Partenza da sogno per il ciclismo su strada azzurro: Cornegliani e Mazzone sono oro e argento a cronometro ai Giochi Paralimpici! · Parigi 2024
La settima giornata di gare ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024 inizia con due medaglie che arrivano dal ciclismo su strada Paralimpico. Bastano 14,1km per regalare le prime emozioni alla squadra tricolore.
A rompere il ghiaccio è proprio l’alfiere azzurro Luca Mazzone, che ha vinto un’incredibile medaglia d'argento nella prova a cronometro individuale maschile categoria H2 (Handbike, da 1 a 5, per atleti con lesioni al midollo spinale o che gareggiano con protesi a uno o entrambi gli arti inferiori).
Per il pugliese si tratta della sesta apparizione Paralimpica in carriera, la terza nel ciclismo su strada. Il 53enne ha confermato la seconda posizione nella cronometro individuale conquistata già ai Giochi di Tokyo 2020.
Il veterano della nazionale, ormai parte della squadra dal 2011 aggiunge così un’altra medaglia Paralimpica al suo palmarès: la settima.
A completare il podio insieme all’azzurro c’è lo spagnolo Sergio Garrote Muñoz, che conclude la prova con il tempo di 24:33.71, vincendo il titolo con 45.12 secondi di vantaggio su Mazzone. Il terzo gradino del podio, invece, è dell’atleta di casa Florian Jouanny che chiude a soli 46 centesimi di ritardo dall’italiano.
Ma la medaglia più brillante, l’oro, arriva da Fabrizio Cornegliani nella categoria H1 (Handbike, da 1 a 5, per atleti con lesioni al midollo spinale o che gareggiano con protesi a uno o entrambi gli arti inferiori), che con il tempo di 34:50.45 sale sul gradino più alto del podio riscattando l’argento vinto all’esordio Paralimpico a Tokyo 2020.
A completare il podio insieme all’azzurro ci sono il belga Maxime Hordies, il quale chiude 20.68 secondi dietro all'atleta lombardo, e il sudafricano Nicolas Pieter du Preez, in ritardo di oltre un minuto.
Ecco le parole degli azzurri al termine delle loro prove.
Luca Mazzone, argento nella cronometro H2: “È una medaglia che vale platino” · Parigi 2024
Arriva quindi la settima medaglia Paralimpica per l’alfiere azzurro Luca Mazzone, che conferma l’argento vinto a Tokyo 2020.
"Bisogna ancora fare i conti ancora con il vecchio leone... ne sono fiero. È una medaglia che vale platino, sono contentissimo. L'oro era inarrivabile e questo podio mi dà fiducia per la gara in linea. Arrivare sul podio contro avversari di 10 o 20 anni in meno mi dà tanta gioia. Dedico la medaglia allo staff della nazionale, a mia moglie e mio figlio” commenta ai microfoni Rai.
“Sono più testardo di un mulo. Con questo risultato voglio dimostrare ai ragazzi che vogliono iniziare uno sport, che ci vuole la testa ancora prima del fisico. Sono appassionato di sport e fin da bambino volevo fare questo. Lo farò fino a che potrò. La testa fa molto. Quest'estate sono stato lontano da casa tanti giorni con la convinzione di stare bene. Tenere certi ritmi di allenamento alla mia età è stato difficile. Grazie a tutti gli italiani e a tutti i miei compaesani!".
I Giochi Paralimpici di Mazzone non finiscono qui. Per l’azzurro appuntamento a giovedì 5 settembre alle ore 9:30 per la prova in linea maschile H 1-2 per tentare di conquistare l’ottava medaglia in carriera.
Fabrizio Cornegliani, oro nella cronometro H1: “Mi sono tolto la maledizione dell’argento” · Parigi 2024
Per l’azzurro si tratta della prima medaglia d’oro in carriera, migliorando così l’argento vinto nella stessa prova nell’edizione Paralimpica giapponese.
"Mi sono tolto maledizione dell'argento. Abbiamo preparato la gara in ogni minimo particolare. Avevo tutto nella mia mente, dopo i due sopralluoghi fatti”, racconta ai microfoni Rai dopo il suo storico risultato.
“Dedico l'oro a tutti quelli che mi hanno aiutato a ottenerlo. Il lavoro ha pagato. Bisogna stare concentrati 24 ore al giorno sull'obiettivo. Anche a livello Paralimpico, la preparazione è ormai 'folle'”.
“Bisogna mettere a disposizione i mezzi per far provare i giovani”, spiega Cornegliani sul come avvicinare le persone alle discipline Paralimpiche.
“L'impatto economico è altissimo, ma ci sono società che hanno i mezzi. Bisogna fare promozione sui territori. Sono pronto a diventare un modello in questo senso”.