Come sarà la mascotte di Parigi 2024? Proviamo a indovinare
A due giorni dalla presentazione della mascotte ufficiale di Parigi 2024, prevista per lunedì 14 novembre, Olympics.com si diverte a tracciare un identikit di questi personaggi sempre affascinanti.
Quale sarà la mascotte di Parigi 2024? Un gallo? Una baguette? Un formaggio camembert? Ancora nessuno lo sa.
Ma tra due giorni, la prossima mascotte sarà ufficialmente presentata. Un grande passo avanti verso la terza edizione dei Giochi Olimpici Estivi in Francia, perchè la mascotte è sempre una figura chiave dei Giochi.
Dai Giochi Olimpici invernali di Grenoble del 1968, le mascotte incarnano lo spirito delle Olimpiadi e promuovono la storia e la cultura della città ospitante. Ma hanno anche il compito di intrattenere il pubblico durante i Giochi.
Facendo un tuffo nel passato e affidandosi all'immaginazione, Olympics.com prova a tracciare il profilo della potenziale mascotte per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
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“Cocorico!”
Cominciamo con qualcosa di immediato: il gallo. Sì, il gallo è uno degli emblemi della Francia e compare anche su una delle porte del Palazzo dell'Eliseo, la residenza ufficiale del presidente francese.
Questo spiega in parte perché questo pennuto è stato la mascotte dei tre principali tornei di calcio che la Francia ha ospitato: Peno, di EURO 1984, e Footix, della Coppa del Mondo FIFA 1998, erano entrambi galli, mentre la Coppa del Mondo femminile 2019 ha visto protagonista la gallina Ettie, degna erede del padre immaginario Footix. Inoltre, un altro gallo, di nome Jules, ha rappresentato la Francia ai Mondiali di calcio del 1998.
Il gallo è un emblema della Francia perché in latino "Gallus" significa gallo ma anche gallico, il nome del popolo che occupò la Francia tra il V secolo a.C. e il V secolo d.C.
Allora perché non un gallo che esegue un windmill, uno dei trick più famosi del breaking, lo sport che farà il suo debutto a Parigi 2024? O un gallo che esegue un kickflip su una baguette invece che su uno skateboard?
Ma non è detto che il gallo sia sotto i riflettori a Parigi 2024: in passato gli organizzatori francesi hanno ideato molti altri tipi di mascotte.
Un rimando alle mascotte Olimpiche francesi del passato?
E se la mascotte di Parigi 2024 rendesse omaggio al passato? La prima mascotte della storia Olimpica era francese e si chiamava Shuss, Era un "un piccolo uomo sugli sci nella posizione a cui allude il suo nome". Una mascotte che scivolava. Beh, il surf ha fatto la sua comparsa ai Giochi di Tokyo 2020 ed è ancora in programma per Parigi 2024.
E se fosse una creatura su una tavola da surf con un berretto francese e una cintura floreale, in riferimento a Tahiti, l'isola francese dove si svolgerà la gara di surf di Parigi 2024? Perché no?
Per non parlare dei colori di Shuss...
Le mascotte dei Giochi Olimpici di Grenoble 1968 e Albertville 1992, quelle dei principali tornei di calcio francesi e dei Campionati del Mondo di pallamano maschile 2017 (Rok e Koolette) erano tutte tinte di blu, bianco e rosso, i tre colori della bandiera francese.
Come potrebbe essere una mascotte ispirata alla cultura francese? Nel 2016, la Coppa del Mondo di hockey su ghiaccio si è svolta in Francia e Germania con Asterix e Obelix, protagonisti del famoso fumetto francese, come mascotte. Tintin, pur essendo belga, è estremamente popolare in Francia, così come i Puffi, anch'essi belgi. Potrebbero essere di ispirazione?
E perché non un omaggio a Cyrano de Bergerac o ai Tre Moschettieri, che sicuramente erano esperti di scherma? O perché non alcuni personaggi delle favole di La Fontaine? Il poeta francese era amante degli animali...
Potrebbe anche esserci un riferimento alla storia francese. Forse Marianne, altro emblema della Francia, che è rappresentata nel logo di Parigi 2024.
Il percorso della maratona femminile di Parigi 2024 fa riferimento a un evento importante della storia francese: la Marcia delle donne su Versailles, avvenuta il 5 ottobre 1789.
Che altro potrebbe essere la mascotte?
Altre creature hanno caratterizzato l'elenco delle mascotte Olimpiche del passato, ma la mascotte di Albertville 1992 non era né un animale né un essere umano. Si chiamava Magique ed era un "piccolo folletto a forma di stella e di cubo". Anche Shuss non era un essere umano vero e proprio.
Al di fuori della Francia, molte mascotte Olimpiche di fantasia hanno riscosso grande successo, come ad esempio Izzy per Atlanta 1996, Wenlock per Londra 2012, e Beibei, Jingjing, Huanhuan, Yingying e Nini per Beijing 2008.
Si potrebbe immaginare anche la Torre Eiffel come mascotte... tutto è possibile!
Ma in realtà, forse proprio perché una mascotte è imprevedibile è uno dei motivi per cui ci affezioniamo ad essa, e disegnare un identikit diventa un esercizio piuttosto futile, anche se irresistibile e divertente!.
Tutti pronti quindi per lunedì 14 novembre, quando finalmente sveleremo l'arcano. E come dice Philippe Mairesse, che ha disegnato la mascotte del 1992:
"Alla mascotte serve quel qualcosa in più. Prima che esistesse, non potevamo immaginarla, ma una volta che c'è, sembra ".