olimpico, Paesi Bassi e Türkiye. Chiude la fase preliminare al primo posto del gruppo C con tre vittorie su tre, a pieni punti.
Ai quarti di finale le azzurre si trovano di fronte la Serbia, passata come migliore terza. È ancora un successo da 3-0 ed è già storia: mai nessuna nazionale di volley femminile era andata oltre i quarti ai Giochi Olimpici.
In semifinale ritrovano le turche e il risultato non cambia: la squadra di Velasco ottiene ancora una vittoria schiacciante che la proietta verso un risultato mai ottenuto prima da una nazionale femminile, una medaglia Olimpica.
Si tratta infatti della prima finale a cinque cerchi in assoluto per le donne del volley azzurro: l’ultimo avversario verso la gloria sono gli Stati Uniti, Campionesse in carica che non possono nulla contro una squadra compatta, forte, tecnicamente e mentalmente superiore, che non lascia spazio alle speranze di replica delle nordamericane.
Lo storico oro Olimpico è bagnato dalle lacrime di gioia e illuminato dai sorrisi delle giocatrici. In particolare spicca Paola Egonu: l’opposta azzurra è insignita del titolo di MVP del torneo Olimpico, e la squadra più avanti nell’anno riceve il Best Female Team of Paris 2024, il premio alla miglior squadra femminile di Parigi 2024 degli ANOC Awards, la ciliegina sulla torta di una nazionale inarrestabile.
Le parole delle azzurre dopo la vittoria dell’oro Olimpico: “è la partita che aspettavo da tutta la vita” · Pallavolo donne
Un’emozione incontenibile che si riverbera anche nelle dichiarazioni post partita che ha regalato il primo oro Olimpico della storia della pallavolo all’Italia.
“È stupenda, è la cosa che aspettavo da tutta la vita, la partita che aspettavo da tutta la vita – esclama Caterina Bosetti –. Penso che forse le partite più difficili siano state i quarti e un po' la semifinale, oggi abbiamo goduto della partita e abbiamo giocato una pallavolo straordinaria. Siamo la squadra più forte da anni, a volte l'occasione ci è sfumata dalle mani, stavolta no.”.
Quale è stato il segreto? “Penso sia la maturità della squadra. Durante la VNL sapevamo già quanto siamo forti, l'importante era trattenere le emozioni perché l'emozione ti mangia, da lì abbiamo costruito il percorso per arrivare a oggi.”.
Non solo compagne di squadra, ma anche amiche, con rapporti profondi che vanno oltre il campo da pallavolo: "Siamo amiche da quando siamo piccole, ci vogliamo bene e ci sosteniamo sempre, abbiamo fatto un'impresa.”, dice Myriam Sylla a proposito della capitana Anna Danesi.
Ha poi aggiunto: “È stato emozionante, è stato bello, siamo state sempre unite e l'abbiamo iniziata come una partita normalissima. I nervi erano saldi, eravamo sul pezzo e l'abbiamo dimostrato. La medaglia è pesante quanto la strada che abbiamo dovuto fare per ottenerla.”.
Alla domanda se questo sia il giorno più bello della sua vita sportiva, risponde: “Giorno più bello? Penso proprio di sì. La prima dedica a mamma, l'ho promesso nel 2016, e a mio padre. Credo di essere una ragazza molto fortunata, ho dei genitori incredibili, questa è per voi. E per i miei fratelli.”.
Paola Egonu è incredula e soddisfatta: “È bellissimo, stupendo, un'emozione indescrivibile. Sono fierissima del percorso che abbiamo fatto. Sono contenta perché questo è l'obiettivo che avevamo. Ci siamo concentrate partita dopo partita, punto dopo punto, senza pensare a cosa potesse essere o cosa era stato. Sono ancora incredula, ma posso dire di essere fierissima e contentissima di quanto fatto.”.
“Non mi sono ancora resa conto, ma nei prossimi giorni sarà tutto più chiaro.” Prosegue l’opposta azzurra, che sottolinea anche l’importanza che ha avuto il ct Velasco in questo successo storico: “Quello che ci siamo dette è stato che le emozioni che proviamo noi, le provano anche le altre. Dobbiamo essere più forti mentalmente e aggredire dal primo punto, continuando finché siamo riuscite a vincere. C'è tanto di Velasco, credo sia stato molto bravo nell'unirci tutte e costruire quella squadra che mancava da un po'.”.