Cristiana Girelli: il pranzo è servito... ma anche i gol!

L'attaccante della Juventus e della nazionale italiana di calcio femminile ama passare il tempo in cucina, ma in campo si trasforma in una macchina da gol. 

4 minDi Courtney Hill
Cristiana Girelli
(2022 Getty Images)

Fuori dal campo di calcio, l'attaccante azzurra Cristiana Girelli è nota per fare magie in cucina. Ma in campo, la "Chef" - come la chiamano le sue compagne di squadra - spera di trovare la ricetta perfetta per il successo quest'estate.

La bomber bioanconera è chiamata a portare le Azzurre sulla vetta europea, aggiungendo un altro tassello rispetto alla crescita dimostrata in occasione della Coppa del Mondo femminile FIFA del 2019.

Dopo aver fallito la qualificazione per quattro occasioni consecutive, raggiungere i quarti di finale tre anni fa è stato il momento di raccogliere i progressi per le giocatrici sotto la guida di Carolina Morace.

Tuttavia, assicurarsi la tappa degli Europei è stato un po' il tallone d'Achille per questa squadra di talento. L'ultima volta che la squadra Azzurra è riuscita a spingersi oltre quel risultato è stato nel 1997.

Eppure, prendere ispirazione dalla campagna vittoriosa degli Azzurri della scorsa estate potrebbe costituire una grande spinta per le giocatrici per cercare di portare anche l'argenteria del torneo femminile a casa Italia.

E Girelli sarà certamente un punto nevralgico del sistema a propulsione tricolore che scenderà in campo a luglio.

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Scarpini da calcio e grembiuli da chef

Quando non è impegnata a battere record con la Juventus, Girelli si diverte a scambiare maglie con grembiuli da cuoco.

«Ama cucinare, sta ai fornelli sempre, le piace fare cose nuove. Ogni tanto la chiamiamo Chef”, ha detto la compagna di squadra Lisa Boattin in un'intervista a DAZN.

E Girelli ammette che "le piace cucinare per gli amici".

“Quando organizziamo una serata insieme, normalmente mi occupo del menu".

"Sono io quella che prepara il cibo, che cucina!"

Ma a parte le occasioni sociali, Girelli ammette che "da atleta, devi fare attenzione al cibo".

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(2021 Getty Images)

Girelli nelle parole delle compagne 

In una squadra piena di grandi personalità, sia a livello di club che internazionale, Girelli è una giocatrice esuberante. 

E mentre Barbara Bonansea rivela che " fuori dal campo è molto dolce”, si fa presto a dirlo: "la competitività la tiene per le partite". 

Arianna Caruso non ha dubbi, stare in compagnia di Girelli è uno spasso: "È molto divertente. Se cammino accanto a lei rido a prescindere da qualsiasi cosa dica. 

“È sciocca, ti prende sempre in giro, devi stare attenta quando le stai accanto e parli perché poi ti imita. Ti senti il fiato sul collo (ride ndr). È un personaggio unico e l’avrebbero dovuta inventare se non ci fosse stata”, ribadisce Boattin. 

Mentre è impegnata a far ridere le compagne fuori dal campo, Girelli è decisiva non appena mette piede nel rettangolo di gioco. 

"È brava a venire a prendere la palla e a tenerla. Aiuta la squadra a salire. In campo quando hai un'attaccante come lei ti senti tranquilla a giocarle la palla", dice Bonansea.

E sempre secondo Caruso avere Girelli in squadra è una garanzia “Perché sei sicura che nei novanta minuti la butta dentro”.

Le statistiche parlano da sole: Calciatrice dell'anno della Serie A 2020, è diventata la prima giocatrice della Juventus a segnare 50 gol per il club, molti dei quali sono arrivati nei momenti cruciali.

E quella macchina da gol è stata replicata con addosso la maglia azzurra, con 46 gol in 78 presenze.

Girelli sulle orme dell'idolo Del Piero 

Per Girelli, giocare per la Juventus è un "sogno diventato realtà", come ha dichiarato a Goal.com.

Non solo è diventata una giocatrice chiave della squadra che tifava da bambina, ma sta riuscendo nell’impresa di emulare la grandezza del suo eroe calcistico, Alessandro Del Piero. 

Similitudini: stesso numero 10 sul retro della maglia, identico orgoglio per lo stemma sul davanti. 

“Da piccola andavo allo stadio e ho visto tante partite di Del Piero. Ecco perché è il mio idolo. Bastava vedere come si muoveva in campo, il suo comportamento e, ovviamente, come toccava il pallone“. 

"Perché penso che ogni volta che toccava il pallone creasse qualcosa di speciale, una caratteristica che forse altri giocatori non possiedono", ha continuato Girelli in un’intervista a **Jnetwork24. **

E se c'è un vecchio detto che avverte le persone di non incontrare mai i loro idoli, Girelli ha avuto altri piani: “L’ho incontrato [Del Piero] durante un ritiro della nazionale (a settembre 2021) e ai Mondiali in Francia, dopo la mia tripletta contro la Giamaica, mi ha mandato un videomessaggio. Da quel momento siamo rimasti in contatto su Instagram. A volte mi dice “congratulazioni”. È incredibile per me “ 

A luglio, tuttavia, Girelli ha la possibilità di scrivere la propria storia lontano dal suo eroe e arrivare là dove nemmeno lui è riuscito: portare l'Italia sul tetto del calcio europeo.

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