La calciatrice nigeriana Asisat Oshoala: leader dentro e fuori dal campo, pensando alle nuove generazioni

Di Courtney Hill
4 min|
Asisat Oshoala of Nigeria. 
Foto di Justin Setterfield

Asisat Oshoala ha sfidato le avversità per arrivare dove è arrivata, andando anche controcorrente nella sua città natale, Lagos, dove il calcio - e gli sport in generale - erano off-limits per le ragazze.

I suoi genitori volevano che Oshoala si concentrasse sull'istruzione perché non vedevano un futuro per lei nello sport.

Ma questo non ha fermato la giovane prodigio, il cui nome è ora impresso nei libri di storia.

Oltre ad aver vinto il titolo di calciatrice africana dell'anno per ben sei volte, nel 2023 è diventata la prima giocatrice nigeriana, uomo o donna, a segnare in tre tornei consecutivi della Coppa del mondo.

A livello di club, gioca negli Stati Uniti, ma continua a essere leader sia dentro che fuori dal campo anche per la Nazionale. Anche a Parigi 2024, dove i Super Falcons parteciperanno ai Giochi Olimpici per la prima volta dopo Beijing 2008.

L'attaccante del Bay FC Oshoala

Foto di 2024 Getty Images

Asisat Oshoala: "Penso che possiamo vicere una medaglia a Parigi 2024"

Oshoala è fermamente convinta che la Nigeria possa salire sul podio di Parigi 2024.

La 29enne non ha mai dispitato i Giochi prima d'ora, debuttando in Nazionale tre anni dopo l'ultima partecipazione della squadra alla rassegna a cinque cerchi.

"So cosa posso fare, so cosa posso dare dentro e fuori dal campo", ha dichiarato alla FIFA.

"Anche quando ero nel miglior club del mondo (Barcellona), sapevo cosa potevo fare. Incoraggio sempre le più giovani e le aiuto a capire che possono dare ancora di più".

"Lavoro duramente per il team e cerco di fare la mia parte: siamo una formazione che non smette di correre fino al fischio finale. Questo è difficile per le avversarie, perché non riescono a piegarci".

Il sorteggio, però, non è stato benevolo. La compagine africana dovrà vedersela con Brasile, Giappone e le Campionesse del mondo della Spagna.

Oshoala sa che si tratta di un girone difficile, ma insiste sul fatto che è pronta a guidare le sue compagne e a fare tutto il necessario per assicurarsi di avanzare alla fase a eliminazione diretta.

"Abbiamo atlete giovani, che giocano nei top club di tutto il mondo, quindi non si può non considerare la Nigeria", ha detto.

“Chiunque voglia ottenere dei punti contro di noi dovrà lavorare sodo".

"Vi assicuro che questa squadra è diversa e che andremo in campo per lottare con tutto quello che abbiamo".

L'impatto di Oshoala sulle nuove generazioni

Nessuno più di Oshoala sa quanto siano importanti le opportunità per le giovani ragazze.

La nigeriana ha detto a sé stessa che, se mai fosse riuscita a raggiungere la vetta, sarebbe stato obbligatorio dare qualcosa in cambio.

Nel 2019, Oshoala ha fatto proprio questo, lanciando la sua fondazione con l'obiettivo di aiutare la prossima generazione di calciatrici in Africa.

"La mia fondazione si focalizzerà sempre sull'istruzione e sullo sport perché conosco l'importanza di entrambi", ha dichiarato a The Athletic.

"La fondazione serve per incoraggiare le ragazze, per creare opportunità per loro di competere ogni anno e anche per dare loro speranza e far capire loro che non importa la difficoltà, si può sempre uscirne".

In un'altra intervista con The Guardian, l'attaccante del Bay FC racconta dell'importanza di parlare con i genitori per incoraggiare i ragazzi e le ragazze a seguire le loro passioni.

È un argomento che conosce bene, per esperienza.

"Non devi necessariamente lasciare il calcio per avere un'istruzione, o lasciare l'istruzione per dedicarti allo sport: puoi sempre fare le due cose insieme", ha detto.

“È questo che cerco di insegnare ai genitori in Africa e di dire alle ragazze che non devono rinunciare ai loro sogni a causa della società o delle persone che le circondano".

"Racconto loro la mia storia e quando vedono che qualcuno che ci è riuscita, potrebbero voler intraprendere lo stesso percorso".

Per quanto Oshoala parli all'interno del terreno di gioco, la sua eredità fuori dal campo avrà un impatto per gli anni a venire.

Una vera icona e una pioniera del calcio africano.