Born to jump: Mattia Furlani, lo Spider Man italiano pronto a volare lontano
Nonostante abbia iniziato a praticare il salto in lungo appena l'anno scorso, il 18enne delle Fiamme Oro ha saputo integrare la nuova specialità con il salto in alto, ed è anche andato incredibilmente vicino a battere il record mondiale U20.
Immaginate di iniziare ad allenarvi in una disciplina dell'atletica e, nel giro di un anno e mezzo, di poter puntare a un record mondiale nella vostra categoria di età.
Il nuovo enfant prodige in Casa Italia si chiama Mattia Furlani e non solo si è ritrovato nella situazione di cui sopra, ma ha anche mostrato tutta la sua versatilità nel salto, primeggiando in due diverse discipline contemporaneamente.
"Io sono nato come un saltatore in alto, perché mio padre era un ex saltatore in alto e mi ha insegnato a saltare, mi ha trasmesso la sua passione. Quindi in automatico a me è sempre piaciuto saltare in alto, sono sempre stato un saltatore in alto", ha dichiarato il diciottenne, soprannominato Spider Man dagli amici per la sua somiglianza con Miles Morales, il personaggio della famosa saga Marvel.
Dopo aver esplorato gradualmente il salto in lungo, Furlani ha iniziato a prendere più seriamente la nuova disciplina. Nel primo evento indoor del 2022, senza alcuna preparazione specifica alle spalle, ha saltato a 7,47 m, ottenendo il secondo miglior punteggio italiano Under 18.
"Da lì è nata l'accoppiata salto in alto-salto in lungo", ha dichiarato.
Furlani: 8,44 m con un pizzico di vento di troppo
Il saltatore italiano ha continuato a eccellere in entrambi le specialità, e nel luglio dello scorso anno è stato incoronato doppio Campione europeo U 18.
Quando ha combinato ancora una volta salto in lungo e salto in alto ai Campionati del mondo U20 di Cali, in Colombia, la sua attenzione si è progressivamente spostata dall'asticella all'impronta sulla sabbia: "Perché vedevo anche che nel salto in lungo avevo tanti margini di miglioramento e tante possibilità di successo nelle competizioni", ha aggiunto.
Il 24 maggio scorso, a Savona, il precoce talento delle Fiamme Oro ha stupito il mondo dell'atletica saltando un fenomenale 8,44 m, la misura più lunga mai registrata da un atleta U 20 in qualsiasi condizione atmosferica.
Purtroppo, questo salto incredibile non ha potuto essere riconosciuto ufficialmente come record a causa della del vento, leggermente superiore al limite consentito di 2,2 m/s.
Tuttavia, appena dieci giorni dopo, a Hengelo, l'adolescente reatino ha dato nuovamente prova delle sue eccezionali capacità: nonostante un vento contrario di 0,7 m/s, ha stabilito il nuovo record italiano U 20 con un salto di 8,24 m, superando la misura di 8,11 m che era valsa ad Andrew Howe la medaglia d'oro ai Campionati del mondo U 20 del 2004, a Grosseto.
Furlani: José Mourinho è il mental coach dei miei sogni
L'atletica scorre nelle vene della famiglia Furlani.
Il padre di Mattia, Marcello, ha vanta un record personale di 2,27 m nel salto in alto, mentre la madre Khaty Seck, di origini senegalesi, ha gareggiato come velocista nei 100m e nei 200m.
La coppia allena i tre figli: Mattia e i suoi fratelli maggiori, Erika e Luca, che si dedicano rispettivamente al salto in alto e al salto in lungo.
"La passione per l'atletica è nata naturalmente, per il semplice fatto che a casa si praticava principalmente quello. Ho praticato anche altri sport, come il basket, che mi ha permesso di migliorare anche a livello di coordinazione, di migliorarmi tanto per il salto", ha raccontato l'italiano.
Inizialmente, il più piccolo di casa Furlani si è cimentato sia nei salti che negli sprint, gareggiando su distanze che vanno dai 60 ai 100 metri, dove ha ottenuto un PB di 10,64 secondi.
"Papà mi ha fatto appassionare, ma è mamma che mi ha costruito come atleta nella disciplina dei salti", ha ammesso Mattia.
"Mamma è mamma: lei è tutto per me, nel senso che lei mi allena, lei mi fa i programmi, lei non dorme la notte per programmare quello che è il mio futuro. Lei mi ha sviluppato, lei mi ha cresciuto, lei mi ha formato. Il concetto completo di quello che sono adesso lo devo tutto a mamma ed è lei che devo ringraziare".
Tifoso della Roma, Furlani ha espresso il desiderio di avere nel suo staff un rinforzo di lusso... nientemeno che lo Special One, il tecnico giallorosso José Mourinho.
"È l'allenatore dei miei sogni", ha confessato il 18enne. "Per me è un grande psicologo e sarebbe anche molto figo avercelo come mental coach!".
Furlani: l'amore per il salto
La passione di Furlani per l'atletica si estende a tutti i suoi aspetti e, curiosamente, il suo modello di riferimento in questo sport proviene da una disciplina che non pratica nemmeno.
"Per me (Armand) 'Mondo' Duplantis è un riferimento proprio come vero atleta. È una persona straordinaria, sia dentro che fuori dal campo, un ragazzo molto umile. Anche se è un astista e io con l'asta non c'entro niente, Duplantis è il modello di atleta perfetto che si dovrebbe prendere ad esempio", ha detto.
Il lunghista azzurro non può negare la sua passione per tutte le discipline del salto:
"È proprio la sensazione di volo che c'è nel lungo, che c'è nell'alto, che c'è appunto nell'asta. A differenza di altre discipline, il salto è un po' più completo. Non si tratta solo di velocità pura o di solo lancio, ma parliamo di potenza combinata con la velocità, cosa che non c'è in tutti gli sport e questa combinazione esclusiva è quella cosa che a me fa impazzire", ha aggiunto.
Sebbene abbia pensato di gareggiare sia nel salto in alto che nel salto in lungo ai prossimi Campionati europei U 20 di Gerusalemme (7-10 agosto), Mattia ritiene che combinare i due eventi sia troppo rischioso.
Il suo amico statunitense JuVaughn Harrison, noto anche come "Mr. Jumps", ha raggiunto entrambe le finali a Tokyo 2020. Tuttavia, l'italiano preferisce non seguire il suo esempio: "Harrison lo fa, ma non sono d'accordo con la sua teoria", ha sottolineato Furlani.
"Sono discipline molto tecniche e gli infortuni sono sempre dietro l'angolo. La prevenzione nel salto in lungo e nel salto in alto è veramente importante, perché la fase dello stacco, dell'impatto a terra è veramente traumatica. Quind bisogna preservarsi facendo una disciplina...Non potendo farle entrambe, per sicurezza e per il mio futuro, la mia scelta è ricaduta sul salto in lungo".
Furlani: quella volta che ho incontrato Mike Powell...
Lo Spider Man italiano può contare su un tifoso d'eccezione: Gianmarco Tamberi, che ha condiviso la medaglia d'oro nel salto in alto con Mutaz Barshim a Tokyo 2020.
"Gimbo mi segue sempre, e' un grande supporter, mi scrive sempre sui social", ha rivelato Furlani.
"Sono contento della considerazione nei miei confronti e spero di sbocciare sempre di più per soddisfarlo e soddisfare l'atletica italiana".
Entrambi gli atleti hanno recentemente contribuito al successo dell'Italia ai Campionati europei a squadre 2023 di Chorzow, in Polonia: Tamberi ha conquistato la vittoria nel salto in alto, mentre Furlani si è piazzato al secondo posto con un salto di 7,97 m, subito dopo il campione Olimpico di salto in lungo, il greco Miltiadis Tentoglou.
Mentre Tamberi e l'argento mondiale Sang-yeok Woo sono i suoi saltatori in alto preferiti, Furlani guarda al cubano Ivan Pedroso, campione Olimpico di Sidney 2000, come riferimento nel salto in lungo: "È il saltatore che più si è avvicinato alla perfezione tecnicamente", ha detto.
L'anno scorso a Cali, il giovane italiano ha avuto l'opportunità di incontrare Mike Powell, il cui record mondiale di 8,95 m è imbattuto dal 1991.
"Mike è Mike. È venuto a complimentarsi con me dopo i miei risultati a Gerusalemme. Mi ha detto che mi sono sviluppato bene e ho delle doti per saltare veramente tanto in lungo, quindi mi ha detto solo di seguire la strada al meglio e di concentrarmi solo su quello", ha ricordato.
Furlani: obiettivo record mondiale U 20 di salto in lungo
Il 18enne sta affinando costantemente la tecnica del salto in lungo, adottando una rincorsa di 16 passi, e continua a impressionare in tutte le competizioni a cui partecipa: al recente meeting dei Societari Assoluti tenutosi a Palermo ha messo a verbale un notevole 8,04 m al primo tentativo.
"Io ho lavorato semplicemente il giusto e a livello tecnico sono migliorato con il tempo", ha detto.
"Bisogna rispettare la crescita biologica di quello che è il mio corpo. Magari in uno sport come il nuoto, a 16 anni puoi fare già risultati come uno da assoluto. Nell'atletica purtroppo se non sei di quell'età biologica, in quello stato fisiologico non puoi fare determinati risultati"
L'obiettivo numero 1 di Furlani è ora quello di battere il record mondiale U 20 di 8,35 m, stabilito dal saltatore russo Sergey Morgunov nel 2012.
"In realtà, è fondamentale distinguere tra i risultati ottenuti nelle competizioni giovanili e quelli ottenuti nelle competizioni senior. Quindi, anche se alcuni non attribuiscono molta importanza alla vittoria di un titolo europeo U 18, le medaglie giovanili sono davvero importanti, soprattutto se si considera la crescita e lo sviluppo fisiologico".
Con gli impressionanti risultati ottenuti in soli 18 mesi, le impronte del giovane Spider Man sulla sabbia del lungo mondiale promettono di andare sempre più lontano.