La storia dell'Italia a Parigi 2024: Alice D’Amato vince l’oro alla trave · Ginnastica artistica
Con la fine del 2024 alle porte, Olympics.com ha deciso di ripercorrere i momenti salienti e le prime volte della squadra azzurra ai Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Parigi 2024 ha rappresentato una pagina fondamentale per la ginnastica artistica femminile italiana.
La squadra azzurra ha riscritto la storia nella Capitale francese, in più di un’occasione. Ma il momento d’oro, quello più dolce e forse anche inaspettato porta la firma di Alice D’Amato.
Il 5 agosto 2024 la 21enne ligure è entrata nell’Olimpo, diventando la prima ginnasta italiana a vincere una medaglia d’oro a cinque cerchi in una gara individuale femminile.
D’Amato aveva già scritto la storia qualche giorno prima nella gara a squadre insieme alle sue compagne, conquistando il secondo gradino del podio dietro agli Stati Uniti, e vincendo una medaglia a squadre che mancava da Amsterdam 1928.
Alice D’Amato scrive la storia a Parigi 2024 · Ginnastica artistica
L’avventura Olimpica di Alice D’Amato inizia con la qualifica della gara a squadre che vale anche come qualifica per le finali individuali.
Oltre a contribuire a portare la squadra italiana in finale, l’azzurra si è qualificata anche per quattro finali individuali: all-around, parallele, trave e corpo libero, dimostrando un ottimo stato di forma per poter essere competitiva sul palcoscenico sportivo internazionale più importante al mondo.
La 21enne scrive la prima pagina di storia della ginnastica artistica italiana femminile a Parigi nella prova a squadre con Angela Andreoli, Giorgia Villa, Elisa Iorio e Manila Esposito, con una medaglia che mancava da 96 anni.
D’Amato ha la prima chance per vincere una medaglia individuale nella finale dell’all-around, ma si ferma ai piedi del podio, dietro alla statunitense Sunisa Lee, bronzo, per soli 132 centesimi di punto.
La finale alla trave è tutta un’altra storia per l’azzurra. Alla vigilia, le atlete più attese erano la statunitense Simone Biles e la brasiliana Rebeca Andrade. Da pronostico, era una gara a due per il gradino più alto del podio, con la possibilità di un’incursione per il bronzo.
Ma i pronostici non sempre si avverano e a prendersi il titolo di campionessa Olimpica alla trave è stata proprio la Fata italiana. D’Amato è riuscita a completare un esercizio di grande qualità senza errori evidenti. Complici anche una caduta dall’attrezzo di Biles ed errori più importanti di Andrade, l’azzurra entra nell’Olimpo e nella storia della ginnastica italiana femminile italiana.
Alice D’Amato corona un sogno: “Mi sono venuti i brividi”· Parigi 2024
Nei giorni successivi alla sua vittoria, Alice D’Amato ha commentato la sua impresa ancora incredula.
"Riguardando il mio esercizio mi sono venuti i brividi, sono davvero contentissima di quello che è successo. Essere lì e sfruttare l'occasione di ginnaste più forti che hanno sbagliato, per me è stato importante. Mantenere la concentrazione in una finale Olimpica è sempre molto difficile e le finali alla trave sono sempre così. Sono ancora incredula, chissà quando riuscirò a metabolizzare quello che abbiamo fatto”.
"Ho finito qualsiasi gara molto soddisfatta. È stata un'Olimpiade incredibile per me, a prescindere dai risultati. La crescita personale è la cosa più importante rispetto a tutte le altre medaglie”.
"Il pensiero più grande va a mio papà che da lassù ha fatto sicuramente tantissimo per me e continuerà a farlo, ma anche a mia sorella e alla mia famiglia che mi ha supportato in questi anni anche nei momenti più dolorosi”.
"Spero che la ginnastica venga vista di più, perché è uno sport che merita per la fatica che viene fatta. Spero venga valorizzata, perché ora non lo è. Spero sia l'inizio di tante altre belle cose per questa disciplina."