Mondiali di hockey su ghiaccio 2021: il Canada vince l'oro battendo la Finlandia in una finale elettrizzante

Il Canada ha vinto il suo 27° titolo nella competizione dopo aver battuto domenica la Finlandia, i campioni del 2019, ai tempi supplementari.

7 minDi Indira Shestakova
Nick Paul segna il gol della vittoria
(Ints Kalnins/Reuters)

Il Campionato del mondo di hockey su ghiaccio si è concluso il 6 giugno, con un'emozionante ripetizione della finale del 2019 tra Canada e Finlandia. Questa volta sono stati i nordamericani a prevalere, vincendo 3-2 ai tempi supplementari.

Il torneo si è tenuto a Riga, in Lettonia, con un ritardo di due anni a causa della pandemia di coronavirus, ma è valsa la pena aspettare perché i fan sono stati ricompensati da un torneo ricco di emozioni e di momenti sensazionali. Guarda i risultati principali e le storie più interessanti del Mondiale in Lettonia.

Un Mondiale sorprendente

Ci sono stati scossoni quasi ogni giorno nella prima settimana del torneo di Riga. Chi avrebbe immaginato che il Canada avrebbe iniziato con tre sconfitte consecutive e sarebbe stato quasi eliminato nella fase a gironi? Nella prima partita, i padroni di casa della Lettonia hanno battuto i canadesi 2-0 centrando la loro prima vittoria in assoluto in un match ufficiale contro i "padri fondatori" dell'hockey su ghiaccio.

I canadesi hanno fatto seguire a quella deludente performance una doppia sconfitta: 5-1 contro gli Stati Uniti e 3-1 contro la Germania.

"Tre sconfitte consecutive del Canada, una cosa impensabile"

– l'allenatore del Canada, Gerard Gallant, al sito dell'IIHF.

Il Canada si è ripreso dalle prime tre scoppole vincendo le tre gare successive. Tuttavia, una sconfitta contro la Finlandia nella loro ultima partita del gruppo ha fatto sì che i canadesi dovessero aspettare il risultato della partita tra Germania e Lettonia per conoscere il loro destino. Fortunatamente per loro, una vittoria della Germania per 2-1 ha fatto sì che entrassero nei playoff in maniera fortunosa.

Ma le emozioni non sono finite qui. Il torneo in Lettonia sarà ricordato per molte gloriose “prime volte”. Ad esempio, la Danimarca non aveva mai battuto la Svezia ai Campionati del mondo (4-3), e nemmeno la Bielorussia (1-0); mentre il Kazakistan non aveva mai prevalso sulla Finlandia (2-1 ai rigori). Dopo tutto questo, non sorprende che la Svezia, che ha perso anche contro la Repubblica Ceca (4-2) e la squadra del Comitato Olimpico Russo (ROC) (3-2 SO), abbia mancato la fase ad eliminazione diretta per la prima volta dal 1937.

"È un grande fallimento per me come allenatore e per noi come nazionale di hockey. Non siamo felici del risultato, ma non possiamo farci nulla"

– ha dichiarato dopo la sconfitta il coach svedese Johan Garpenlov, al sito dell'IIHF.

(Just Pictures)

La performance del Kazakistan, che si è imposto sulla Finlandia, è stata una delle più inaspettate. La squadra ha battuto anche Lettonia, Germania e Italia. Avrebbero ottenuto lo storico debutto assoluto ai play-off Mondiali se avessero vinto contro la Norvegia, cosa che sembrava alla portata, ma gli scandinavi si sono rivelati più forti.

La Gran Bretagna sogna in grande

All'ultimo Mondiale, la nazionale britannica di hockey su ghiaccio – in parte formata da giocatori non professionisti – ha conquistato il cuore dei tifosi. La squadra – che faceva capolino nella massima divisione per la prima volta dal 1994 – ha perso sei partite e stava incassando un 3-0 dalla Francia nell'ultima gara, quando è riuscita a capovolgere il risultato centrando una rocambolesca vittoria per 4-3. Ciò ha permesso al Team GB di mantenere il posto nella massima divisione, risultato che gli inglesi hanno festeggiato come fosse la vittoria del Campionato del mondo!

D’altronde, quest'anno erano più fiduciosi e convinti delle loro chance. Dopo la prima vittoria ai tempi regolamentari a questi livelli dal 1962 (sulla Bielorussia 4-3), hanno giocato con dignità contro gli slovacchi (perdendo 2-1) e sono stati vicini a sconfiggere la Danimarca (3-2 nei tempi supplementari). E il fatto più sorprendente è stato che un giocatore britannico sia diventato il miglior cecchino della fase a gironi: Liam Kirk, che ha segnato 7 gol, è il primo atleta nato e cresciuto in Inghilterra a essere scelto per giocare nella NHL.

Durante l'assalto dei britannici alla massima divisione, il motto della squadra era "Osare sognare": questa volta hanno dimostrato che non si trattava solo di chiacchiere.

“Siamo assolutamente intenzionati a sognare ancora. Quando siamo arrivati nel 2019, ho sentito che eravamo un po' in soggezione e stavamo subendo il tutto piuttosto che prendere il toro per le corna. Eravamo felici di essere lì, e un po' troppo contenti di quello che succedeva. Questa volta siamo tornati con un atteggiamento diverso"

– ha detto l'attaccante britannico Robert Dowd al sito dell'IIHF.

Nessuno ha lasciato la divisione élite

Gli inglesi e i bielorussi hanno ottenuto solo una vittoria a Riga, ma la grande delusione del torneo è stata l’Italia, che ha perso tutte le sue partite. Gli italiani hanno subito 41 gol segnandone solo 11, che non è il peggior risultato dato che i bielorussi ne hanno segnati 10. Ma, fortunatamente per le due Cenerentole, quest'anno le squadre hanno giocato senza paura di perdere il posto nella divisione élite. In questo modo, l'Italia può leccarsi le ferite e pensare già a come mantenere un piede tra le prime 16 nazionali del mondo l'anno prossimo.

Vincitori e medagliati

Il fatto che il Canada sia sopravvissuto a malapena alla fase a gironi non ha scoraggiato la squadra a fare ammenda per i risultati precedenti. Nei quarti di finale, la squadra di Gallant si è imposta sulla ROC, la cui porta era difesa da Sergei Bobrovsky – due volte vincitore del Vezina Trophy. Ma anche uno dei giocatori più famosi di questo torneo, che ha giocato la sua prima e ultima partita a Riga, non è riuscito a salvarli dalla sconfitta.

Se, nella partita contro i russi, il destino del Canada è stato deciso da un gol nei tempi supplementari, nella semifinale con gli americani, che avevano precedentemente sconfitto la Slovacchia (6-1), la squadra è apparsa finalmente più convinta. I Maple Leafs sembravano essersi scordati di colpo che, nella fase a gironi erano stati sconfitti nel derby nordamericano (5-1), e la vittoria per 4-2 non ha lasciato dubbi sul fatto che i canadesi abbiano meritato la finale. La squadra USA, che non vince il trofeo da 88 anni, è già con la testa alla prossima occasione, ma intanto si gode il bronzo conquistato nella finalina contro la Germania (6-1).

Nella partita per l’oro, invece, i canadesi hanno affrontato i Campioni del mondo in carica della Finlandia, che avevano vinto il titolo proprio contro di loro due anni prima. Nel cammino verso la finale, i finlandesi si sono aggiudicati tutte le loro partite fatta eccezione di quella con il Kazakistan, persa clamorosamente.

Nella finale, i finlandesi sono andati in vantaggio due volte, ma in entrambe le occasioni i canadesi hanno pareggiato. Infine, il golden goal è stato segnato al 6:26" del tempo supplementare illimitato tre contro tre, da Nick Paul – 3-2.

Ma un altro canadese, Andrew Mangiapane (7 gol e 4 assist), è stato nominato MVP del Campionato mondiale di hockey su ghiaccio 2021 IIHF.

“È pazzesco come siamo tornati in corsa. Eravamo gli sfavoriti in ogni singola partita ma abbiamo continuato a dimostrare che la gente e i pronostici avevano torto”

– ha commentato Andrew Mangiapane al sito dell'IIHF prima della finale.

Il Canada ha vinto l’oro Mondiale per la 27ma volta, ma è stato solo il primo successo negli ultimi cinque anni. Inoltre, nessuna squadra ha mai perso quattro partite e poi vinto l'oro. Ma chi si ricorderà ora dei problemi iniziali? Com’è noto, i vincitori hanno sempre ragione. Ora, resta da vedere se il Canada tornerà anche al successo Olimpico ai prossimi Giochi di Beijing 2022.

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