"Palla su palla" e un gruppo che sa divertirsi: come l'Italvolley femminile ha conquistato la sua prima semifinale Olimpica di sempre a Parigi 2024

Di Chiara Belcastro
6 min|
Italvolley femminile
Foto di 2024 Getty Images

La notte scorsa, la nazionale italiana di pallavolo femminile ha scritto una pagina di storia, superando finalmente il fatidico ostacolo dei quarti di finale Olimpici.

Con una prestazione straordinaria, le azzurre hanno sconfitto la Serbia con un netto 3-0, assicurandosi un posto tra le migliori quattro squadre del mondo ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.

Un traguardo mai raggiunto, sin dalla prima partecipazione a Sydney 2000. Le giocatrici, visibilmente emozionate, hanno condiviso le loro impressioni e riflessioni su questa storica vittoria ai microfoni di Olympics.com.

L'essere squadra: determinazione corale e contributo del singolo

La giovanissima Gaia Giovannini, il cui ingresso nel primo set è stato determinante per la rimonta dell'Italia, ha dichiarato: "Per me è molto emozionante, sono molto felice per la squadra in primis, perché ce lo meritiamo tantissimo per come ci stiamo allenando e per il gruppo che siamo".

L'azzurra, che ha fatto il suo esordio con la maglia della nazionale proprio alla Volleyball Nations League 2024 vinta dall'Italia, è consapevole di aver avuto un ruolo fondamentale: "Anche oggi sono stata chiamata in causa, cerco di dare il mio contributo in tutte le partite, so che non è facile, ma cerco di mantenere la serenità e di giocarmela, stando concentrata e tranquilla".

Anche Ekaterina Antropova, partita dalla panchina, ha risposto presente quando chiamata in causa e ha elogiato la grinta e l'unità della squadra: "È incredibile, per ora non ci credo ancora del tutto. Tra difese, coperture e Sylla che corre e sbatte contro la panchina per recuperare un pallone, abbiamo dimostrato loro di essere pronte a soffrire e lottare. Il nostro muro/difesa ha funzionato alla grande".

L'esperto libero azzurro Monica De Gennaro ha espresso l'incredulità e la gioia del momento, riflettendo sulla forza del collettivo: "È strano, ancora sono incredula. Non riesco a realizzare che saremo tra le prime quattro di queste Olimpiadi e penso che abbiamo fatto una gran prova corale. Lo volevamo e lo abbiamo dimostrato in campo."

Un sospiro di sollievo e si guarda avanti per Alessia Orro: "Sono molto emozionata, sono contenta che abbiamo superato questi quarti che sembravano una maledizione per l'Italia. Adesso un bel sospiro di sollievo e pensiamo alla partita contro la Türkiye, perché non ci vogliamo fermare sicuramente qua. Mi sono tolta veramente un grande peso".

La palleggiatrice sarda ha concluso con una riflessione: "Questa è la forza del gruppo, secondo me. Julio ha detto tante volte che anche se giocate male, ma riuscite a rimanere unite, a pensare palla dopo palla, si può benissimo portare a casa non giocando bene".

E questo forse è proprio l'emblema di questa squadra che, anche quando non riesce ad esprimere il gioco come vorrebbe, riesce a vincere nei momenti decisivi e importanti.

Qui e ora, palla su palla: approccio all'unisono per le azzurre del volley a Parigi 2024

"Ci siamo dette tra di noi che sicuramente non sarebbe stata una partita semplice perché conosciamo tutti la Serbia. D'ora in avanti sarà sempre più dura probabilmente", ha evidenziato Giovannini sottolineando l'importanza della concentrazione.

"Ci siamo dette di pensare palla su palla, soprattutto partita per partita, ma palla su palla una volta che sei in campo, è il modo migliore per affrontare queste partite".

Le fa eco De Gennaro, a dimostrazione di come tutte le azzurre siano sulla stessa lunghezza d'onda: "Stiamo affrontando queste Olimpiadi una partita alla volta, senza pensare all'avversario successivo, ma all'avversario del momento. Forse questa cosa qua ci fa focalizzare più su dove siamo e cosa stiamo facendo".

Divertimento e coesione: le azzurre della pallavolo si preparano alla semifinale Olimpica contro la Türkiye

L'intensità delle emozioni vissute e la consapevolezza storica del risultato sono stati i primi pensieri della capitana Anna Danesi: "L'ho scritto oggi per messaggio al mio fidanzato prima di entrare, ho detto: io sono il capitano di questa nazionale e mi sto giocando le Olimpiadi".

Il risultato non è stato del tutto imprevedibile, ma l'emozione che ti assale quando lo raggiungi sì che lo è: "Lo sapevamo da maggio... e invece non lo so, sono emozioni molto particolari, molto intense. Adesso sinceramente non riesco a capire bene cosa mi sta succedendo, forse realizzerò domani, perché è una cosa storica", ha continuato la centrale.

Danesi ha parlato della continuità e della determinazione a non fermarsi: "Abbiamo scritto una pagina di storia e vogliamo continuare a scriverne un altro pezzettino, pian piano penseremo alla partita con la Türkiye, però per ora ci godiamo il momento e la gioia."

Anche Antropova ha condiviso il suo pensiero sul futuro immediato: "La Türkiye ci conosce bene, ma anche noi le abbiamo viste tantissimo. Non crediamo saranno quelle del girone. Da domani iniziamo a pensarci, ora festeggiamo".

Le azzurre, unite e determinate, sono pronte a concentrarsi sulla semifinale contro la Türkiye. La fiducia è alta, il gruppo è coeso e la squadra italiana è determinata a continuare a scrivere la propria storia, palla dopo palla.