I Giochi Paralimpici Invernali di Beijing 2022 si terranno dal 4 al 13 marzo 2022.
Circa 600 dei migliori atleti paralimpici del mondo andranno a Pechino mentre la città diventa la prima ad ospitare sia l'edizione estiva che quella invernale dei Giochi Paralimpici.
Gli atleti si sfideranno in 78 diversi eventi in sei sport in due discipline: sport sulla neve (sci alpino, sci di fondo, biathlon e snowboard) e sport su ghiaccio (hockey su ghiaccio e curling in carrozzina).
Prima dell'inizio della competizione, mettiamo in evidenza diversi atleti a cui prestare attenzione.
Billy Bridges, para-hockey su ghiaccio
Uno dei paralimpici più decorati di tutti i tempi, Bridges ha vinto una medaglia di ogni colore nel corso della sua impressionante carriera.
Nato con una condizione che limita la sua mobilità, i tiri di Bridges possono toccare i 130 km/h.
"Penso che all'epoca facessi skateboard e volevano farmi conoscere alcuni sport per disabili. Ricordo che la prima volta che mi sono seduto su uno slittino me ne sono innamorato perché volevo giocare a hockey fin da giovane". [via Cio (IPC)]
Lisa Bunschoten, snowboard
La snowboarder olandese ha vinto una medaglia d'argento (snowboard cross) e una di bronzo (banked slalom) a PyeongChang 2018.
La Bunschoten ha fondato una società con la sua compagna di squadra Renske van Beek chiamata Adaptive Board Chicks. Organizzano campus per incoraggiare le atlete a dedicarsi allo snowboard paralimpico nei Paesi Bassi.
Dan Cnossen, sci di fondo, biathlon
Vincitore di sei medaglie - un oro, quattro argenti e un bronzo - Cnossen è diventato il primo uomo americano a vincere un oro paralimpico invernale nello sci nordico a PyeongChang 2018.
Mentre era di stanza in Afghanistan con la marina americana nel 2009, Cnossen calpestò un ordigno esplosivo improvvisato subendo l'amputazione di entrambe le gambe.
"Mi sono subito innamorato della sua tranquillità e del suo legame con la natura." - Cnossen sul perché ha scelto lo sci [via IPC]
Brittani Coury, snowboard
Coury è una vera eroina e fonte di ispirazione.
Dopo essersi operata nove volte alla caviglia destra a seguito di un incidente di snowboard nel 2003, ha deciso di farsi amputare la gamba.
Ispirata dallo staff medico che l'aveva aiutata, ha deciso di diventare infermiera e, durante la pandemia, la medaglia d'argento 2018 nel banked slalom ha smesso tutto ciò che stava facendo per lavorare come volontaria nel reparto COVID-19 del suo ospedale di Salt Lake City, nello Utah.
"Lo snowboard per me è stato uno sbocco. Ero una giovane problematica e mi sentivo inadeguata, ma quando ho messo uno snowboard ai piedi, beh quello era il mio posto". [via IPC]
Cui Yutao, para-hockey su ghiaccio
Cui è una figura chiave nella corsa al podio della Cina al debutto nell'hockey su ghiaccio paralimpico.
Il capitano della squadra ha iniziato la carriera come para ciclista, ma è passato all'hockey nel 2016.
Nativo di Qingdao, ha avuto un incidente d'auto quando aveva 18 anni, il che ha reso necessaria l'amputazione della gamba sinistra sotto il ginocchio.
"Sono una persona prudente, ma non appena sarò sul ghiaccio, mi dedicherò completamente a lottare per portare la squadra alla gloria. Per questo sono stato scelto come capitano dal coach". [via IPC]
Declan Farmer, para-hockey su ghiaccio
Farmer è nato amputato bilaterale e ha iniziato a giocare a hockey su slittino all'età di nove anni.
Il due volte medaglia d'oro ha l'abitudine di esaltarsi nelle grandi occasioni per gli USA. Ha segnato il gol del pareggio a 37 secondi dalla fine del regolamentare, e poi il gol della vittoria ai tempi supplementari contro i rivali del Canada, regalando agli Stati Uniti il terzo oro consecutivo alle Paralimpiadi a PyeongChang 2018.
Ci sono tutti i segnali per pensare che sarà un giocatore importante per la squadra anche a Pechino; è stato nominato migliore in campo degli Stati Uniti nella finale del Campionato del Mondo 2021 contro,... sì hai indovinato, il Canada.
"Ho costruito stretti rapporti con tutti i membri della squadra, essendo qui da così tanto tempo. Il solo fatto di avere queste relazioni è di per sé una leadership perché conosci bene i ragazzi, loro credono in te e tu credi in loro. Stabilire questa fiducia tra compagni di squadra è davvero grande". [via Team USA]
Ina Forrest, curling in carrozzina
Forrest ha una chiara missione a Beijing 2022: riconquistare l'oro. Dopo due titoli olimpici consecutivi, si è dovuta accontentare del bronzo a PyeongChang 2018.
Lei spiega: "Ricorderò per sempre quando ho ricevuto la mia prima giacca del Team Canada e l'orgoglio che ho sentito nel rappresentare il mio Paese. Indossare la foglia d'acero e ascoltare l'inno nazionale canadese in competizione è molto più carico a livello motivo di quanto avessi mai previsto".
"Mi si gonfia il petto quasi fino alle lacrime" - L'orgoglio di Ina Forrest nel rappresentare il Canada [via Comitato Olimpico Canadese]
Jung Seung-hwan, para-hockey su ghiaccio
Jung ha uno dei migliori soprannomi ai Giochi: "il Messi su ghiaccio".
Se lo è guadagnato grazie alla sua feroce velocità sul ghiaccio e per aver contribuito a fare la storia a PyeongChang 2018 quando ha portato la Repubblica di Corea, squadra di casa, al bronzo, prima medaglia del Paese nella storia dell'evento.
Mac Marcoux, sci alpino
Vincitore della prima medaglia canadese di PyeongChang 2018, Marcoux è pronto a fare ancora la storia a Pechino.
Il 24enne ha già all'attivo cinque medaglie in slalom gigante, discesa libera e SuperG nelle categorie visually impaired.
"Ho pensato: 'Al diavolo, proviamo'. Ho iniziato a gareggiare e non mi sono più fermato" [via IPC]
Oksana Masters, sci di fondo, biathlon
Atleta paralimpica invernale ed estiva - ha vinto due medaglie d'oro nel ciclismo a Tokyo 2020 - Masters è una delle concorrenti più decorate in circolazione.
Con 10 medaglie già in bacheca, è lecito aspettarsi di vederla a caccia di altri successi a Pechino.
Nata in Ucraina, l'esposizione della madre naturale alle radiazioni conseguenti al disastro di Chernobyl le portarono diversi danni agli arti. Abbandonata in un orfanotrofio dopo la nascita, venne adottata all'età di sette anni da Gay Masters e portata negli Stati Uniti.
"Amo l'inverno, amo la neve, vivo a Buffalo, vengo dall'Ucraina dove gli inverni sono freddi, ce l'ho nel sangue". [via IPC]
Brian McKeever, para sci nordico
Beijing 2022 sarà la 'Last Dance' per l'atleta paralimpico di maggior successo in Canada.
McKeever ha vinto ben 17 medaglie, 13 delle quali d'oro, da quando ha debuttato a Salt Lake City nel 2002.
Il 42enne, che ha portato la bandiera canadese alla cerimonia di apertura del 2018, ha annunciato nell'ottobre 2020 che questa sarebbe stata la sua sesta e ultima apparizione ai Giochi Paralimpici.
Il suo punto di vista sulle medaglie è: "Rappresentano quattro anni in cui ti prendi a calci per migliorare. È sempre come: 'Oggi è stato bello, domani di più'.
"Devi svegliarti e pensare: 'Oggi deve andare meglio di ieri', sempre così giorno dopo giorno". [via theguardian.pe.ca]
Melissa Perrine, sci alpino
La doppia medaglia di bronzo di PyeongChang 2018 è una delle atlete paralimpiche più esperte tra le dieci che il Team Australia sta inviando a Pechino.
In riconoscimento della sua reputazione di persona che dà sempre l'esempio, è stata nominata co-capitano dell'Australia insieme al para-snowboarder Ben Tudhope.
Michal Vapenka, para-hockey su ghiaccio
Il leggendario portiere della Repubblica Ceca potrebbe giocare le sue ultime Paralimpiadi a Pechino.
Vapenka è stata incredibilmente solido nel corso degli anni e ha rappresentato la Repubblica Ceca in ogni edizione delle Paralimpiadi Invernali da Vancouver 2010.
"Ho iniziato con gli sport quando potevo dar prova di cosa le persone con disabilità possono e non possono fare". [via IPC]
Thomas Walsh, sci alpino
Walsh è un amico di lunga data della stella dello sci Mikaela Shiffrin. I due sono cresciuti insieme a Vail, in Colorado.Addirittura, la primo coach di gare di sci alpino di Walsh è stata la madre della Shiffrin, Eileen.
Dopo aver viaggiato per vedere Shiffrin competere a Sochi 2014, ha iniziato a tracciare il suo percorso verso i Giochi Paralimpici.
GUARDA: Thomas Walsh e Mikaela Shiffrin, che bella amicizia!
"La neve è nel mio sangue. Sciare una discesa perfetta lungo un percorso o anche tracciare la linea perfetta su una pista polverosa dà uno scopo alla mia vita". [via IPC]