Sofferta fino alla fine
Alla luce delle prove individuali non era affatto scontata la terza medaglia nella scherma per l'Italia a Tokyo 2020, ma nel torneo a squadre le spadiste azzurre (Maria Navarria, Rossella Fiamingo, Federica Isola e poi anche Alberta Santuccio) ritrovano il talento e l'esperienza delle due prime stoccatrici – Rossella Fiamingo e Maria Navarria – per battere le forti cinesi 23-21 in una finalina altamente drammatica, in equilibrio fino all'ultimo.
Dopo un inizio favorevole alle orientali, grazie a una fase centrale di grande carattere le italiane si erano portate avanti con un vantaggio considerevole, merito dei turni quasi perfetti in pedana di Fiamingo e soprattutto Navarria, eccezionale oggi. Ma nel finale, le cinesi trovano le ultime energie per recuperare e ricucire lo svantaggio, fino all'ultimo minuto in cui accade di tutto, con la Zhu che arriva quasi a pareggiare contro Isola, ma poi viene bloccata dai crampi. Alla fine, alle cinesi non riesce l'impresa di ribaltare il risultato e le italiane si portano a casa un meritatissimo bronzo, con legittima esplosione di gioia collettiva finale.
Quella vinta oggi in Giappone è la seconda medaglia italiana nella spada a squadre femminile, dopo l'argento vinto ad Atlanta 96, edizione in cui l'evento è stato istituito, ed è arrivata tutto sommato inaspettata dopo le prove non brillanti delle spadiste italiane nel torneo individuale. Ma le azzurre avevano promesso che nella prova a squadre la musica sarebbe cambiata e sono state di parola.
La spedizione italiana, con il bronzo vinto dalle spadiste, arriva a 3 medaglie, dopo gli argenti vinti da Samele e da Garozzo nelle prove individuali maschili di sciabola e fioretto. Manca l'oro, chissà che non arrivi nel fioretto a squadre. Venendo al medagliere, sono 11 le medaglie totali vinte dall'Italia dopo 4 giorni di gare.