Andy Diaz a Parigi 2024: “Ai Giochi Olimpici con obiettivi molto importanti” · Intervista esclusiva – seconda parte | Atletica 

Di Benedetta Acri
10 min|
Andy Diaz con il diamante della Diamond League 2023
Foto di Fabrizio Donato

Mercoledì 7 agosto, sulla pedana del salto triplo maschile dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 fa il suo debutto in maglia azzurra Andy Diaz.

Primatista italiano e vincitore della Diamond League 2022 e 2023, è il detentore di una delle misure più lunghe dell’anno.

Accompagnato dal suo allenatore, il bronzo Olimpico di Londra 2012 Fabrizio Donato, Diaz arriva con grandi ambizioni ai Giochi francesi.

Diaz e Donato hanno parlato con Olympics.com delle loro aspettative per questi Giochi Olimpici, ma anche della loro storia fatta di umanità e sport. Un esempio di integrazione sociale e sportiva, di riscatto e di passione per l’atletica.

Foto di Fabrizio Donato

Andy Diaz e Fabrizio Donato: una storia di sport e di vita che approda a Parigi 2024

Il legame tra Andy Diaz e Fabrizio Donato inizia nel 2021, quando, dopo i Giochi di Tokyo, il triplista decide di lasciare Cuba e venire in Italia, dove contatta l’allenatore azzurro. Come si dice, il resto è storia. In questi anni, hanno condiviso tanto, così tanto che è impossibile per loro individuare solo un momento importante nel loro rapporto.

“Abbiamo fatto talmente tante cose che sembra che stiamo insieme da sempre, da vent'anni. Sono tanti ricordi, tutti belli. Non ci sono ricordi brutti – racconta Donato –. Il giorno del suo giuramento, in cui ha dichiarato fedeltà all'Italia, le sue vittorie in Diamond League, il giorno in cui ha battuto il mio record italiano. Sono talmente tante le emozioni da tutti i punti di vista, sportivo, umano... il giorno che ho accompagnato Andy in aeroporto a prendere la mamma che non vedeva da due anni, le lacrime di quel giorno, mi sono emozionato anch'io. Sono molti, moltissimi momenti condivisi, una storia unica, con dei valori importantissimi e che sicuramente ricorderò per tutta la vita.”

Il momento più emozionante è stato quando mi hanno dato la notizia che ero diventato italiano, una cosa che noi aspettavamo tanto. È stata un'emozione grande, enorme. Un momento difficile è stato all'inizio di tutto, quando non avevo un posto dove stare. Ho chiamato Fabrizio, e subito lui mi ha dato una mano, quello è stato molto bello. Abbiamo passato così tanto insieme che citarne uno nello specifico... sono veramente tanti momenti. - Andy Diaz

A questo elenco quasi interminabile di esperienze condivise, Diaz e Donato ne aggiungeranno un’altra: l’avventura a Parigi 2024, un’occasione per la quale si sono preparati al meglio.

“Per quanto riguarda la parte tecnica, è chiaro che, nella mia metodologia di allenamento, ho dei mezzi che ritengono siano funzionali e che siano i migliori per Andy – spiega Donato –. E' ovvio che il suo allenamento è cucito su di lui, in base alle sue caratteristiche, ai suoi punti di forza e alle sue debolezze. Quindi cerco di esaltare le sue qualità e di migliorare i suoi punti deboli. Quest'anno ci stiamo giocando un pochino tutte le carte, tutti i mezzi di allenamento, tutti gli stimoli che io penso possano far fare la differenza a Andy. Abbiamo ancora dei jolly che stiamo mettendo in campo ovviamente e che penso che il 7 agosto, nel giorno della sua qualifica, e poi nelle eventuali finali del 9 agosto a Parigi, possano portare Andy molto lontano.”

E proprio in occasione della gara Olimpica Diaz farà il suo debutto in maglia azzurra: “Io sinceramente mi sento molto, molto emozionato – confessa Diaz –. Non soltanto perché sono i Giochi Olimpici, ma perché avrò la possibilità di rappresentare l'Italia in una gara importantissima. A livello personale, i Giochi Olimpici sono la manifestazione regina per tutti gli atleti e le atlete. Ho già avuto l'opportunità di gareggiare con i più grandi triplisti al mondo. Per me sarebbe un'altra gara in più, soltanto che cambia il nome. Non ho quella pressione legata al fatto che sono i Giochi Olimpici, è soltanto un'altra gara che devo vincere. Io devo vincere qualsiasi gara, anche una in piazza. Mi piace vincere, questa competizione è uguale alle altre, cambia solo il nome: sono i Giochi Olimpici, ci saranno tutte le altre nazioni e anche gli altri sport. Ovviamente sarò molto carico, vorrei regalare all'Italia quella medaglia che tutti aspettano, non vedo un modo migliore per ringraziare l'Italia e tutte le persone che mi hanno aiutato nel mio percorso dopo aver conquistato una medaglia, ovviamente.”

Foto di Fabrizio Donato

La prima gara Olimpica di Andy Diaz e il ritorno ai Giochi da allenatore di Fabrizio Donato: “Arriveremo pronti per dire la nostra a Parigi 2024”

Nella sua preparazione, Diaz non guarda a un solo atleta, ma trova ispirazione in molti.

“Non ho un idolo nello specifico – racconta Diaz –. Ho un gruppo di atleti di riferimento di cui scelgo le migliori caratteristiche e cerco di farle mie. Ovviamente il mio principale idolo, deve essere il mio favorito per forza, è Fabrizio Donato, il mio allenatore, il più longevo. C'è anche il primatista mondiale [Jonathan Edwards], aspiro alla sua forza, alla sua velocità. Prendo le piccole cose di ogni atleta che mi piacciono e cerco di immagazzinarle nella mia testa e nel mio fisico.”

“Diciamo pure che analizziamo molto spesso i nostri avversari e anche i Campioni del passato, cerchiamo di carpire le loro gesta e i loro punti di forza e di imitarli – specifica Donato –. Anche perché, se c'è una cosa che nello sport si può fare, è in qualche modo emulare. Noi immaginiamo che ogni atleta abbia un suo chiamiamolo ‘segreto’ o semplicemente una specifica qualità, chi la velocità, chi la forza, chi la capacità di rimbalzo, chi le risposte a terra, ogni sportivo ha una particolarità e cerchiamo di studiare, di capire sempre di più le caratteristiche degli altri e in qualche modo di guidarle e di metterle in pratica anche su di noi.”

Per Donato sarà un ritorno ai Giochi da allenatore, questa volta, dopo il bronzo Olimpico di Londra 2012: “Se Andy è emozionato, io lo sono ancora di più – ammette Donato –. È chiaro che per me sarà l'esordio a cinque cerchi da allenatore: dopo cinque Giochi Olimpici da atleta, mi appresto a viverli da coach e la cosa mi emoziona sicuramente. Ma allo stesso tempo non vedo l'ora, perché mi manca il clima Olimpico, mi manca quell'adrenalina, mi manca quella voglia di entrare nel villaggio Olimpico dove sembra che il tempo si fermi per quel periodo, l'odore dei Giochi, mi manca tutto. Quindi non aspetto altro che arrivare nel villaggio Olimpico di Parigi 2024, accompagnare Andy e farlo nel miglior modo possibile.”

Le aspettative per Parigi 2024 sono tante e ambiziose, con Diaz che sarà uno degli assoluti protagonisti.

È chiaro che in questi tre anni abbiamo alzato molto l'asticella da tutti i punti di vista e Andy ha fatto vedere cosa è in grado di fare. Andy in qualche modo ha sconvolto anche il mondo, perché lui è l'unico atleta originario di Cuba che ha avuto il coraggio di prepararsi con allenatori diversi dai cubani, con il metodo europeo, italiano. In qualche modo abbiamo un pochino stravolto quelle che sono le metodologie mondiali, abbiamo incuriosito un po' tutti e ogni giorno riceviamo messaggi di stima e affetto da tanta gente. Il nostro, il suo, dico il nostro perché mi sento talmente coinvolto che ogni volta dico il nostro, è stato un percorso bello, difficile, pieno di imprevisti, con tante gioie e tanti dolori. Abbiamo riso, abbiamo pianto, una marea di emozioni che ci hanno accompagnato in questi anni. - Fabrizio Donato

“Parlando dal punto di vista invece prettamente tecnico, – precisa Donato –, è chiaro che, come dicevo, abbiamo alzato molto l'asticella, abbiamo fatto vedere al mondo cosa è in grado di fare Andy. In tutte le gare a cui ha partecipato si è sempre fatto trovare pronto, competitivo e ha messo in campo prestazioni mondiali. Quindi è ovvio che tutti, a partire dall'atletica italiana, si aspettano tanto da lui ai Giochi Olimpici. Non ci possiamo nascondere, è ovvio, e pensiamo in grande. Andiamo a Parigi con obiettivi molto importanti, anche perché dico sempre a Andy che se io ho vinto un bronzo, come minimo deve superarmi anche in questo. Perché la cosa bella è che Andy sta battendo il maestro, e va bene così, sarei contentissimo. Qualcuno pensa che io sia dispiaciuto che Andy abbia battuto il mio primato italiano, ma io dico sempre che i record sono fatti per essere battuti, invece le medaglie rimangono a vita. Quindi se un mio allievo riesce a migliorare un mio record sono veramente felice. Andiamo a Parigi consapevoli che il mondo è competitivo, sono tanti i talenti che vogliono vincere, ma tra quelli ci siamo anche noi, c'è Andy. Manca poco e arriveremo pronti per dire la nostra.”

Quando gareggia Andy Diaz? Il programma del salto triplo maschile a Parigi 2024 · Atletica

Tutte le gare di atletica in pista e in pedana dei Giochi Olimpici di Parigi 2024 si svolgono allo Stade de France.

Tutti gli orari in ora italiana. Il programma potrebbe subire variazioni.

Mercoledì 7 agosto

  • 19:15 - qualificazioni salto triplo uomini

Venerdì 9 agosto

  • 20:10 - finale salto triplo uomini

Dove vedere Andy Diaz e la squadra italiana di atletica ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 in diretta tv e streaming

I Giochi Olimpici di Parigi 2024 sono trasmessi in diretta tv, in chiaro, sui canali Rai e in streaming gratuito su Rai Play.

Sono inoltre visibili su Eurosport, canale disponibile via satellite su Sky, e in streaming su Discovery+, Sky Go, Now, Dazn, TIMvision e Prime Video Channels.

Puoi trovare qui tutte le emittenti che trasmettono i Giochi Olimpici di Parigi 2024.