Beatrice "Bebe" Vio è Grandis! Bronzo Paralimpico nel fioretto individuale ai Giochi di Parigi 2024! · Scherma in carrozzina

Di Chiara Belcastro
6 min|
Bebe Vio sorridente ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024
Foto di CIP/Augusto Bizzi

Beatrice "Bebe" Vio Grandis, già due volte campionessa Paralimpica a Rio 2016 e Tokyo 2020, ha visto sfumare il sogno di conquistare la terza medaglia d’oro consecutiva ai Giochi Paralimpici di Parigi 2024.

Dopo un inizio brillante, con una netta vittoria sull’ucraina Nadiia Doloh nei quarti di finale (15-2), l’atleta italiana si è arresa in semifinale alla cinese Xiao Rong, perdendo 15-9.

La schermitrice azzurra, che era approdata direttamente al secondo turno grazie al suo status di numero 1 nel ranking, non è riuscita a imporsi sulla rappresentante della Repubblica Popolare di Cina, dicendo addio alla finale per l’oro.

Tuttavia, ha battuto la cinese Kang Su 15-7 nei ripescaggi, conquistando così un posto nella finale per il bronzo dove ha battuto la coreana Cho Hye Eun e conquistato il terzo gradino del podio.

La stoccata finale per il bronzo di Beatrice "Bebe" Vio Grandis · Parigi 2024

Nella finale per la medaglia di bronzo Beatrice "Bebe" Vio Grandis ha iniziato con grande determinazione contro la coreana Cho Hye Eun che, eliminata al primo turno, ha affrontato tutto il percorso dei ripescaggi.

Fissate le carrozzine a 110 gradi sulla pedana del Grand Palais, l'azzurra è partita forte, mettendo in chiaro la sua strategia di attacco e portandosi subito sul 2-0.

Fin dalle prime battute, la schermitrice veneta è andata subito a bersaglio, raggiungendo rapidamente il 4-0. La luce verde segnalava con precisione la stoccata di Vio Grandis sul bersaglio interno dell'avversaria, confermandone dominio nell'incontro.

La Campionessa, con la sua nota sensibilità e velocità, ha infilato una serie di stoccate rapide e, nonostante un bersaglio non valido, ha poi parato e risposto, chiudendo la prima manche sull'8-1.

Ad ogni punto l'atleta tricolore si voltava per cercare lo sguardo di supporto del suo allenatore Simone Vanni.

La coreana non ha avuto tempo di reagire, è stata sopraffatta dall'irruenza della schermitrice italiana.

Bebe Vio Grandis con grande determinazione, continuava a dettare il ritmo della gara.

La preparazione fisica e la velocità dell'atleta di Mogliano Veneto sono state decisive, con la coreana visibilmente in difficoltà di fronte al talento della Campionessa italiana, che ha continuato a colpire fino a raggiungere il 14-2.

Con il pubblico del Grand Palais che scandiva "Forza Bebe", è arrivata la 15ª e definitiva stoccata, regalando a Vio Grandis un'altra medaglia, il primo bronzo Paralimpico individuale, a colei che è un concentrato di energia e positività che va oltre la scherma e lo sport.

Bebe Vio Grandis: "Non è l'oro che si aspettavano tutti ma sono felicissima, non è tutto regalato" · Giochi Paralimpici di Parigi 2024

Raggiunta dai microfoni di Olympics.com, Bebe Vio Grandis ha lasciato andare tutta l'adrenalina accumulata.

"Individuale è il primo bronzo, è vero. Sono molto felice, non è l'oro che si aspettavano tutti ma sono felicissima, non è tutto regalato. Per come sto mentalmente questa è perfetta, è bellissimo".

"È una medaglia, non è mai detto che se una volta vinci l'oro, allora vinci sempre l'oro. È possibile, ma la gente migliora, devi essere perfetta mentalmente, pronta e lei lo era. Fisicamente lei è stata fantastica, tecnicamente è stata fantastica, mentalmente è stata fantastica... è stata migliore di me, niente da dire, sono felice di questo bronzo".

"Sarebbe stato molto peggio senza le persone stupende che mi stanno intorno, grazie veramente al mio staff, ai miei amici e alla mia famiglia. Sono stati prontissimi a tirarmi su con la testa e a dirmi di non mollare, c'erano due match per riuscire a prendere il bronzo. È una medaglia vinta, è una grande cosa.Ti danno il tempo di piangere, ma poi ti dicono hai rotto, ripigliati e vai che devi tirare. E ce l'abbiamo fatta. E domani ce la faremo di nuovo, ce la dobbiamo fare".

"Ovviamente non puoi essere felice quando perdi, ma quando torni col tuo team e il tuo team è lì, pronto ad aiutarti, a stare mentalmente con te in quel momento, è una cosa fantastica e una volta che sei lì, capisci che devi andare avanti.Penso che la cosa più importante siano il mio team, i miei amici, la mia famiglia".

"È veramente importante avere delle persone stupende intorno, perché danno veramente tanto una mano. Se poi guardi questo stadio, questa gente, le tribune strapiene e la gente fomentatissima per lo sport Paralimpico... questo dimostra quello che la cultura e la comunicazione hanno portato a fare nello sport Paralimpico".

"Non so se li senti, tutta la folla che canta in italiano, loro hanno reso possibile la medaglia oggi e ne sono orgogliosa".

E a cantare, sugli spalti, anche uno spettatore d'eccezione: Lorenzo Jovanotti.

"Sono molto felice. Lo conosco da tanti anni, ero ancora in carrozzina con i capelli lunghi e gonfia di cortisone, lui c'è sempre stato ed era gasatissimo, voleva venire a Tokyo e non s'è potuto fare. Lorenzo è qui oggi, ci teneva tantissimo a venire ed è qui con tutta la sua famiglia, abbiamo la fortuna di avere due famiglie che vanno d'accordo. Ci vogliamo tanto bene, mi ha visto crescere letteralmente, mi conosce da quando ho 12 anni ed è bello vedere che è qui".

La prima medaglia col doppio cognome, da Vio Grandis: "Mia mamma sarà orgogliosa! Sono felicissima".