Gioia Boari, fantastico bronzo nell'arco

Con una gara perfetta, l'arciera azzurra batte l'americana MacKenzie Brown e conquista la prima storica medaglia Olimpica della storia per l'Italia femminile nella disciplina.

Elena Osipova del Team ROC (argento), San An del Team Corea del Sud (oro) e Lucilla Boari del Team Italia (bronzo) nel tiro con l'arco femminile individuale a Tokyo 2020
(2021 Getty Images)

Dopo aver scoccato la freccia della vittoria nella finale per il bronzo, Lucilla Boari sembra incredula, ancora incapace di realizzare che ha appena scritto la storia, e scuote la testa cercando di mettere ordine nelle sue emozioni.

Ma non sarà facile, il successo contro l'americana MacKenzie Brown, infatti, significa la prima medaglia Olimpica nel tiro con l'arco femminile per l'Italia, arrivata nell'evento più prestigioso oltretutto: l'individuale a Tokyo 2020. La finalina non ha avuto storia, con l'arciera mantovana, con alle spalle un'Olimpiade di rodaggio a Rio 2016, dov'era ancora giovanissima, che ha scoccato con una freddezza e una solidità assolute sin dall'inizio, dominando ogni set senza mai mostrare una crepa, e chiudendo con uno strabiliante punteggio di 7-1.

Trionfo storico

La giornata è stata trionfale per la 24enne mantovana: tranne il primo incontro agli ottavi con la bielorussa Marusava, finito allo shoot off 6-5 alla luce dell'equilibrio della sfida, ha regolato d'autorità la cinese Jaixin Wu (ex n. 7 del ranking) 6-2 , per poi perdere nettamente 6-0 in semifinale con la forte Elena Osipova (ROC, #4 nel ranking), mostrando un piccolo calo di tensione – l'unico dell'evento. Peccato, ma nella finale per il bronzo l'azzurra ritrova se stessa, non sente il peso dell'appuntamento con la storia e travolge la MacKenzie Brown senza problemi: missione compiuta e primo alloro Olimpico in saccoccia per l'arco femminile.

Nella sfida per l'oro, la coreana An ha battuto la Osipova allo shoot Off (10-8) dopo il 5-5 dei set regolari di gara.

Prima o poi doveva accadere ma Lucy, 23ma nel ranking mondiale, non era una delle favorite per la medaglia a Tokyo 2020. Le speranze di sovvertire il pronostico c'erano e dopo i primi turni di qualificazione, la Boari ha capito che poteva tentare il colpo. Soprattutto dopo aver battuto la più quotata compagna di squadra nei 16mi di finale, Chiara Rebagliati:

C’erano tante cose che mi passavano per la testa - racconta in mixed zone dopo l'incontro con la connazionale. Non ci sono tifosi qui, ma nella mia testa c’erano tante persone che parlavano. Mi sono detto che non dovevo ascoltarle, che dovevo solo concentrarmi e tirare. Sono parecchio soddisfatta: sono partita di nuovo in svantaggio, ma è stato bello vincere in rimonta: mi fa pensare in maniera positiva a quello che viene dopo.

Cresce il medagliere azzurro

Con il bronzo vinto da Lucilla Boari, prima medaglia azzurra della settima giornata di eventi, il medagliere italiano tocca quota 20 medaglie, un bottino notevole. Ora l'attenzione va al nuoto, a vedere se Gregorio Paltrinieri nei 1.500 metri conferma la ritrovata vena di ieri, argento negli 800 stile libero. Intanto la spada a squadre maschile non è riuscita ad arrivare in fondo e a bissare il bronzo di ieri nel fioretto a squadre femminile delle azzurre.

Guarda il programma della settima giornata di gare a Tokyo 2020, con l'atletica leggera che fa il suo debutto Olimpico.

(2021 Getty Images)
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