Larissa Iapichino: "Le Olimpiadi? Rimangono un sogno, ma ora non sono più una bambina"
La lunghista azzurra si sta pian piano liberando dall’ombra della madre e sta costruendo un suo percorso nell’atletica a suon di successi. E lei, appassionata di arte e moda, ora ha voglia di visitare Parigi per la prima volta.
A soli 20 anni, Larissa Iapichino ha già vissuto un percorso atletico fuori dall'ordinario.
La figlia della due volte Campionessa del mondo - e due volte medaglia d'argento Olimpica - Fiona May ha fatto irruzione sulla scena mondiale del salto in lungo con un sensazionale volo di 6,91 m agli Assoluti indoor di febbraio 2021, stabilendo un record mondiale Under 20 che porta ancora il suo nome.
"Sono passata dall'essere una bambina a raggiungere un risultato che mi ha travolto totalmente, mi ha sconvolto la vita per intero", ha ammesso in un'intervista esclusiva, riflettendo sulla sua rapida ascesa.
Tuttavia, per la giovane toscana - un passato da ginnasta e i primi passi nell'atletica non sulla sabbia ma nella corsa a ostacoli - la fama ha portato con sé anche il fardello di aspettative e paragoni costanti con la pesante eredità della madre.
La frustrazione è aumentata quando, a causa di un infortunio, non ha potuto fare il suo debutto Olimpico a Tokyo 2020.
"Le Olimpiadi sono un argomento delicato perché due anni fa ero qualificata, ero in partenza e purtroppo mi sono fatta male due settimane prima del volo che mi avrebbe portato a Tokyo... quella è stata una grandissima delusione", ha aggiunto.
Tuttavia, la mancata partecipazione ai Giochi e ai Mondiali U 20 di Nairobi, in Kenya, hanno motivato Larissa a tornare più forte che mai.
Larissa Iapichino: la svolta mentale
Dopo un 2022 senza acuti, Iapichino ha inaugurato la nuova stagione due importanti successi.
A marzo, ha ottenuto la sua prima medaglia senior, vincendo l'argento agli Europei Indoor di Istanbul e battendo il record italiano della madre grazie al miglior personale di 6,97m.
"Alle indoor avevo già capito sin dalle prime gare che in me c'era stato uno shift, soprattutto a livello mentale", ha detto l'atleta fiorentina sottolineando il lavoro svolto con il suo mental coach durante la preparazione invernale.
Poi, agli inizi di giugno, è arrivato il suo primo successo in Diamond League nel meeting di casa a Firenze, battendo una forte concorrenza che comprendeva, tra le altre, la campionessa Olimpica Malaika Mihambo e l'argento mondiale Maryna Bekh-Romanchuk.
"È un anno entusiasmante, un anno di prime volte", ha dichiarato l'atleta.
"Sono veramente molto contenta di aver creato questa mia serenità e questa fiducia in me stessa e nel lavoro, perché mi permettono di affrontare le gare in maniera diversa rispetto agli ultimi due anni."
Oggi Iapichino ha ben chiaro che le battute d'arresto sono state fondamentali per raggiungere questi risultati: "Lo devo anche al periodo difficile che ho passato. Più che un periodo negativo, lo vedo come un periodo che non è andato come volevo. Ci sono state delle delusioni, però sicuramente mi hanno fatto fare esperienza e mi hanno fatto crescere. Sono sicura che momenti così servono sempre e servono anche a godersi i momenti belli, quando arrivano, ancora più a pieno".
Larissa Iapichino: un'atleta più serena e matura
"Sicuramente ho più esperienza sia come persona che come atleta", ha ammesso Larissa facendo un paragone con la se stessa più giovane.
"Avevo quasi 19 anni, ero proprio una bambina molto ingenua, che ovviamente prendeva le cose in maniera diversa. E un risultato così grosso come il 6.91 probabilmente non sono riuscita a gestirlo bene, perché è stato qualcosa che mi ha travolto totalmente, mi ha sconvolto la vita per intero".
La chiave per Iapichino è stata un rinnovato equilibrio interiore che le ha fatto ritrovare quel senso di "spensieratezza" e "divertimento" che aveva perso: "Ho trovato un equilibrio, ho capito come io, Larissa, devo gestire i risultati, i momenti no, la carriera e lo sport in generale. E una volta trovato questo equilibrio è molto più facile affrontare qualsiasi tipo di situazione", ha rivelato.
La toscana ha condiviso quella che secondo lei è stata la lezione cruciale della sua nuova maturità: "La consapevolezza di quello che si è, è molto importante. Essere consapevoli dei propri limiti e dei propri punti di forza. È una cosa che aiuta, perché se tu sei onesto con te stesso, niente te lo potrà portare via. Ci ho messo tanto a capire questo insegnamento, però è stato un punto di svolta".
Larissa Iapichino: la saggia guida di papà Gianni
La famiglia è il centro della vita di Larissa.
Dall'anno scorso la lunghista azzurra è allenata dal padre Gianni, ex saltatore con l'asta che in passato aveva portato sua mamma sul tetto del mondo.
"Ho sempre visto mio padre un po' come un saggio. Dal punto di vista tecnico abbiamo fatto un lavorone negli ultimi due anni, abbiamo costruito tantissimo e alla fine vien da sé che bisogna avere anche pazienza quando si va a costruire qualcosa", ha ammesso.
Poi prosegue: "All'inizio ero un po' impaziente, soprattutto l'anno scorso, e mio padre mi diceva: 'Lari, stai calma perché è tutto un processo. Non si può costruire una casa partendo dal tetto, ma dalle fondamenta. Piano piano, vedrai il risultato'".
"Io che sono una persona che ha pochissima pazienza, proprio per definizione, che la pazienza non so neanche cos'è, dicevo: 'Si vabbeh, dice dice ma io qui eh....' Poi alla fine mi sono resa conto che piano piano ho iniziato a vedere i frutti del lavoro. Sono molto contenta di essermi sbagliata e di aver seguito il consiglio di mio padre di avere fiducia in quello che si fa. Se realmente credi in un percorso, devi avere fiducia in quello che fai.".
Poter condividere le proprie esperienze con mamma Fiona ("il mio idolo e una delle più grandi campionesse che abbiamo mai avuto nella nostra atletica") è stato altrettanto importante: "Lei ha questa questa dote di saper dire la cosa giusta al momento giusto, perché mi conosce, sa come sono fatta", ha confessato Larissa.
"È stata stata sicuramente di supporto anche fuori dal campo, magari dopo le gare, perché ha sempre saputo dirmi la cosa giusta, ha sempre saputo portarmi degli esempi del suo vissuto, del suo trascorso, che mi hanno aiutato anche a capire che non ero sola, che non era una cosa che è successa e succedeva solo a me, ma che c'erano passate comunque grandi campionesse come lei".
Larissa Iapichino: inseguendo i record di mamma Fiona
Fin dall'inizio della sua carriera, le prestazioni di Larissa Iapichino sono state inevitabilmente paragonate a quelle della madre.
Nel luglio 2020 ha realizzato un salto di 6,80 m, che è diventato il secondo miglior risultato in Italia, dopo il record di 7,11 m di Fiona May.
Nel 2021, Larissa ha eguagliato il record nazionale indoor della madre di 6,91 m e quest'anno, a Istanbul, lo ha superato. Un record che May aveva stabilito a Valencia nel 1998.
Venticinque anni fa, inoltre, la madre di Larissa aveva stabilito il primato italiano all'aperto proprio a Budapest, città in cui si svolgeranno i prossimi Campionati del mondo 2023 di atletica leggera.
_"_Sono delle coincidenze molto buffe", dice sorridendo."Io e mia mamma l'altro giorno stavamo ridendo proprio a riguardo, perché è buffo, stanno venendo fuori un sacco di coincidenze e chissà, magari saranno di buon auspicio... uno se lo augura!".
Per Iapichino, però, i primati non sono un'ossessione: "Proprio mia mamma mi ha insegnato che sono qualcosa di temporaneo, tanto arriverà sempre qualcuno che prima o poi lo batterà. Non è una cosa tua, non sarà tua per sempre, come lo sono invece le medaglie. Per cui io in realtà non ci penso molto. Me la vivo molto tranquillamente."
Larissa Iapichino e la passione innata per l'arte e la moda
Larissa si distingue per essere un'atleta con interessi che vanno oltre i semplici numeri e risultati.
"Sono un po' un'esteta, e questa cosa l'ho presa da mio nonno paterno", ha detto, mostrando una stampa di un quadro astratto alle sue spalle.
"In tutto io cerco il gesto elegante, bello, estetico. Quindi è una cosa mia personale. Però sono innamorata del gesto del salto in lungo, perché è un gesto che ti permette di volare, di prendere il volo per pochissimi istanti e di sfidare per poco la legge di gravità. È una cosa bellissima, una bellissima sensazione".
E l'essere nata e cresciuta a Firenze, "circondata dalla bellezza e dall'arte", ha indubbiamente plasmato la sua personalità: "Mi piace molto ammirare quello che fanno i grandi artisti, perché mi piace osservare il bello, provare quelle emozioni che ti possono trasmettere le opere degli artisti, che possono essere opere d'arte, del mondo della moda, ma anche della letteratura, della musica. Mi piace proprio ammirare la creatività altrui".
E la moda non è una semplice passione per l'atleta, che nel mondo del fashion si muove a suo agio, essendo stata modella per RED Valentino ed oltre che la protagonista di copertina di riviste iconiche come Vogue e WWD.
"È sicuramente un mondo che mi affascina, è un mondo tutto da scoprire e sicuramente è un modo anche per veicolare le proprie emozioni, gli stati d'animo. Gli stilisti li vedo un po' come degli artisti moderni che al posto di dipingere delle tele creano dei vestiti che alla fine trasmettono qualcosa."
E a rendere il tutto ancora più interessante c'è che Iapichino non ha mai avuto l'opportunità di visitare Parigi, una delle capitali mondiali della moda... Avrà la possibilità di colmare questa mancanza l'anno prossimo, con i Giochi Olimpici della capitale francese?
"Ad oggi, sono diventata molto scaramantica al riguardo", risponde sorridendo. "Le Olimpiadi sono sicuramente il mio sogno nel cassetto, e lo sono state per molti anni. Vedremo se riuscirò davvero a realizzarlo".