Michelle Yeoh, nuovo membro del CIO: "Lo sport è un linguaggio di amore, rispetto e dignità" | Esclusiva

Dopo la sua elezione a membro del CIO, l'attrice malese premio Oscar rivela a Olympics.com i risultati che spera di ottenere nei suoi otto anni di mandato. L'icona di Hollywood parla anche del suo passato sportivo e del suo orgoglio per i fenomeni del badminton della Malesia e altre star.

7 minDi Rory Jiwani
Michelle Yeoh in posa agli Academy Award come miglior attrice
(Getty Images)

L'attrice premio Oscar Michelle Yeoh è "onorata ed entusiasta" per essere entrata a far parte del Comitato Olimpico Internazionale.

La superstar malese è uno degli otto nuovi membri nominati durante la sessione del CIO tenutasi martedì 17 ottobre a Mumbai.

Yeoh, che a marzo è stata la prima vincitrice asiatica dell'Oscar come miglior attrice, vanta una lunga storia di filantropia e ha visitato campi profughi in qualità di ambasciatrice per il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP).

Con il marito, uno dei volti più amati dal pubblico italiano appassionato di motori, l'ex direttore generale della Scuderia Ferrari,  Jean Todt, si è anche impegnata a livello internazionale per la sicurezza stradale.

Era visibilmente emozionata quando ha raccontato a Olympics.com i progetti che non vede l'ora di realizzare durante il suo mandato di otto anni.

"Negli anni in cui ho lavorato con il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, mi sono resa conto del valore che una famiglia come questa avrebbe potuto portare. Mi avrebbe aiutato con il lavoro che avrei voluto fare", ha detto.

"Oggi, quando vedo le squadre dei rifugiati, sento che questo lavoro sia quasi fatto apposta per me e che far parte di questa famiglia mi permetterà di usare lo sport, che è un linguaggio universale di amore, a tanti livelli diversi. E se siete stati nei campi profughi, capirete quanto sarà utile soprattutto per i bambini più piccoli".

"Lo sport è qualcosa che unisce le persone e, grazie ai Giochi Olimpici, attraversa confini, culture e lingue. È un linguaggio di amore, rispetto e dignità. Grazie a questo possiamo mettere in pratica le nostre buone azioni in modo molto più profondo e significativo. Spero quindi che mi accolgano nella squadra dei rifugiati, permettendomi di lavorare insieme a loro per portare questa gioia e questo senso di speranza ai 110 milioni di rifugiati nel mondo".

Michelle Yeoh: dal sogno Olimpico alla conquista di Hollywood

Dopo aver lavorato come modella prima di affermarsi come star del cinema, Yeoh è diventata nota al pubblico occidentale nel ruolo di spia nel film di James Bond del 1997 "Il domani non muore mai", prima di recitare in "La tigre e il dragone".

La sua abilità nelle arti marziali è stata fondamentale per la sua carriera, non da ultimo nel film "Everything Everywhere All at Once" del 2022, per il quale ha ricevuto l'Oscar come miglior attrice.

Ma le arti marziali non sono state la sola passione sportiva di Yeoh. In gioventù è stata un'atleta talentuosa nello squash.

"Da bambina correvo, nuotavo e mi tuffavo dal trampolino", ha raccontato. "Sono stata anche Campionessa juniores di squash in Malesia. Ho provato varie forme di sport. Ho imparato fin da piccola cosa significa essere sportivi, perché ti insegna la disciplina e il buon comportamento".

"Fin da quando ero piccola, quando guardi e gareggi, avevo il sogno di poter diventare un'atleta Olimpica (ride). Poi, ovviamente, non ci sono riuscita perché la mia carriera ha preso un'altra strada".

"Sono andata in Inghilterra. Ho iniziato a fare danza e a dedicarmi ad altre attività. Ma da quando ho iniziato la mia vita da attrice, sono tornata a praticare discipline come le arti marziali. Lo sport ha quindi sempre fatto parte della mia vita e sembra che ora si sia chiuso il cerchio".

Non sorprende che Yeoh abbia accolto con gioia la notizia che lo squash farà il suo debutto Olimpico ai Giochi di Los Angeles 2028.

Ha scherzato: "Forse la gente penserà che sono stata io a deciderlo... non è così, ma mi prendo il merito! È una novità molto cara alla Malesia e a Tunku Imran, già presidente della federazione di squash. Ha sempre cercato di far entrare questa disciplina nel programma Olimpico. Ero così entusiasta quando hanno annunciato che debutterà a Los Angeles 2028".

Yeoh pratica ancora le arti marziali "perché faccio ancora film d'azione", ma ha ammesso di limitarsi alla shadow boxe perché "è la più facile".

Ha poi aggiunto: "Faccio karate e non solo. Quando si entra in azione, non c'è solo un modo per farlo. Se si recita in un film d'epoca, ci si muove con spade e altro ancora. Se si tratta invece di una pellicola d'azione moderna e contemporanea, allora si corre e si combatte per strada".

"Quando si fanno film d'azione, è molto importante rispettare il proprio lavoro. Non sono una cintura nera di taekwondo o di karate. Ho imparato le basi, quindi posso eseguire i miei calci frontali, i calci circolari e tutto il resto. Ma non sono specializzata in una forma particolare".

"Quando guardo muay thai, karate, taekwondo, judo o boxe, mi emoziono perché capisco la disciplina. Capisco il lavoro che gli atleti devono svolgere prima di raggiungere quei risultati".

Michelle Yeoh parla al Gala degli Obiettivi Globali del Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite nel dicembre 2016

(2016 Getty Images)

Michelle Yeoh sulle stelle del badminton malese: "l'orgoglio e la gioia del Paese"

Mentre lo squash era il suo passatempo durante l'infanzia, il badminton è diventato uno degli sport più popolari della Malesia grazie a Lee Zii Jia e gli ex Campioni del mondo di doppio maschile Aaron Chia e Soh Wooi Yik, i quali vantano una popolarità da star del cinema.

Quando le è stato chiesto se seguiva le loro imprese, la Yeoh ha risposto: "Oh, sì. Come si fa a non seguirli? Sono l'orgoglio e la gioia del nostro Paese".

"Il bello dello sport è la competizione. È una competizione leale. Tutti vogliamo vincere. Siamo molto orgogliosi dei nostri giocatori di badminton, dei nostri ciclisti e anche dei nostri tuffatori. Spero ce ne saranno altri. Abbiamo anche grandi giocatori di squash".

"Guardo gli atleti e nutro un grande rispetto per ognuno di loro, indipendentemente dalla disciplina praticata. Conosco l'amore, la devozione, la determinazione e l'impegno che devono mettere ogni giorno, oltre che i sacrifici che devono fare per essere dove sono. Ci sono alcuni sport a cui guardo più di altri e, quando lo faccio, mi sembra di vedere gli atleti più forti al loro livello più alto".

Michelle Yeoh sulla salute mentale

Yeoh vede un parallelismo tra gli alti e bassi della sua carriera di attrice e quelli di uno sportivo, soprattutto quando si parla di salute mentale.

Ha spiegato: "Come atleta o come persona del mondo dell'arte e dell'intrattenimento, il livello di aspettative, di impegno di ciò che si fa e la durata di ciò che si fa influisce davvero sulla salute mentale di un artista e di un atleta. Quanto in alto puoi andare? Quanto in basso puoi cadere? Dobbiamo avere empatia e la cosa più importante è trovare uno sfogo".

"Guardavo con interesse anche alla Fondazione Olimpica per la Cultura e il Patrimonio e in particolare all'utilizzo dell'arte come mezzo di espressione. Non riguarda solo atleti e persone anziane, ma anche giovani e bambini che trovano uno scopo grazie all'arte. Non si tratta solo di pittura o scultura. Si parla di danza, canto e arti performative. Spero e credo che anche questo faccia parte di ciò che posso portare sul tavolo grazie alle mie esperienze".

Yeoh è uno dei cinque nuovi membri individuali del CIO. Gli altri sono la prima medaglia Olimpica e presidente del Comitato Olimpico Israeliano Yael Arad, il dirigente sportivo ungherese Balazs Furjes, il manager sportivo tedesco Michael Mronz e la politica e medagliata Olimpica di pallavolo peruviana Cecilia Tait.

La svedese Petra Sorling, direttrice della Federazione Internazionale di Tennistavolo, e il coreano Kim Jae-youl, presidente dell'Unione Internazionale di Pattinaggio, sono entrati a far parte dell'organizzazione grazie ai ruoli rivestiti all'interno federazioni internazionali, mentre Mehrez Boussayene, presidente del Comitato Olimpico Tunisino, è stato eletto come membro ex officio.

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