Ni Xialian ha visto e sperimentato tutto.
La 59enne gioca a tennis tavolo da oltre 50 anni, di cui quasi 40 ai massimi livelli. Ha debuttato ai Campionati del mondo di Tennis Tavolo nel 1983 e ha partecipato a 23 edizioni dl questo torneo.
La cinque volte Olimpionica per il Lussemburgo, nonché vincitrice di due titoli mondiali come membro della squadra cinese nel 1983, è una vera e propria leggenda del suo sport e ha ottenuto molti riconoscimenti grazie alla sua straordinaria capacità di restare ai massimi livelli per tantissimi anni. Proprio l'anno scorso, insieme a Sarah de Nutte, Ni ha vinto la medaglia di bronzo nel doppio femminile, la sua prima medaglia ai Campionati del Mondo, dopo l'argento conquistato con la Cina nel 1985.
Tuttavia, Ni - che è diventata una sorta di beniamina degli appassionati – resta umile e consapevole dei limiti del suo corpo. Parlando con Olympics.com via l'ITTF (International Table Tennis Federation, la Federazione internazionale di tennis tavolo) in occasione dei recenti Campionati del Mondo, Ni, nata a Shanghai e trasferitasi in Lussemburgo nel 1991, ha riconosciuto che molti fattori si sono combinati per permetterle di rimanere ai vertici.
"Ci sono molte persone che mi hanno aiutato dietro le quinte", ha ammesso. "Dopo aver giocato per 50 anni mi sento molto fortunata a poter ancora scendere in campo liberamente, e di questo sono anche molto riconoscente".
"La mia famiglia, la nostra federazione di tennis tavolo e tutti in Lussemburgo mi sostengono molto. Ho anche tanti tifosi in tutto il mondo e sono particolarmente felice del sostegno dei miei fan cinesi, anche se rappresento il Lussemburgo. È una grande motivazione per me e il modo migliore per ripagarli è giocare al meglio".
Ni Xialian sul trovare l’equilibrio
A differenza di molti dei migliori giocatori di tennis tavolo al mondo, Ni non è una pongista a tempo pieno. In Lussemburgo, non può - e non vuole - dedicarsi escliusivamente a questo sport, il che rende il suo duraturo successo ancora più stupefacente.
"Per via dell'età, non posso allenarmi come quando ero giovane. Per me la cosa più importante è evitare di infortunarmi o di ammalarmi", ha spiegato. "Anche il modo in cui faccio riposare il mio corpo è molto importante. Vado spesso in palestra per mantenere la mia forza fisica e vado anche da un fisioterapista per facilitare il recupero".
Nel 2019, Ni aveva raccontato a Olympic Channel della sua famiglia: i figli di 27 e 16 anni e la madre di 88 anni, che vivevano con lei e il marito, l'allenatore Tommy Danielsson.
E la famiglia, a cui lei rende merito per il suo costante sostegno, viene prima dello sport.
"Non ho molto tempo per giocare a tennis tavolo, perché ho anche una famiglia e ho molte responsabilità. Anche se non mi alleno molto, essere in grado di bilanciare e organizzare tutto gioca un ruolo importante nel mantenere competitive le mie prestazioni nel tennis tavolo”.
Ni Xialian e il suo motto motivazionale
Attualmente numero tre al mondo in doppio, insieme a De Nutte, Ni non mostra segni di cedimento e con l'avanzare dell'età, sembra persino migliorare. Questo, secondo lei, è dovuto al suo mantra: il detto cinese " 活到老学到老 ", che ha il significato letterale di "vivi fino alla vecchiaia, impara fino alla vecchiaia", e abbraccia l'idea universale che "non si è mai troppo vecchi per imparare".
"È una cosa in cui ho sempre creduto e che ho sempre messo in pratica", ha spiegato Ni. "Ci sono anche altri detti. Un’altra frase che mi motiva è 'Sarò sempre più giovane oggi di domani’".
Ni racconta che, con l'avanzare dell'età, ha pensato di smettere, soprattutto dopo le sconfitte. "Recentemente ho pensato di essere troppo vecchia per giocare", ha ammesso. “Ripensando alle partite, mi sembrava di averle perse perché non riuscivo più a giocare bene e, rallentando il ritmo, alzavo bandiera bianca in campo senza volerlo".
"Ma poi mi sono fermata a pensare: 'No, non è giusto, stai dicendo sciocchezze'. Ho concluso che oggi sono sempre più giovane di quanto lo sarò domani e questo mi incoraggia molto".
Ai recenti Campionati del mondo, Ni ha ottenuto un sorprendente successo contro la numero 16 al mondo nel singolare, la sud-coreana Jeon Ji-hee, guidando la squadra lussemburghese a un prestigioso successo per 3-1 contro squadre ben più quotate.
"Quando sono fuori dal campo, posso pensare alla mia età, ma in campo, non lo faccio più di tanto, cerco solo di conquistare ogni punto con il cuore", ha ribadito Ni. “Faccio buon uso delle mie capacità e della mia esperienza e penso che questa sia anche una fortuna, perché tutti vogliono primeggiare e molte volte non ci riescono, mentre io ci sono riuscita".
"Ho lavorato molto duramente per stare al passo con i tempi e migliorare la mia tecnica, e ho ottenuto dei risultati", ha aggiunto la specialista dell’impugnatura a penna.
Ni Xialian: a 59 anni sempre più esempio di ispirazione
La lussemburghese è consapevole della peculiarità del suo ruolo in questo sport, essendo forse la più anziana giocatrice ancora attiva nel circuito mondiale del tennis tavolo.
Per questo, e grazie al suo persistente successo, è una fonte di ispirazione per i giocatori e le giocatrici di tutte le età in tutto il mondo, compresi quasi tutti quelli che sono attualmente nel circuito e che in gran parte ormai dei casi non erano ancora nati quando Ni vinse l'oro a squadre e nel doppio femminile ai Campionati del mondo di Tokyo del 1983, circa cinque anni prima che questo sport facesse la sua prima apparizione ai Giochi Olimpici.
Allo stesso modo, il profilo Instagram di Ni attira spesso l’attenzione di tifosi che commentano in più lingue, con molti appassionati cinesi che si rivolgono a lei chiamandola rispettosamente “Zia Ni".
"Sono molto fortunata a giocare a tennis tavolo e ad attirare l’attenzione delle persone, che giochino anche loro oppure no, che siano giovani o anziane, che siano cinesi o di altre parti del mondo. Il fatto che possano trarre energia positiva o una sorta di motivazione da me mi emoziona sono molto riconoscente", ha detto.
"Non credo di essere in grado di fare tutte quelle cose, ma il mio spirito di sacrificio e il mio impegno fanno sì che la gente riesca a comprendere tutti i miei sforzi. Il nostro mondo è una comunità. Finché riusciamo a mostrare il nostro spirito sportivo al meglio, con uno slancio verso l’alto, questo messaggio può raggiungere molte persone.
"Lo spirito di sacrificio dello sport è infinito. È da lì che viene il mio impegno".