Sofia Goggia: “A Beaver Creek respirerò di nuovo quello che mi è tanto mancato, mi sono riappropriata della ragazza che ero prima” · Sci alpino

In conferenza stampa Sofia Goggia parla del suo imminente esordio nella Coppa del mondo 2024-25 a Beaver Creek, dopo il grave infortunio che l’ha tenuta lontana dagli sci per molto tempo.

6 minDi Benedetta Acri
Sofia Goggia - Alpine Skiing Italy
(2024 Getty Images)

Una Sofia Goggia solare e rilassata, che ha ritrovato fiducia in se stessa e la gioia di sciare. Così si presenta alla conferenza stampa prevista prima del suo esordio stagionale nella Coppa del mondo 2024/2025 di sci alpino a Beaver Creek, negli Stati Uniti.

Un ritorno sulle scene internazionali su una pista nuova, l’iconica Birds of Prey, dopo il lungo periodo di stop forzato dovuto al grave infortunio occorsole a febbraio 2024.

Sulle prime discese in allenamento a Copper Mountain, sempre in Colorado, per riprendere il ritmo gara sulle nevi statunitensi, Goggia afferma che “la confidenza con la velocità è rimasta, mi aspettavo di avere più paura ad affrontare determinate curve ad alta velocità, anche al buio, visto ciò che è successo. Il mio piede sta bene, non mi ha dato nessun problema”.

La World Cup per questa stagione è già iniziata, ma l’azzurra non sembra essere preoccupata, anzi, tutt’altro.

“Si sono svolte cinque gare, nessuna di velocità per ora, in questo momento l’ultima cosa a cui penso sono gli scenari ipotetici che si possono creare in questa Coppa del mondo. Torno da un infortunio fisicamente ed emotivamente pesantissimo, non ho sciato per 8 mesi. La situazione è da delineare più verso gennaio-febbraio, ma sono cose a cui non penso. Beaver Creek è una pista nuova per tutte, dovremo studiarla. Ragiono gara per gara, dovrò prendere confidenza con le prove, la gara, e seguirò il mio percorso”.

Goggia torna spesso su quell’incidente che ha segnato in negativo questo suo 2024, che “rispetto a tanti altri infortuni che ho avuto, è stato diverso per il fatto di dover per forza stare tanti mesi ferma: la frattura era complicatissima, sono stata 45 giorni senza camminare, e mentalmente ho patito molto perché era una stagione dove stavo andando bene, era un periodo di rampa di lancio. È stato pesante ma paradossalmente, ora che sono tornata sugli sci, sembra che non mi sia successo nulla. È una cosa a cui non penso nonostante l’incubo che ho vissuto per otto mesi, mi sono riappropriata della ragazza che ero prima".

“Ho ritrovato non solo la confidenza, ma anche la gioia di sciare. Tutte le mie giornate migliori sono quelle che ho affrontato con gioia, che non sempre ho avuto nella mia vita. Quando mi sono fatta male, ho sognato per molte notti la sensazione dell’infortunio, e mi sono sempre chiesta se fossi stata di nuovo in grado di affrontare il gigante come al solito. A Copper Mountain in allenamento avevo voglia di fare tutto, questa sensazione l’avevo un po’ dimenticata l’anno scorso, ma è fondamentale per performare al meglio”.

Il ritorno dell’amica Lindsey Vonn e la prima in Coppa del mondo: “Vivo giorno per giorno al meglio di ciò che posso dare” · Sofia Goggia

In questa stagione di gare non ci sarà solo il suo ritorno dopo l’infortunio, ma anche quello di una sua collega e amica: la stella statunitense Lindsey Vonn.

“Vonn ha fatto diverse giornate di allenamento, quando ho saputo che voleva tornare ero pervasa di grande felicità, perché vuol dire che sta bene e pensare di poter gareggiare insieme e fare risultati importanti insieme mi rende contenta. Ma l’altra faccia della medaglia, proprio perché le voglio bene, è che sono anche leggermente preoccupata, ma come lo sono per tutte noi, perché comunque facciamo uno sport rischioso”.

Vonn non è stata l’unica grande Campionessa a rimettere gli sci: anche Marcel Hirscher ha gareggiato in Coppa del mondo. “È il ritorno dei Campioni – commenta Goggia –, Hirscher e Vonn. Il primo si è rotto il crociato. Sono stati dei comeback totalmente diversi. Secondo me, il fatto che Hirscher sia tornato è stato sia per la gioia di sciare, ma anche per un progetto di marketing. Per Vonn, a lei piace sciare, quindi vuole fare questo, per una sua grande passione”.

L’azzurra ha riacquistato fiducia gradatamente sugli sci e ora si sente pronta per affrontare la prima gara di stagione.

“Nei primi giorni di allenamento abbiamo fatto solo parte alta con velocità basse, il mio forte è quando la velocità si alza, aumentarla e tenere le curve. Allenandomi anche con i maschi, mi sono sbloccata verso la fine dei primi 10 giorni a Copper Mountain. Ora partiamo con la velocità e a gennaio riprenderò anche a fare delle gare di slalom gigante”.

“Ho 17 cartucce in questa Coppa del mondo, cercherò di giocarle al meglio. Il mio progetto è quello di fare tutte le gare, è una stagione tutta da costruire, non ho nulla nel mirino. Parto con molti chilometri meno delle altre nelle gambe, senza alcuna preparazione della stagione, è stato un pre-stagione diverso, non ho un obiettivo legato ad alcun risultato. Vivo giorno per giorno al meglio di ciò che posso dare, e sento molto questo”.

L’importante per Goggia è tornare a gareggiare, a sentire quelle farfalle nello stomaco, quella concentrazione e quell’adrenalina che solo la competizione possono dare:

A Beaver Creek respirerò di nuovo quello che mi è tanto mancato: mettermi nella casetta, pensare alla gara, a come affrontare una pista nuova, e affronterò tutto al meglio che potrò dare”.

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