Oltre ad essere una superstar della pallavolo, Paola Egonu è diventata una sostenitrice del cambiamento sociale e dell'inclusione innescando importanti discussioni su identità, razza e orientamento sessuale.
Nata in Italia da genitori nigeriani, la Egonu è cresciuta affrontando sfide legate alla sua identità razziale. Il colore della sua pelle la sottoponeva a costante discriminazione. Ha ricordato un episodio angosciante da bambina quando un insegnante fece un commento razzista, qualcosa che le è rimasto dentro per sempre. "Ricordo che dovevo andare in bagno, quindi sono andata dalla mia insegnante e ho detto: 'Maestra, devo andare in bagno', e lei ha detto: 'No, non puoi.' L’ho ripetuto tre volte e poi non sono più riuscita a trattenerla”, ha detto al podcast Generation Change.
"E in quel momento, l'insegnante è venuto e ha riso di me dicendo: 'Oh mio Dio, hai un cattivo odore. I neri puzzano."
La Egonu ha affrontato molti ostacoli nella sua giovinezza, ma ha trovato conforto e successo giocando a pallavolo. Ha mostrato talento e determinazione fin da piccola e ha continuato a giocare con Club Italia, Igor Gorgonzola Novara e Imoco Volley Conegliano. Successivamente si è trasferita al VakifBank, squadra turca, prima di tornare a casa per giocare nel Vero Volley Milano. Ha vinto numerosi premi nazionali e internazionali, affermandosi come una delle migliori giocatrici di questo sport.
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