Cinque storie dal mondo che vedremo in scena al 1° Torneo di Qualificazione Olimpica Mondiale di boxe a Busto Arsizio
Con 49 quote in palio, le prossime qualificazioni Olimpiche di pugilato vedranno sogni realizzati e altri infranti, con pugili di tutto il mondo in lotta per un posto a Parigi 2024. Sebbene l'obiettivo finale di ogni atleta possa essere lo stesso, tutti hanno avuto percorsi diversi nella loro ricerca della gloria Olimpica: scopri di seguito 5 storie selezionate da Olympics.com.
Dietro ogni aspirante atleta Olimpico, c'è una storia.
Al 1° Torneo di Qualificazione Olimpica Mondiale di pugilato in scena a Busto Arsizio, in Italia, dal 3 all'11 marzo, oltre 600 pugili scenderanno sul ring per una delle 49 quote Olimpiche in palio, cercando di scrivere il loro capitolo del loro viaggio verso Parigi 2024.
Anni di allenamenti estenuanti e sacrifici per inseguire i propri sogni: molti pugili hanno vissuto vite che ispireranno le future generazioni di atleti. C'è chi ha una storia alle spalle che dimostra la forza interiore necessaria per superare grandi difficoltà nel tentativo di diventare un atleta Olimpico.
Da chi ha un passato da senzatetto e punta alla seconda partecipazione ai Giochi Olimpici a chi fa parte del Boxing Refugee Team e ha cambiato sport per giocarsi un posto ai Giochi: scopri di seguito cinque storie che vedrai sui ring del prossimo Torneo di Qualificazione Olimpica di boxe in Italia.
Poiché i Comitati Olimpici Nazionali (NOC) hanno l'autorità esclusiva per la rappresentanza dei rispettivi Paesi ai Giochi Olimpici, la partecipazione degli atleti ai Giochi di Parigi dipende dalla selezione del proprio NOC dei rappresentanti nella delegazione a Parigi 2024.
Naomi Graham, da senzatetto alla ricerca della seconda esperienza Olimpica
Il percorso di Naomi Graham verso la boxe d'élite non è stato facile. Ha avuto a che fare con i senzatetto per un breve periodo di tempo, all'inizio dei suoi vent'anni, prima di seguire le orme di sua madre nell'esercito degli Stati Uniti e, infine, di arrivare al ring della boxe.
Ma anche se la vita è stata spesso dura, Graham vuole che la sua storia sia di ispirazione per gli altri.
"Voglio solo motivare le altre persone e far loro sapere che si può essere qualsiasi cosa si voglia", ha dichiarato in un'intervista al Fayetteville Observer. "Si può partire dal basso e arrivare in alto, se ci si impegna".
Oggi Graham divide l'attività di specialista in munizioni nell'esercito degli Stati Uniti con l'allenamento nel World Class Athlete Program dell'esercito. Ha partecipato ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 per gli Stati Uniti, classificandosi nona nella sua categoria di peso. Ora spera di qualificarsi per Parigi 2024 nella categoria di peso 75 kg al Torneo di Qualificazione Mondiale in Italia.
"È davvero difficile per le persone farcela già una volta. Quindi, le possibilità di farcela la seconda volta sono ancora più ridotte e per me questa è una seconda occasione per riscattarmi, perché ora so cosa aspettarmi rispetto alla prima volta", ha dichiarato in un'intervista rilasciata a ottobre a USA Boxing.
Emile Sonvico: rappresenta la Francia nella gendarmerie e vuole farlo anche sul ring
Come Graham, anche la francese Emilie Sonvico, che combatte nella categorai 66 kg, lavora per le forze armate del suo paese. È un'investigatrice della gendarmerie e ha seguito le orme del padre nel servire il suo Paese. Tre anni fa non è riuscita a partecipare ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e da allora ha dovuto affrontare infortuni al ginocchio nel corso degli allenamenti.
Ai Giochi Europei ha perso per un soffio contro la belga Oshin Derieuw, ma ha continuato ad allenarsi con la speranza di poter boxare davanti al pubblico di casa ai Giochi Olimpici. A Busto Arsizio, cercherà di ottenere una quota per il Paese che ama rappresentare.
I gemelli messicani della boxe Ari e Andrey Bonilla possono entrambi ottenere una quota
Il pugilato è spesso un affare di famiglia, e questo è decisamente vero per i gemelli Ari e Andrey Bonilla, che cercheranno entrambi di ottenere quote Olimpiche per il Messico a Busto Arsizio. Ari Bonilla, nella categoria 51 kg, ha conquistato il bronzo all'evento BoxAm Elite in Spagna all'inizio dell'anno. Andrey Bonilla, che combatte una sola classe di peso sopra il suo gemello, 57 kg, ha vinto un argento nello stesso torneo. Lotteranno non solo per ottenere una quota Olimpica per il Messico, ma anche per l'orgoglio familiare. Immaginate la cartolina di auguri che la loro famiglia potrà spedire se entrambi riusciranno a conquistare un posto ai Giochi Olimpici.
Omid Ahmadisafa spera di vincere per il Team dei Rifugiati
Omid Ahmadisafa ha già avuto una carriera nella kickboxing per la Repubblica Islamica dell'Iran, vincendo medaglie mondiali in questo sport. Nel 2021 è stato costretto a lasciare il Paese e a stabilirsi in Germania. Ora il pugilato è diventato il suo sport, mentre cerca di ottenere una quota per il Boxing Refugee Team.
Nell'agosto del 2023, Ahmadisafa ha ottenuto una borsa di studio attraverso la Olympic Refugee Foundation e ha continuato ad allenarsi in Germania. Combattendo nella categoria 51 kg, ha destato grande impressione alla World Cup di Colonia a ottobre, battendo l'inglese Kiaran MacDonald, che aveva vinto l'argento ai Campionati Europei del 2022. In semifinale, Ahmadisafa ha perso ai punti contro il tedesco Salah Ibrahim, campione finale, ma ha dimostrato di poter competere con alcuni dei migliori pugili e cercherà di farlo di nuovo la prossima settimana.
Citlalli Ortiz e l'obiettivo di riportare il Messico nell'élite della boxe
Nata negli Stati Uniti, Citlalli Ortiz ha iniziato la sua carriera combattendo per il Team USA. Ha anche vinto un Mondiale giovanile nel 2017 per gli Stati Uniti.
Ortiz è allenata dal padre, colui che l'ha convinta a provare la boxe quando era giovane. Le parlava spesso del Messico, il suo Paese d'origine, e della sua orgogliosa storia pugilistica, ma che aveva bisogno di aiuto per tornare al suo antico splendore.
Il Messico ha 26 medaglie Olimpiche nel pugilato, il suo secondo sport più premiato, ma solo due di queste medaglie sono arrivate nel XXI secolo. Avendo la doppia cittadinanza statunitense e messicana, Ortiz ha deciso di combattere per il Messico. Ha vinto un incontro memorabile contro Graham ai Giochi Panamericani del 2023, ma ha perso in semifinale. Ortiz combatte a Busto Arizio nella categoria 75 kg nella speranza di ottenere una quota per il Messico a Parigi 2024.