La cinese YANG Qian vince la carabina 10m femminile e ottiene il primo oro di Tokyo 2020
La tiratrice della Repubblica Popolare Cinese è la nuova campionessa Olimpica nella finale di carabina 10m, all'Asaka Shooting Range. Nella stessa gara, l'italiana Sofia Ceccarello manca la finale all'ultimo tentativo.
YANG Qian, atleta della Repubblica popolare cinese ha vinto la prima medaglia d'oro dei giochi Olimpici di Tokyo 2020, tenendo i nervi saldi per conquistare il titolo nella specialità della carabina 10m femminile.
La 21enne ha superato Anastasiia Galashina dopo che la tiratrice della ROC ha mancato i due anelli centrali, segnando 8.9 col suo ultimo tiro.
Yang conclude con un 9,8 il suo ultimo tentativo e finisce col battere il record Olimpico: 251,8 il punteggio. Galashina termina con sette decimi meno, a 251,1. Alla svizzera Nina Christen, la medaglia di bronzo.
Come prima campionessa dei Giochi del 2020, Yang è stato insignita della sua medaglia direttamente dal presidente del Comitato Internazionale Olimpico (CIO), Thomas Bach.
Dichiara YANG:
Non ho pensato troppo durante la partita perché ero molto nervosa e il mio cuore batteva molto forte, ho solo cercato di essere me stessa e tenere le mie emozioni sotto controllo. Concentrata soltanto sull'essere me stessa.
La gara è rimasta aperta fino all'ultimo, dato che in campo a Tokyo 2020 non erano presenti nessuna delle medagliate Olimpiche di Rio 2016.
Mentre YANG e Galashina finivano il turno di qualificazione rispettivamente in sesto e ottavo piazzamento, la norvegese Jeanette Hegg Duestad guidava la classifica e aveva guadagnato la finale con un tiro da record Olimpico di 632.9. Tuttavia, non è riuscita a tenere il ritmo delle rivali e ha terminato la gara fuori podio, al quarto posto.
Ancora più sfortunata l'italiana Sofia Ceccarello. La 18enne ravennate non ha superato le qualificazioni, mancando la finale per un soffio, proprio al 60mo e ultimo tiro.
Non spazientirti con il fuso orario di Tokyo: ecco il grafico che ti calcola la differenza con l'ora italiana.