Olympic Games Sydney 2000
Sydney 2000La torcia
Progetto e dettagli staffetta Olimpica
Accesa a Olimpia, la fiamma è stata portata in staffetta per circa 10 giorni in Grecia. La staffetta ha poi visitato 12 Paesi insulari e territori dell'Oceania, a cominciare da Guam, dove il 22 maggio è arrivata la fiamma. A causa della tensione politica, il Comitato Organizzatore ha annullato la tappa nelle Fiji in origine prevista tra Tonga e la Nuova Zelanda. In Nuova Zelanda, l'ultima tappa prima dell'Australia ha preso il via il 5 giugno sulla neve del Coronet Peak, Queenstown, nell'Isola del Sud. Si è conclusa il 7 giugno ad Auckland, nell'Isola del Nord.
L'8 giugno, la fiamma ha raggiunto Yulara in Australia e la staffetta è iniziata vicino alla roccia sacra di Uluru, nota anche come Ayers Rock. Nova Peris-Kneebone, medaglia d'oro nell'hockey ai Giochi di Atlanta 1996, ha corso a piedi nudi nella prima tappa della staffetta sul suolo australiano in segno di rispetto per gli aborigeni, dei quali era una rappresentante.
La fiamma ha viaggiato per il Paese per 100 giorni attraversando oltre 1.000 città. Le modalità di trasporto includevano una sezione sul cammello a Broome, un viaggio in treno attraverso la pianura di Nullarbor a bordo dell'Indian Pacific, e un viaggio in surf-boat a Bondi Beach nei pressi di Sydney.
Il 15 settembre, durante la Cerimonia di Apertura dei Giochi, la fiamma è stata portata nello stadio da Betty Cuthbert, seduta su una sedia a rotelle, spinta da Raelene Boyle. Quindi, a loro volta, Dawn Fraser, Shirley Strickland, Shane Gould e Debbie Flintoff-King hanno passato la torcia a Cathy Freeman. Freeman ha salito una serie di gradini, posizionandosi al centro di una vasca circolare poco profonda e si è messa all'altezza dell'acqua per accendere i 150 ugelli del bruciatore posti appena al di sotto. Un cerchio di fuoco ha circondato l'atleta prima che l'intero calderone fosse sollevato in cima allo stadio, dove ha bruciato per tutta la durata dei Giochi.
Mappa del percorso
Dati e statistiche
Data d'inizio: 10 maggio 2000, Olimpia (Grecia).
Data di fine: 15 settembre 2000, Stadio Olimpico, Sydney (Australia).
Primo tedoforo: Lambros Papakostas, olimpionico nell'atletica (1992, 1996).
Ultimo tedoforo: Cathy Freeman, olimpionica nell'atletica (1992, 1996, 2000), oro a Sydney 2000 e argento ad Atlanta 1996.
Numero di tedofori: 900 in Grecia, 1.500 in Oceania, 11.000 in Australia.
Reclutamento dei tedofori: in Australia, il programma Community Torchbearers ha permesso al grande pubblico australiano di nominare persone che si sono distinte per i loro risultati, o che hanno lavorato per il bene comune. Attraverso questo programma, 6.000 tedofori sono stati selezionati tra un totale di oltre 43.000 candidature.
Il resto dei tedofori sono stati scelti tramite sponsor, media partner e il Comitato Organizzatore, oppure erano olimpionici. Circa il 7% era di origini aborigene e isolane dello Stretto di Torres.
Distanza: 1.696 km via terra e 463 miglia via mare in Grecia, 17.000 km in Oceania, 27.000 km in Australia.
Paesi visitati: Grecia, Guam, Palau, Stati Federati di Micronesia, Nauru, Isole Salomone, Papua Nuova Guinea, Vanuatu, Samoa, Samoa americane, Isole Cook, Tonga, Nuova Zelanda, Australia.
Caratteristiche torcia
Descrizione: la torcia si è ispirata alla Sydney Opera House, al blu dell'Oceano Pacifico e al boomerang. È composta da tre strati di materiali diversi. Lo strato interno è in acciaio inossidabile e contiene il sistema di alimentazione. Lo strato intermedio blu è realizzato in alluminio anodizzato e contiene il serbatoio del carburante, quello esterno è in alluminio trattato. Questi tre strati rappresentano terra, acqua e fuoco. Lo stemma dei Giochi è in evidenza nella parte superiore della torcia.
Colore: bianco, blu, argento.
Altezza: 77.5cm
Composizione: acciaio, alluminio.
Combustibile: miscela di propano e butano. La durata della combustione è di 20 minuti.
Designer / Produttore: Blue Sky Design / GA & Harrington
Lo sapevi?
Grazie agli sforzi del dottor Andy Thomas, astronauta australiano della NASA, una versione speciale della torcia e una bandiera con lo stemma dei Giochi sono stati portati nello spazio per 10 giorni. È accaduto nel maggio 2000 durante il viaggio della navetta spaziale Atlantis verso la Stazione Spaziale Internazionale.
Il 27 giugno 2000, la fiamma è stata portata in un viaggio sottomarino di 2 minuti e 40 secondi nei pressi della Grande Barriera Corallina, non lontano da Cairns. Un sistema di torce, bruciando a 2.000° C, ha mantenuto accesa la fiamma rendendola visibile sott'acqua.
Il progetto per il calderone Olimpico e la sua illuminazione era già stato concepito nel 1993, quando Sydney era stata appena eletta città ospitante dei Giochi della XXVII Olimpiade. Due anni dopo, il progetto è stato integrato in segreto nell'infrastruttura dello stadio al fine di mettere in atto le strutture che avrebbero permesso di sollevare il calderone da sette tonnellate in cima alla tribuna nord.
La torcia era dotata di un sistema di sicurezza. Se si fosse capovolta o fosse rimasta a terra per più di 10 secondi, si sarebbe spenta automaticamente.
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