Tour de France 2023: tappe e salite decisive per la Maglia Gialla

Tra i 3.405,6 km del Tour de France 2023, alcuni sono più importanti di altri nella lotta alla Maglia Gialla. Olympics.com presenta le tappe che potrebbero essere decisive e i momenti più attesi della Grande Boucle 2023.

6 minDi Nicolas Kohlhuber
Le col de la Loze sera le point culminant du Tour de France 2023
(A.S.O./Alex Broadway)

In una corsa di tre settimane come il Tour de France, i momenti decisivi non mancano, a maggior ragione in un percorso come quello di quest'anno. L'edizione 2023 attraversa i cinque massicci francesi, conta 30 salite di seconda categoria, prima categoria o hors-catégorie e offre numerose tappe da non perdere!

Il tragitto è talmente insidioso che non saranno i cordoli del 2020 o il pavé del 2022 a preoccupare i pretendenti alla Maglia Gialla. Alcune salite potrebbero fare la differenza per la classifica generale, fin dalla prima settimana di corsa.

Il Col de Soudet potrebbe rappresentare il primo momento della verità del Tour de France 2023. I suoi 15,2 km, con una pendenza del 7,2%, metteranno alla prova le ambizioni dei favoriti a partire dalla quinta tappa. È la prima volta nel XXI secolo che un colle hors-catégorie viene scalato così presto.

E non sarà l'unico ostacolo per il gruppo nella giornata di mercoledì 5 luglio.

Meno di 60 km dopo, il Col de Marie Blanque, più breve ma con alcuni tratti più ripidi, potrebbe fare ulteriore selezione tra i corridori. Questa tappa di montagna sarà la prima delle otto in programma quest'anno.

Il Tour de France non sarà vinto tra Pau e Laruns, ma potrebbe essere perso lì se alcuni dei favoriti non partissero bene.

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La carovana del Tour de France alla riscoperta del Puy-de-Dôme

Il gruppo non lascerà i Pirenei senza aver affrontato il Tourmalet (17,1 km al 7,3%), in una sesta tappa che comprende anche il Col d'Aspin e la Cauterets-Cambasque, due salite di prima categoria.

Questo percorso impegnativo, con il primo arrivo in quota, promette spettacolo ma non necessariamente una grande differenza nella classifica generale, dato che la tappa finale è adatta anche ai puncheur.

Lo scenario sarà molto diverso a Puy-de-Dôme, dove la vittoria di tappa andrà a uno scalatore.

La nona frazione si concluderà con 13,3 km al 7,7%. La percentuale rappresenta una media e non è indicativa sulla difficoltà finale di questa salita.

La pendenza media supera l'11,5% negli ultimi quattro chilometri e rappresenta una vera opportunità per chi vuole scalare la classifica generale.

Una salita ancor più selettiva perché meno conosciuta di altre montagne di punta del Tour de France. Era il 1988 quando il Puy de Dôme veniva affrontato per l'ultima volta nel corso di una Grande Boucle.

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Festa della bastiglia sul Grand Colombier e 5 salite pirotecniche per continuare i festeggiamenti il giorno successivo

Non è passato molto tempo dall'ultima volta in cui il Grand Colombier è stato scalato. Nel 2020 ha offerto un'istantanea molto precisa della classifica finale: Tadej Pogacar di poco davanti a Primoz Roglic ed Egan Bernal, che andava alla ricerca della doppietta dopo il trionfo al Tour nell'anno precedente.

Nel 2023, questa salita alla vigilia delle prime scalate alpine potrebbe portare ad alcune sorprese. La tappa presenta una pendenza media del 7,1% negli ultimi 17,4 km.

Il profilo della 14ª frazione, nel giorno seguente, è completamente diverso, senza tratti pianeggianti e senza tregua nei primi 110 chilometri. Il 15 luglio sono in programma cinque salite, tra le quali tre di prima categoria e, per concludere, il Col de Joux-Plane, un hors-catégorie.

La sua ascesa di 11,6 km con una pendenza media dell'8,5% dovrà essere ben affrontata dai contendenti alla Maglia Gialla, così come la discesa di 12 km che segue fino al traguardo di Morzine. Gli specialisti delle discese potrebbero guadagnare secondi preziosi, mentre le cadute non sono impossibili in caso di nervosismo, pioggia o massima ricerca del rischio.

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La Côte des Amerands e una decisiva prova a cronometro

Anche il finale della 15a tappa sarà dedicato ai favoriti. Dopo due salite di prima categoria e una di terza categoria, il raccordo Côte des Amerands - Saint-Gervais Mont-Blanc Le Bettex promette di essere infernale.

Una salita di seconda categoria con pendenze fino al 17% è seguita da una salita finale di 7 km con una pendenza media del 7,7%, sufficiente a mettere alla prova le ambizioni della Maglia Gialla alla fine della seconda settimana.

Ci sarà solo una cronometro individuale nel Tour de France 2023. Sarà tanto breve quanto impegnativa e potrebbe rimescolare il gruppo dopo l'ultimo giorno di riposo.

Nella seconda metà del percorso di 22,4 km, troviamo una difficoltà di seconda categoria, la côte de Domancy, lunga 2,5 km al 9,4%.

Non sarà la leggendaria tappa de La Planche des Belles Filles del 2020, ma un tracciato come questo potrebbe provocare pesanti scossoni alla classifica generale alla vigilia della tappa regina.

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Il Col de la Loze o i Vosgi per consolidare la classifica?

Mercoledì 19 luglio prevede oltre 5000 metri di dislivello tra Saint-Gervais Mont-Blanc e Courchevel. Nei primi 67 chilometri sono in programma due salite di prima categoria: il Col des Saisies e il Cormet de Roselend.

Un ottimo modo per iniziare la corsa prima di un finale sul tetto del Tour de France 2023: il Col de la Loze. Una salita di 28,1 km con una pendenza media del 6%, che porterà i corridori a superare i 2300 metri di altitudine. La sua difficoltà, con tratti di avvicinamento alla vetta con una pendenza superiore al 20%, ha lasciato il segno nei partecipanti quando è stata affrontata per la prima volta nel 2020.

Dopo lo sforzo sovrumano richiesto da questa salita, il gruppo, o ciò che ne rimane, dovrà proseguire per altri 5 km con una discesa tecnica verso Courchevel. L'arrivo sarà all'Altiport dopo un ultimo chilometro con una pendenza media del 10,8%.

Mentre le Alpi promettono gravi sconvolgimenti nella classifica generale, il Tour de France concluderà il suo giro dei massicci francesi con i Vosgi e un'ultima insidiosa tappa di montagna alla vigilia del traguardo di Parigi.

Sebbene la Maglia Gialla sia ancora in palio, l'ultima giornata potrebbe rivelarsi esplosiva, con 3600 metri di salita distribuiti su sei salite in soli 133 km.

Il Petit ballon e il Col du Platzerwassel, due salite di prima categoria, si susseguiranno negli ultimi 40 km preannunciando una giornata senza tregua per il gruppo e il leader della classifica generale.

Dopo molta fatica e tanti possibili colpi di scena, il bicchiere di champagne sulla strada degli Champs-Élysées sarà più che meritato per chi indosserà la Maglia Gialla.

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