Sofia Raffaeli, una stella di bronzo a Parigi 2024: è la prima medaglia individuale ai Giochi Olimpici per la ginnastica ritmica italiana

Di Benedetto Giardina
6 min|
Sofia Raffaeli
Foto di 2024 Getty Images

È una stella di bronzo, che splende e lascia a bocca aperta l'Arena La Chapelle.

Sofia Raffaeli sale sul podio, al suo esordio ai Giochi Olimpici, e lo fa scrivendo una pagina indelebile di storia dello sport italiano, divenendo la prima atleta azzurra di sempre a vincere una medaglia Olimpica individuale nella ginnastica ritmica.

Parigi 2024 è il suo palcoscenico, in una finale in cui è arrivata dopo una qualificazione strabiliante, che l'ha vista chiuderein testa. Ma la concorrenza, per la corsa alle medaglie, non poteva che essere agguerrita.

È una corsa al podio con le avversarie di sempre: la tedesca Darja Varfolomeev e la bulgara Boryana Kaleyn, rispettivamente oro e argento, ma anche con Margarita Kolosov (GER), l'ultima che avrebbe potuto insidiarla tra le prime tre.

Le lacrime, nel finale, sciolgono la tensione per l'imperfezione al nastro, che è valso all'italiana il punteggio di 32.250, il settimo in assoluto tra le finaliste. Il vantaggio su Kolosov, però, non si è annullato. E alla fine, è prevalsa la gioia per il bronzo.

La prima medaglia Olimpica in carriera, per il Vulcano di Chiaravalle. La prima medaglia individuale ai Giochi Olimpici, per la ginnastica ritmica italiana, in una finale con due azzurre presenti - Milena Baldassarri ha chiuso ottava, senza errori.

È un bronzo che brilla, quello di Sofia Raffaeli, tra gli applausi del pubblico parigino. Lei, la prima vincitrice di un oro iridato individuale per l'Italia, ha da oggi anche un altro primato.

La finale all around individuale: oro a Darja Varfolomeev davanti a Kaleyn e Raffaeli, Baldassarri ottava · Ginnastica ritmica

Un pomeriggio dal sapore di storia, già dall'ingresso in pedana, per l'Italia della ginnastica ritmica. Non solo perché Sofia Raffaeli si presenta da una qualifica impeccabile, chiusa in testa, ma perché per la prima volta sono due le indiviudaliste azzurre in finale.

Milena Baldassarri è la quinta a scendere in pedana e l'ottavo posto finale - dopo aver chiuso nona alle qualificazioni - è già un motivo per sorridere. La gioia più grande, però, è da condividere con l'amica di tutti i giorni, capace di conquistare il bronzo Olimpico e di aggiornare un record che appartenenva proprio a Baldassarri: il sesto posto di Tokyo 2020 era, fino a venerdì 9 agosto, il miglior risultato di sempre per un'italiana. Ma state certi che la 22enne di Ravenna sarà più che felice di aver ceduto questo primato.

Al termine della prima rotazione al cerchio, Raffaeli però è quarta. Un punteggio di 35.250 la tiene alle spalle di Varfolomeev, Kaleyn e Daria Atamanov (ISR), seppur di poco. Il suo esercizio, sulle note di "Rescue" di Lauren Diagle, ha una difficoltà di corpo inferiore rispetto alle tre che le stanno davanti in graduatoria.

Un'imperfezione alla palla, in cui ottiene 32.900 (sesto punteggio della seconda rotazione) fa allontanare le prime due, ma non Atamanov, che perde addirittura terreno col suo 31.800. È Margarita Kolosov però ad emergere col terzo miglior punteggio (34.150) e a piazzarsi virtualmente sul gradino più basso del podio.

Si passa alle clavette e qui, la Formica Atomica della ritmica italiana, dà sfoggio di tutte le sue qualità. È l'attrezzo in cui ottiene il punteggio più alto per la difficoltà e in assoluto, il 35.600 accolto dall'ovazione del pubblico, rapito dalla sua prova con "Dark Mirror" di Christian Reindl in sottofondo. Claudia Mancinelli, la sua allenatrice, chiede una revisione alla giuria: richiesta accolta, si passa a 35.900, tre decimi di un valore inestimabile.

Il nastro può mischiare le carte un'ultima volta. Kaleyn si presenta con la difficoltà di corpo maggiore di tutte e non sbaglia praticamente nulla: 33.750, per balzare virtualmente in testa e costringere Varfolomeev ad un esercizio senza sbavature, per prendersi l'oro. La tedesca, giunta terza in qualifica su quest'attrezzo, è perfetta. È oro certo per lei e argento pressoché sicuro per la bulgara.

Raffaeli chiude la quarta rotazione per il bronzo su "Vesoul" di Jacques Brel, ma al termine dell'esercizio, il seme del dubbio inizia a germogliare. Kolosov ha 31.250 di vantaggio e una mancata presa del nastro potrebbe influire negativamente sul giudizio per l'azzurra. Sul tabellone, però, spunta 32.250. È il settimo punteggio tra tutte le finaliste, ma basta per la storia: è terzo posto, è podio Olimpico, è bronzo a Parigi 2024.

Sofia Raffaeli ha ancora fame dopo il bronzo Olimpico a Parigi 2024: "Voglio superare tutti i miei limiti"

Ripensare alle imperfezioni, a cosa migliorare e dove crescere ancora. Anche quando sei un bronzo Olimpico, anche quando hai raggiunto un risultato mai visto prima da chi ti ha preceduto.

Essere grandi significa anche questo. E Sofia Raffaeli, dall'alto del suo terzo posto a Parigi 2024, non vuole lasciarsi influenzare nel suo percorso di crescita che l'ha portata fin qui: "È bellissimo. Sicuramente questa mattina volevo fare qualcosa in più, però gli errori capitano. Ma sono contenta alla fine di come ho superato questa giornata. Una medaglia alla fine è comunque una medaglia e sarà sicuramente solo l'inizio".

L'obiettivo? Semplice: "Voglio superare me stessa e tutti i miei limiti per fare ancora di più, dare ancora di più, per fare il massimo".

"Ho rischiato a livello mentale - prosegue l'azzurra - è molto difficile tenere una concentrazione così alta in queste gare, soprattutto dopo gli errori. Dopo l'errore ho fatto una cosa che forse non ho mai fatto: entrare e dare tutto quello che avevo perchè volevo proprio la medaglia".

Ed è lì che è arrivato, quel bronzo, perché alle clavette è stata sensazionale. Così come dopo la sbavatura al nastro, quando è riuscita a recuperare: "La reazione - conclude - secondo me, è stata quella che mi ha colpito di più".

Ginnastica ritmica: il podio all around individuale a Parigi 2024

Di seguito, il podio dell'all around individuale di ginnastica ritmica a Parigi 2024

  1. 🥇 Darja Varfolomeev (GER) 140.850
  2. 🥈 Boryana Kaleyn (BUL) 140.600
  3. 🥉 Sofia Raffaeli (ITA) 136.300

Tutti i punteggi della finale sono disponibili qui.