Tadej Pogacar, l'ultimo assolo del 2024 per trionfare al Lombardia e regalare altre emozioni: "Mi sono goduto il momento" · Ciclismo su strada
Ha vinto il Giro di Lombardia per la quarta volta consecutiva, nell'anno della doppietta Giro d'Italia-Tour de France: Tadej Pogacar traccia un bilancio del lavoro fatto nel 2024 con la sua squadra dopo l'ultimo successo stagionale.
La bici al cielo, tra le mani, dopo il traguardo. L'alfa e l'omega di un 2024 spaziale, quello di Tadej Pogacar, che al Lombardia ha chiuso un cerchio fatto di trionfi straordinari.
Un anno speciale, per il ciclista sloveno, capace di abbattere record su record e chiudere un'annata imbattibile. Il Giro d'Italia e il Tour de France, tanto per cominciare, poi i 100km di fuga con cui s'è preso il titolo iridato ai Mondiali di ciclismo su strada, con una progressione da leggenda.
In mezzo, la Volta a Catalunya, la Liegi-Bastogne-Liegi, Montreal e Il Giro dell'Emilia, con quell'alfa e quell'omega di cui prima.
In Italia, Strade Bianche prima e Lombardia poi: il quarto trionfo consecutivo nella Classica delle foglie morte, come solo Fausto Coppi (unico a vincerne 5) è stato in grado di fare, 75 anni fa.
"Devo ancora capire cosa ho fatto, ma vivo il momento". Sempre affamato, ma mai ossessionato. Senza cercare paragoni con nessuno, perché su quei pedali, Pogacar, sta costruendo una storia tutta sua.
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Le vittorie di Tadej Pogacar nel 2024: "Il Mondiale è stato il top" · Ciclismo
Ha finito la stagione "allo stesso modo di come è iniziata". Vincendo, in solitaria, con l'esultanza iconica già vista in Piazza del Campo.
La bici alzata come un trofeo, al traguardo di Siena così come a Como, per la cavalcata trionfale del Giro di Lombardia. Stavolta con la maglia iridata da Campione del mondo, il successo che più di ogni altro resta impresso nella sua mente per questo 2024 spaziale.
"Ogni vittoria ha la sua storia, le sue emozioni - ha detto Pogacar - ma penso che quest'anno il top sia stato il Mondiale".
Impossibile non dargli ragione. Va bene la doppietta Giro-Tour con 12 tappe vinte (sei a testa), unico a completare il bis con così tanti successi tra Italia e Francia, ma quanto fatto a Zurigo ha segnato un'annata splendida.
"Quest'anno - ammette lo sloveno - non c'è stato un momento particolarmente difficile, grazie al team. Abbiamo pianificato bene il calendario e non sono mai stato troppo stanco".
Ringraziamenti che estende anche ai compagni: "Tutto il team davanti a me è importante, corriamo insieme e tutto l'anno non ha fatto eccezione, la squadra ha fatto un lavoro perfetto. Tutti si impegnano per un obiettivo che è vincere, per me è un onore correre con loro".
L'effetto Pogacar sulle strade e la spinta della gente: "È magnifico correre così"
Al Giro di Lombardia 2024, Pogacar ha toccato con mano per l'ennesima volta la passione che ha risvegliato negli amanti del ciclismo su strada.
Dall'attacco alla Colma di Sormano, a 48.5km dal traguardo, fino all'arrivo tra le ali di folla estasiate per il suo assolo, gli applausi erano tutti per lui.
"Per strada vedo tanti tifosi, per me è stato magnifico correre tutti i 255km con la gente a bordo strada a tifare per me e tutti gli altri. Puoi sempre trovare qualcuno di negativo su internet, ma non sulle strade. E questo è quello che conta".
Le bandiere slovene, che già avevano invaso le tappe del Giro d'Italia, si sono riviste a Como sulla linea del traguardo. Ma non è solo una questione di appartenenza: Pogacar attira chi vuole vedere gente capace di attaccare, di affrontare le salite col giusto piglio. Di emozionare, per farla breve.
C'è anche stato chi, con un cartello, ha chiesto un cinque a Pogi in piena corsa. Ma in generale, è stato accolto ad ogni pedalata da un incitamento e questo lo ha caricato verso l'ultima vittoria dell'anno.
"Mi sono goduto i momenti finali, le ultime salite, i tifosi sono stati fantastici. Sono felice di chiudere la stagione così".
Il futuro di Pogacar? "Vacanza e poi pensiamo alle prossime sfide"
Come si può battere Tadej Pogacar?
È la domanda che per il 2025 balzerà nella testa di tanti ciclisti, dopo un anno trascorso alle spalle dello sloveno.
Dopo il Lombardia, ha voluto rimarcare l'ottima prova di uno dei suoi principali contendenti, Remco Evenepoel, il campione Olimpico sia a cronometro che nella gara in linea, giunto secondo a Como: "Mi aspettavo che sarebbe andato benissimo. È stata una lunga stagione per lui e questa Monumento gli si addice, non mi ha sorpreso".
Però in tanti cercano di capire come fare, per scalzarlo: "Non leggo nelle teste degli avversari - si limita ad aggiungere - di sicuro le motivazioni, specialmente dopo una lunga stagione, sono importanti".
Solo che per Pogacar, chiuso il capitolo 2024, è ancora presto per pensare a cosa attendersi nella prossima stagione.
"Voglio andare in vacanza ora e poi pensiamo alla prossima stagione, ai prossimi obiettivi e alle prossime sfide. Ci sono altre cose nella vita, non solo vincere le gare. C'è una vita anche al di fuori dalla bici".