Simone Giannelli, Brasile mon amour: inseguendo Parigi 2024 tra i ricordi d'argento di Rio 2016
Il capitano della nazionale italiana di pallavolo, con cui ha vinto Europei 2021 e Mondiali 2022, cerca un posto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nella terra in cui ha conquistato l'argento nel 2016: "Ho giocato spesso qui e ho tanti bei ricordi", ha raccontato in esclusiva a Olympics.com.
Lo definivano "capitan futuro" Osmany Juantorena e compagni quando, ancora giovanissimo, era già riconosciuto come uno dei leader indiscussi della nazionale italiana di pallavolo maschile. Simone Giannelli, capitano dall'arrivo di Ferdinando De Giorgi dopo i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, è ora uno degli uomini simbolo della squadra che ha saputo subito imporsi in Europa e nel mondo dopo essere ripartita con il nuovo ciclo nelle ultime due stagioni.
Dopo aver esordito per la prima volta con la casacca azzurra nel 2015, il palleggiatore della Sir Safety Perugia, 27 anni, si è guadagnato da subito i gradi di titolare che lo hanno portato a vivere i suoi primi Giochi Olimpici da protagonista. Al Maracanãzinho di Rio de Janeiro, a vent'anni appena compiuti, si appese infatti al collo la medaglia d'argento a cinque cerchi dopo una cavalcata trionfale interrotta solamente in finale dai padroni di casa del Brasile di Bruno Rezende e compagni.
Proprio in questi giorni, l'alzatore bolzanino è protagonista nello stesso palazzetto per provare a prendersi la qualificazione a Parigi 2024 grazie al torneo Preolimpico in corso. Un evento per il quale un nuovo secondo posto sarebbe sufficiente per volare in Francia la prossima estate e tentare di completare un grande slam iniziato con i trionfi agli Europei 2021 prima e ai Mondiali 2022 poi, entrambi centrati da capitano.
Dopo l'argento agli Europei di pallavolo maschile 2023, vuole concludere al meglio questa lunga stagione in maglia azzurra regalandosi i terzi Giochi Olimpici della carriera.
Ai microfoni di Olympics.com ha parlato dei suoi ricordi brasiliani, degli obiettivi futuri ma anche delle sue preferenze a tavola e di un suo grande idolo di un altro sport...
Un tuffo nel passato: l'argento di Rio 2016
Sette anni fa, Giannelli era il giocatore più giovane della rosa italiana protagonista ai Giochi Olimpici, salendo poi sul podio da protagonista. I ricordi sono tanti e li ha voluti snocciolare ai microfoni di Olympics.com.
"È emozionante essere qui, dove ho disputato i miei primi Giochi Olimpici vincendo la medaglia d'argento contro il Brasile. È un'emozione essere di nuovo qui a giocare davanti ai tifosi sudamericani. Sono molto felice. Ora dobbiamo concentrarci sul presente, per costruire il nostro futuro. Il pubblico brasiliano sa essere molto caloroso. Ho giocato qui tante volte e non solo a Rio. Si vede quanto la gente di casa ami la pallavolo. Quella di Rio 2016 era la mia seconda estate insieme alla nazionale italiana. Abbiamo molti bei ricordi. La semifinale contro gli Stati Uniti è stata una delle partite più belle che abbia mai giocato nella mia vita. In finale abbiamo perso 3-0, quindi i ricordi non sono bellissimi. Però, sono molto felice di poter giocare di nuovo qui. In portoghese conosco qualche parola, ma capisco quasi tutto".
Mettendo da parte il passato, la concentrazione è massima per il torneo Preolimpico in corso dove affronterà anche Flávio, suo compagno di squadra a Perugia in forza al Brasile.
"Abbiamo disputato un Europeo molto intenso, perdendo poi in finale contro la Polonia. È stato comunque un grande torneo per noi. Sono sicuramente molto felice per il risultato. Non abbiamo vinto, ma abbiamo costruito molte cose. Flávio è meu irmão ("mio fratello", in portoghese, ndr). È uno dei migliori centrali al mondo e una persona fantastica. Sono molto felice di essere qui a giocare contro di lui. Spero che possa raggiungere il suo obiettivo con il Brasile di andare ai Giochi. Sono felice di giocare con lui a Perugia".
Il sogno dei terzi Giochi Olimpici a Parigi 2024
Quelli del prossimo anno sarebbero i terzi Giochi Olimpici della carriera per il capitano azzurro.
"Ora siamo qui a giocarci un posto per Parigi 2024, un grande obiettivo della nostra stagione. Non sarà facile, perché giochiamo 7 partite contro squadre molto forti. Cerco sempre di pensare al presente e non al passato o al futuro. I nostri giovani sono molto bravi e si integrano bene nel gruppo. Siamo una grande famiglie e per noi è importante far inserire al meglio i nuovi".
Un pensiero va anche a Simone Anzani, protagonista nei trionfi agli Europei 2021 e ai Mondiali 2022 ma fuori dal gruppo tricolore in estate a causa di problemi cardiaci che lo hanno costretto allo stop forzato per alcune settimane. Ora, ha nuovamente ottenuto l'abilitazione all'attività agonistica ed è pronto per iniziare un nuovo campionato di Superlega con la Lube Civitanova Marche.
"È stato molto triste non averlo con noi in questo periodo perché è uno di noi ed è un elemento molto importante. Sapere dei suoi problemi cardiaci è stato molto triste, sia per noi che per lui. Siamo però contenti che potrà tornare a giocare. Ci sta guardando e sta facendo il tifo per noi".
Lo "studio" dei suoi piatti preferiti
Ai microfoni di Olympics.com, il palleggiatore eletto miglior giocatore agli Europei 2021 e Mondiali 2022 ha sottolineato quanto gli piaccia fare il suo lavoro.
"Lo sport è come la vita. È molto importante tornare dopo una sconfitta e mantenere alto il morale, sorridere molto ed essere felici. Sono grato di poter giocare a pallavolo in tutto il mondo. È una delle sensazioni più belle della mia vita".
Una passione, quella per lo sport, tramandata dal papà.
"Mio padre era allenatore di tennis e Roger Federer è il mio tennista preferito. Ora penso che Carlos Alcaraz sia uno dei più forti, ma anche Novak Djokovic è incredibile pur non essendo più giovanissimo. Continua a vincere nonostante abbia 37 anni. Ha una grande mentalità. Spero anche che Matteo Berrettini possa tornare presto dopo l’infortunio. Seguo anche Jannik Sinner e Lorenzo Sonego".
Infine, da buon italiano, non può non apprezzare i piatti più classici della cucina del Belpaese.
"Ho studiato Scienze Alimentari all'Università. I miei cibi preferiti sono pasta e pizza, soprattutto la Margherita, senza troppi condimenti sopra".
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