Raffaeli sulla pedana iridata per emozionare ancora: “Arrivare al cuore degli spettatori è la cosa più bella” | Mondiale di ginnastica ritmica Valencia 2023
I Mondiali di ritmica di Valencia 2023 alzeranno il sipario giovedì 23 agosto, con le finali attrezzo delle individualiste, dove in palio, oltre al titolo iridato, ci saranno anche quote per i Giochi Olimpici di Parigi 2024.
Negli spazi del padiglione della Feria di Valencia è tutto pronto.
Le luci, posizionate a dovere, si sono accese da qualche ora e il pubblico ha iniziato a gremire i gradoni che circondano, a 360 gradi, la pedana del Mondiale di ginnastica ritmica 2023, ospitato dalla città levantina catalana, in Spagna.
Le protagoniste saranno loro, le stelle della disciplina, accorse non solo per la conquista del titolo iridato ma anche per staccare una delle 14 quote individuali e delle 5 quote a squadre in palio per i Giochi di Parigi 2024.
Il 23 agosto è la giornata delle prime finali per le individualiste e Sofia Raffaeli ha raccontato a Olympics.com, in esclusiva, cosa porterà in pedana. Spoiler: non solo esercizi e attrezzi, ma un'ondata di grinta e espressività, specialità della casa.
"Sono molto emozionata, perché comunque è sempre un Mondiale. Sono contenta soprattutto di farlo qui a Valencia, perché mi sembra tutto molto accogliente, molto bello. Il pubblico spagnolo fa sempre molto tifo, non vedo l'ora di scendere in pedana. Spero di fare emozionare i presenti, la giuria, perché quest'anno, con questi esercizi, è quello che voglio far vedere", ha dichiarato la marchigiana, che ha dominato la rassegna iridata del 2022, portandosi a casa cinque medaglie d'oro individuali delle sei a disposizione.
Arrivata al Mondiale con due vittorie all-around in Coppa del Mondo, due ori individuali e un argento all-around agli Europei, Raffaeli vuole continuare a essere quel fiume in piena che invade la pedana, inarginabile:
"A livello tecnico, più o meno le cose sono quelle, cerchiamo sempre di spingere un po' di più sulle difficoltà di corpo, soprattutto quest'anno, però abbiamo lavorato molto sull'espressività. Ogni esercizio ha una storia tutta sua, è veramente qualcosa di emotivo che arriva fino al cuore degli spettatori, e questa penso sia la cosa più bella della ginnastica ritmica.È fondamentale, quando scenderò in pedana, che io riesca a trasmettere tutte le emozioni possibili".
Sofia Raffaeli, non solo ginnastica: ogni attrezzo una storia
Negli esercizi della ginnastica ritmica, la musica e la tematica scelta svolgono un ruolo cruciale. La ginnasta di Chiaravalle non si è risparmiata nel raccontare le storie che ha scelto di rappresentare in gara, attraverso incredibili movimenti del corpo coordinati con gli attrezzi del mestiere:
"Al cerchio ho una musica di Psycho: cerco di trasmettere il terrore, l'angoscia, le sensazioni di una persona che inizialmente si rende conto di quello che ha fatto e alla fine ritorna in sé ma non riesce più a controllarsi. Questa cosa mi piace, perché riesco a cambiare da un momento all'altro l'espressività. Appena montato ci abbiamo messo tanto a capire come fare a interpretarlo, ma mi piace ormai entrare in pedana perché so quello che sente la gente. Sono una che cambia spesso d'umore, mi viene bene".
Se il cerchio è simbolo del cambio repentino di umore, l'esercizio con la palla ha tutt'altra atmosfera: "È molto emotiva, perché comunque la musica de "Il mondo" è ormai diventata un marchio di fabbrica, chiunque mi ferma e mi dice: “Il mondo!”, anche all'estero. Si ricordano anche la parola, è diventata internazionale! È una specie di storia d'amore, dà quel senso di felicità ma anche un po' di angoscia, di dispiacere".
Ancora un cambio di registro nel repertorio dell'atleta allenata da Julieta Cantaluppi. Il messaggio affidato all'esercizio delle clavette è decisamente più impegnativo e con esso Raffaeli è consapevole di una certa responsabilità:
"Le clavette parlano della malattia, di quella di cui oggigiorno si sente spesso parlare, cioè il cancro. Anche questa è stata una sfida molto difficile, riuscire a interpretarlo mi ha richiesto tantissmo. Conosco persone che purtroppo ne soffrono, e hai come una responsabilità, devi riuscire ad interpretarla al massimo, perché altrimenti non dai valore a tutto quello che in realtà vuoi trasmettere. Quando riesco a fare le clavette come sono state concepite, con la musica e con l'espressività, mi dà un grande senso di orgoglio".
Infine, l'esercizio, al momento, meno nelle corde della fuoriclasse azzurra: "Il nastro sarà l'attrezzo più combattuto, è sempre quello in cui non riesco a dare quel che voglio. Per tutto il lavoro che ho fatto tutto l'anno, spero di riuscire a portarlo in pedana. È una delle musiche più leggere, voglio cercare di divertirmi con la testa e coinvolgere tutto il pubblico spagnolo".
Allenare la complessità
La concorrenza, a Valencia, è spietata: in corsa per il titolo, tra le altre, ci saranno la bulgara Boryana Kaleyn, vice Campionessa del mondo a squadre a Baku 2019, e talenti del calibro dell'israeliana Daria Atamanov, assente per infortunio agli scorsi Mondiali, insieme alle nuove promesse della ritmica, la bulgara Stiliana Nikolova e la tedesca Darja Varfolomeev.
Tuttavia, Raffaeli guarda oltre la competizione, puntando prima di tutto ad avvicinarsi il più possibile al suo ideale di ginnasta:
"Ho sempre pensato che vorrei essere ricordata come una ginnasta completa. A me piacciono molto le ginnaste che non hanno una caratteristica marcata, ma che la vedi e dici, “Wow, ha tutto”. Non una molto brava in un attrezzo o specialmente espressiva, ma una complessa. Mi piace essere completa, è quello che sto cercando di fare da quando sono piccola, spero un giorno di riuscire ad arrivarci".
La gara, d'altro canto, è una questione di controllo e piedi per terra: "La mente è un meccanismo che se non gli dai un po' di carica, non funziona, ma quando si tratta di entrare in pedana sono molto pacata: prima della gara lavoro molto sulla concentrazione perché devo rimanere concentrata fino alla fine, non devo mai perdere lucidità. Anche questa cosa, che bisogna essere molto espressive, è difficile da rendere: bisogna contenerla ma farla uscire. Mi ripeto che so fare tutto e di fare una cosa alla volta, semplicemente".
Parola di Sofia Raffaeli, la "psycho" che non rinuncia alla responsabilità, capace di tenere a bada, quando serve, l'ormai famoso vulcano, quel simbolo che ha fatto suo qualche anno fa, quando ha fatto irruzione sulla scena mondiale, con l'intenzione marchiarla a fuoco.
Quando gareggia Sofia Raffaeli al Mondiale di ginnastica ritmica 2023
Tutti gli orari in ore italiane
Mercoledì 23 agosto
- 9:30-19:30 – Qualifiche individuali, cerchio e palla
- 21:00-22:22 – Finali individuali, cerchio e palla
Giovedì 24 agosto
- 9:30-19:42 – Qualifiche individuali, clavette e nastri
- 21:00-22:22 – Finali individuali, clavette e nastri
Sabato 26 agosto
- 15:00-19:54 – Finali individuali, all-around
Il programma può essere soggetto a variazioni
Ginnastica ritmica: come seguire i Mondiali 2023 in diretta e in streaming
In Italia, i Mondiali di ginnastica ritmica 2023 a Valencia saranno trasmessi in diretta sui canali RAI: in tv su Raisport, in streaming sulla piattaforma RaiPlay.
Le finali saranno trasmesse in diretta streaming dalla International Gymnastics Federation tramite il proprio canale YouTube.