La storia dell'Italia a Parigi 2024: Chiara Consonni e Vittoria Guazzini vincono per la prima volta l'oro nella madison femminile · Ciclismo su pista

Di Benedetta Acri
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Vittoria Guazzini Chiara Consonni - gold madison W - Paris 2024
Foto di GETTY IMAGES

Una gara impeccabile proietta Consonni e Guazzini nel gotha del ciclismo su pista femminile vincendo per la prima volta di sempre la madison ai Giochi Olimpici di Parigi 2024. 

Molti non scommettevano su di loro, e loro hanno smentito e stupito tutti i detrattori. Chiara Consonni e Vittoria Guazzini conducono la gara perfetta ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 e tagliano il traguardo per prime nella madison femminile.

Nessuno prima di loro nel ciclismo su pista donne italiano aveva raggiunto un risultato simile.

Una pedalata al cardiopalma fatta di sacrifici, di sudore, di forza, di tenacia, di talento e perseveranza.

Scopri di seguito la prova storica delle azzurre nella madison femminile di Parigi 2024 e le loro dichiarazioni a caldo su questa vittoria storica ed emozionante.

La gara di Consonni e Guazzini che vale l’oro Olimpico nella madison donne · Parigi 2024

Una prova sorprendente, un oro inaspettato ma dolcissimo e scintillante. Chiara Consonni e Vittoria Guazzini scendono in pista al Velodrome di Saint-Quentin-En-Yvelines e conducono i 120 giri della madison femminile con una tattica perfetta.

Le azzurre partono subito bene, con 7 punti accumulati al termine del primo (2) e del secondo (5) dei 12 sprint totali previsti da questa specialità.

Fanno la differenza a metà gara, quando sorprendono le avversarie e conquistano 20 punti importantissimi grazie a un giro guadagnato, seguito da una nuova volata da 5 punti.

A mettere la ciliegina sulla torta sono altri 5 punti presi al penultimo sprint, grazie ai quali le italiane mettono di fatto in cassaforte la medaglia d'oro Olimpica.

Un traguardo che sa di storia del ciclismo su pista per Consonni e Guazzini, che esplodono di gioia con lacrime, stupore, sorrisi e abbracci.

Le parole di Consonni e Guazzini dopo la vittoria Olimpica: "Siamo sempre a pensare che le altre siano più forti, ma stavolta siamo state noi le più forti" · Ciclismo su pista donne

“Non ho parole davvero, devo ringraziare solo Vittoria. Credo che nella prima parte di gara ci siamo un po' perse. Nella seconda parte ci siamo ritrovate e sulla fine lei è riuscita a colmare qualcosina che non avevo io. Come il quartetto si fa in quattro, la madison si fa in due e non potevo chiedere di meglio.”

Parla così un’emozionata e ancora incredula Chiara Consonni dopo la conquista dell’oro Olimpico della madison femminile a Parigi 2024.

“Non eravamo solo io e lei a correre. Eravamo tutti. Dal ct, alle compagne. Diciamo che è stata una madison un po' improvvisata all'ultimo, ma davvero grazie a ognuno di loro che ha creduto in noi. È grazie a loro se adesso siamo qui a festeggiare qualcosa che penso sia più grande di noi.”

“Non calcolate quello che ha detto lei, aveva una gamba allucinante – le ribatte Vittoria Guazzini, a sottolineare il grande spirito di squadra e di stima che lega le due azzurre –. All'inizio, è vero, ci siamo un po' perse. Sentivo da fuori Marco [Villa] e i ragazzi, eravamo un po' sballate con i giri. Non volevo andare in panico, la madison è veramente lunga e dicevo 'non possiamo essere le uniche a far fatica, è inutile che ci ammazziamo per arrivare sempre quinte, prendere neanche un punto'. Ho detto 'o la va o la spacca'. Ha spaccato, è andata.”

Una vittoria raggiunta grazie anche alla spinta del pubblico, del ct Villa e dei compagni e compagne di squadra, tra cui Simone Consonni, fratello di Chiara che a Parigi ha conquistato il bronzo nell’inseguimento a squadre e l’argento nella madison maschile.

“Abbiamo dato tutto. Si fa in due la madison ma c'erano davvero tantissime persone fuori sugli spalti che ci incitavano. Questa volta col cuore più che con le gambe.

Abbiamo vinto le Olimpiadi. Siamo cresciute insieme – conclude Guazzini –. Penso che se ce l'avessero detto non ci avremmo creduto. Siamo sempre lì a pensare che le altre siano più forti, ma stavolta siamo state noi le più forti.”