Jannik Sinner l'ha fatto di nuovo: schianta Djokovic nel suo regno e va in finale all'Australian Open 2024 · Risultati e highlights del match | Tennis ATP

Jannik Sinner centra la prima finale Slam in carriera e interrompe il dominio di Novak Djokovic agli Australian Open: l'italiano vince in quattro set in semifinale e costringe il serbo alla sconfitta a Melbourne dopo 33 vittorie consecutive. Scopri di seguito com'è andato il match.

6 minDi Benedetto Giardina
Jannik Sinner - Australian Open 2024
(2024 Getty Images)

Un'altra pagina di storia scritta con la racchetta in mano. Jannik Sinner è in finale all'Australian Open 2024, la prima finale Slam in carriera per il numero 1 del tennis italiano, che a 22 anni spezza una delle più incredibili strisce vincenti della storia dello sport.

L'italiano ha steso Novak Djokovic, la macchina da Slam che a Melbourne non perdeva da 2195 giorni. Oppure, da 33 partite consecutive, se preferite: nessuno come lui in campo maschile, solo Monica Seles è riuscita a fare altrettanto. Lo ha fatto senza nemmeno concedergli una palla break, mai accaduto in uno Slam.

Ma elencare i primati del serbo serve a poco dopo una semifinale del genere: 6-1, 6-2, 7-66, 6-3. Questo il punteggio con cui Sinner ha visto aprirsi le porte di una finale in uno dei maggiori tornei del circuito ATP per la prima volta.

Un momento che il tennis italiano aspettava dal 2021, dalla finale di Wimbledon conquistata da Matteo Berrettini, persa proprio contro Djokovic. Wimbledon dove Sinner ha ottenuto per la prima volta l'accesso alle semifinali di uno Slam e anche qui, nel 2023, è stato il serbo a sbarrargli la strada.

Qualcosa però è cambiato. Lo abbiamo visto tutti già a novembre, alle ATP Finals, in cui l'altoatesino si è sbloccato contro il numero 1 del ranking mondiale. Lo abbiamo visto in Coppa Davis, dove non solo Sinner ha battuto Djokovic, ma lo ha fatto annullando tre match point in una semifinale risultata decisiva per l'insalatiera.

La conferma è arrivata sul palcoscenico più importante, quello degli Slam: dopo Simone Bolelli e Andrea Vavassori nel doppio, c'è un altro italiano in finale agli Australian Open. Perché a giocarsi il titolo, a Melbourne, ci va Sinner.

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Jannik Sinner, l'impresa a Melbourne contro Djokovic: la cronaca della semifinale dell'Australian Open 2024

La partenza di Sinner è forte, quello che ci si aspetta da un semifinalista giunto fino a questo punto senza lasciare per strada un set. Tiene il servizio, piazza subito il break e sul 3-0 mette pressione a Djokovic, creandosi anche l'occasione per il 4-0.

Il secondo break non arriva, ma è solo questione di tempo, perché il game vinto dal serbo è l'unico per il numero 1 al mondo in questo set. L'azzurro allunga, non forza nulla e ha due palle per il 6-1. La prima va lunga, la seconda la concretizza già dal servizio, con cui costringe Djokovic all'errore. Dopo 35 minuti, Sinner va sull'1-0.

Non prendeva un 6-1 da luglio, il detentore del titolo di Melbourne. Era una finale di Wimbledon e davanti aveva un altro enfant terrible come Carlos Alcaraz. Ma qui, di enfant, c'è poco, a dispetto dei 22 anni di Sinner.

La reazione di Djokovic in apertura di secondo set è un game a zero, con cui tiene il servizio. Poi il nastro diventa arbitro: una volta a favore del serbo, due per l'italiano che ha due palle break sull'1-1. Per la terza volta in questo match, Nole perde la battuta, sorpreso dalla risposta dell'altoatesino e costretto a sparacchiare un rovescio in corridoio.

Sinner rimane implacabile sul suo turno, porta il conto degli aces a 4 e per la prima volta vince un game tenendo l'avversario a secco. Djokovic martella con la prima, ma vede schizzare il conto degli errori non forzati a 23 (diverranno 29 a fine secondo set) contro i 7 dell'italiano, che chiude un altro game a zero sul 4-2. A questo, si aggiunge il terzo doppio fallo per il primatista di vittorie nell'AO, costretto ad inseguire anche al servizio: da 0-30 a 40-30, ma Sinner resta nel game e lo porta ai vantaggi. Ancora due errori (un lob lungo e un dritto sul fondo) ed è 5-2 per il trascinatore dell'Italia nella scorsa Davis Cup, che anche stavolta non concede una sola palla break, mettendo in conto pure il secondo set sul 6-2.

Ora, di rimonte da 0-2 è piena la carriera di Djokovic e Sinner, suo malgrado, ne sa qualcosa, avendola subita ai quarti di Wimbledon del 2022. Il suo approccio al terzo set è però lo stesso di quelli precedenti, tant'è che ha pure una palla break (non sfruttata) e quando tocca a lui servire, tiene per la terza volta il serbo a zero. Nel momento di difficoltà, spezza l'inerzia col sesto ace di giornata (otto in totale) e mette quattro punti di fila. Segnali tangibili di una concentrazione altissima, come il 100% di punti vinti con la prima sul 3-3 in questa frazione.

Se togliere il servizio a Djokovic è già di per sé difficile, però, farlo quando il serbo ha le spalle al muro è un'impresa.

Eppure è Sinner ad avere una chance ghiottissima per lo scacco al re. Ha il campo aperto in volée sul 15-0, con Djokovic che serve sul 5-5. Va lungo, ma non si scompone e il game va ai vantaggi.

Il match viene interrotto per un malore di uno spettatore sugli spalti e al rientro, Djokovic porta il punteggio sul 6-5. Sinner dà appuntamento a tutti al tie break e ha anche un match point. Lo manda in rete col dritto e l'uomo dei 24 Slam non perdona: il set è suo.

È il primo set perso da Sinner in questo torneo, dopo una striscia di cinque 3-0 consecutivi all'Australian Open 2024. È il momento di resettare tutto per il nativo di San Candido: tiene il servizio e mette pressione all'avversario (trovando anche un gran punto in avanzamento sulla volée del serbo) costringendolo ad annullare tre palle break.

Djokovic tiene il servizio, ma al turno successivo cade. Cade da 40-0, colleziona errori e Sinner, dall'altro lato, è freddissimo, prendendosi il 3-1 ai vantaggi e tenendo il turno di battuta per il 4-1. La reazione serba non sortisce effetti, perché all'azzurro "basta" giocare sul servizio. Lo lascia nuovamente a zero, chiudendo col serve and volley il punto del 5-2 che pesa quanto un macigno. Perché Djokovic, adesso, va al servizio per non salutare l'Australia: game a zero, 5-3.

Il turno decisivo, per Sinner, inizia con un rovescio sulla rete. Poi va a segno con la prima, ma commette anche il primo doppio fallo. Si rifà con un ace e ancora con la prima, porta Djokovic a rispondere lungo sull'esterno.

È un altro match point e deve giocarlo di seconda. Djokovic risponde in campo, ma apre un'autostrada al dritto dell'azzurro. Quello dell'italiano è un passante perfetto, è il pass per la finale dell'Australian Open. La finale in cui Melbourne avrà un nuovo re: Jannik Sinner si giocherà un posto sul trono domenica 28 gennaio, contro uno tra Alexander ZverevDaniil Medvedev.

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