Rinascimento Fiamingo: il ritorno di Rossella 

Arte della perseveranza, spirito zen e un fidanzato di nome Gregorio Paltrinieri: Rossella Fiamingo racconta a Olympics.com come ha fatto a ritrovare la continuità di successi dopo anni complicati, di come l'amore le abbia fatto lasciare la sua amata Sicilia, e il chiodo fisso di questa stagione: la qualificazione Olimpica ai Giochi di Parigi 2024. 

10 minDi Gisella Fava
Rossella Fiamingo
(Bizzi / Federscherma)

Quel fatidico 6 agosto, Rossella Fiamingo ha da poco compiuto 25 anni; la pedana è quella dei Giochi di Rio 2016, e lei ha appena centrato la combo perfetta: partecipazione Olimpica e consacrazione planetaria, per un argento individuale la cui semifinale cardiopalma è rimasta nella storia della scherma italiana e non solo.

Un podio storico dopo il quale il percorso non sempre è stato in discesa per la schermitrice catanese, soprattutto dal 2017, quando ha cominciato a fare fatica a imporsi nelle gare individuali.

Fiamingo, oggi, è un’atleta matura che guarda al passato con una lucidità cristallina:

“Se tornassi indietro, prenderei un po’ più di riposo nel post Rio 2016. Ero molto stanca, e purtroppo l’atleta tende sempre a fare tanto di più e a non fermarsi, invece con gli anni ho capito che anche il riposo è fondamentale. Quell’argento, che per me era un po’ un mancato oro, non mi ha dato la voglia di fermarmi. Stavo per vincere. Ho lavorato per arrivare a Tokyo e per vincere l’oro, ma ci vuole sempre un momento in cui staccare, non solo fisicamente, ma anche mentalmente. Quella fame che ho trovato con lo stop forzato. È meglio fermarsi quando non te la senti, per poi riprendere al massimo”.

(Bizzi / Federscherma)

Trionfi di squadra e riscatti personali

Insieme alle compagne Alberta Santuccio, Federica Isola e Mara Navarria, la squadra femminile delle spadiste azzurre, Fiamingo ha voluto mettere in chiaro che non voleva ripetere la mancata qualificazione di gruppo per l'Italia, come a Rio de Janeiro.

Con questa prospettiva, già nel 2019 il team aveva firmato il doblete di bronzo con Europeo e Mondiale (Alice Clerici al posto di Alberta Santuccio), e il riconoscimento sonante a quella voglia di riscatto della spada femminile italiana sarebbe arrivato con il bellissimo bronzo di Tokyo 2020, proprio nella gara a squadre.

A livello individuale, Fiamingo non ha mai smesso di lavorare, e nonostante si sia trattato di uno sforzo (e digiuno) prolungato, ha chiuso il dibattito ripresentandosi in pedana a distanza di anni, ma con un atteggiamento ritrovato: “Mi ha premiato la perseveranza. Sono stati anni complicati nelle gare individuali, mi sono dedicata tanto alla qualifica a squadre per Tokyo visto che a Rio non c’eravamo qualificate”.

“Nell'individuale non riuscivo a rendere come volevo, quindi ho cercato di ritrovare la continuità e nel 2022 l’ho ritrovata semplicemente con la freschezza, con la voglia di andarmela a giocare di nuovo. Questi anni mi hanno fatto ritornare la voglia di gareggiare. Sono tornata agli Europei con quella fame che mi contraddistingue, e ho vinto due medaglie: è stata una bella conferma anche per lavorare più serenamente per la qualifica a Parigi 2024.”

La prima medaglia Olimpica per l’Italia nella spada individuale femminile ha reso la stagione del 2022 memorabile: doppio argento continentale ad Antalya, a giugno scorso (individuale e a squadre, il quarto metallo europeo per lei) e, esattamente un mese dopo, un’altra doppietta al Mondiale del Cairo, con cui ha riportato in bacheca una medaglia individuale iridata (bronzo) che mancava da Mosca 2015 (cinque, in totale, i podi mondiali della carabiniera siciliana).

(Bizzi / Federscherma)

La zen del gruppo e un debole per il coaching

“In squadra siamo tutte diverse. Io e Alberta Santuccio siamo molte amiche, stiamo sempre insieme e dormiamo nella stessa camera in ritiro, ma siamo diverse. Anche con Mara e Chicca siamo diverse, però andiamo d’accordo. Con gli anni siamo diventate una squadra in tutto e per tutto e conosciamo pregi e difetti di ognuna di noi, ci accettiamo così come siamo e non nascondiamo nulla, ironizziamo anche su questo.”

A inizio stagione, Fiamingo è stata pure avvistata in prima linea nell’evento di Federscherma “Un Giorno da Campione”, un’iniziativa con cui, a livello federale, si cerca di avvicinare i big delle discipline ai giovani talenti, dando l’opportunità ai vincitori dei titoli italiani under 14 di tirare con i loro beniamini. Fiamingo non si è risparmiata affatto, divertendosi a tirare con centinaia di ragazzi e ragazze, ma se le si chiede se l'insegnamento è il suo piano per il post carriera agonistica, lei precisa:

“Più che insegnare, [mi piace] motivare. Sono abbastanza zen, ma me lo dicono gli altri. Cerco di non farmi prendere dalle emozioni in generale, né positive, né negative, ma soprattutto negative. Vorrei fare un piano motivazionale per gli atleti, è qualcosa di importante perché le cose le sai, ma a volte hai bisogno di qualcuno che te le ricordi o che le tiri fuori in maniera diversa. È una cosa che mi piacerebbe fare a prescindere, lavorare sulla motivazione e aiutare gli atleti.”

Paltrinieri e il trasloco a Roma: amore ad alto rendimento

Il 2022 ha portato un grande cambiamento nella vita di Rossella Fiamingo, che dallo scorso autunno non vive più a distanza la storia d'amore con Gregorio Paltrinieri, essendosi trasferita nella Capitale: “Mi sto allenando a Roma, mi sono avvicinata a lui e stiamo sempre insieme. Devo dire che è tutto più ordinato, equilibrato, come piace a me. Dopo tanti anni di allenamenti cerchi anche una stabilità, diventa fondamentale anche per la prestazione. Lo dico per me, però dal mio punto di vista mi ha aiutato molto a trovare un equilibrio e a riprendermi nel mio lavoro, che poi è anche la mia passione.”

“Adesso è tutto più facile, da settembre viviamo insieme e meno male perché abbiamo calendari totalmente diversi e diversamente non ci saremmo mai beccati. Da pendolare da Catania era un po’ difficile. È bello vivere il rapporto così.”

L’amore ha anche cambiato il modo di vedere lo sport, l’uno dell’altra:

“Con Greg è stata un’evoluzione naturale. Quando ci siamo messi insieme ci siamo innamorati delle persone, non abbiamo pensato a rubarci i trucchi del mestiere. Nelle difficoltà giornaliere, però, ci siamo venuti incontro. Facciamo due sport diversi, ma è sempre sport. Riusciamo a parlarne, a trovare soluzioni, a tirarci su di morale e capiamo la necessità di riposare dell’uno o dell’altro. Riusciamo anche a staccare, a non parlare di sport e a fare altro. Abbiamo altri interessi, ci piace viaggiare, poi ci aiutiamo tantissimo. Io seguo le sue gare e lui segue le mie, siamo pronti a sentirci anche durante la gara se abbiamo bisogno di aiuto e siamo riusciti a mantenere tali le nostre priorità. Se prima per me era la scherma, ora sono la scherma e lui. Se per lui era il nuoto, ora sono il nuoto e me. Mettiamo entrambe le cose al primo posto perché riusciamo a conciliarle al meglio.”

"Non so se gli ho rubato qualcosa in particolare, quello che mi stimola è che macina chilometri, lavora tanto e poi raggiunge i risultati. So che se mi alleno tanto e faccio un allenamento di qualità, riesco a far bene. Non so lui cosa abbia imparato, però è innamorato della scherma e due giorni fa è venuto a seguire per la prima volta un mio allenamento. Voleva provare, mi chiede sempre e vuole una divisa della sua misura per sfidarmi. Prima o poi lo faremo, io non mi tuffo nemmeno perché devo imparare ancora a tuffarmi. Lui ha provato a fare dei passi di scherma su una scaletta, non è un grande utilizzatore di gambe, fa tutto con le braccia, ma è riuscito a coordinarsi bene e a fare non solo i passi, ma anche la flèche [la frecciata, un movimento d’attacco], che non è facilissima.”

La scorsa estate Fiamingo è pure stata al Foro Italico, in occasione degli Europei di sport acquatici a Roma, dove il compagno ha vinto quattro medaglie di cui tre d’oro, protagonista anche lui di un’annata incredibile. A livello mondiale, ha chiuso la stagione con 4 medaglie in vasca lunga e acque aperte (Budapest 2022), e altri due ori iridati in vasca corta, a Melbourne 2022. Un Rinascimento, anche per il nuotatore carpigiano.

Fiamingo, a Roma, lo ha tifato dalla tribuna. E qualora anche lui dovesse assistere alle di lei gare, se lo immagina così: “Credo che sentirà le stesse cose che ho provato io: ansia, preoccupazione, difficoltà perché poi se vai male non sai come comportarti, però ci capiamo e sappiamo che parole utilizzare o se stare in silenzio in alcuni momenti. Sono sicura che saprebbe come comportarsi.”

Mondiali con vista qualificazione Olimpica: l’Etna in borsa

“L’obiettivo principale è la qualificazione Olimpica, che è sempre più difficile delle Olimpiadi, perché ci sono tante squadre forti e non è scontato qualificarsi, bisogna lavorare sodo. Poi vogliamo arrivare in forma ai Mondiali di Milano, dove i punti sono maggiori e soprattutto è in casa, un po’ come ci siamo lasciate al Cairo, ma migliorando ancora di più. L’obiettivo principale sono i Mondiali di Milano, saranno bellissimi e in casa, spero che con questa scusa da settembre ci possano essere più persone che portino i bambini in palestra a provare questo sport. Poi le Olimpiadi di Parigi, che potrebbero essere le ultime, così come le penultime, quindi bisogna rimboccarsi le maniche per fare il massimo. Ho due belle medaglie, ma vorrei fare di più e non mi accontento, sia nella gara individuale che in quella a squadre."

(Bizzi / Federscherma)

Una stagione intensa iniziata con tanti cambiamenti e per la prima volta lontana dalla sua terra:

“La Sicilia mi manca sempre. Per adesso sono a Ostia e c’è il mare, riesco a tamponare la mancanza, ma amo la mia città, il territorio e ogni volta che ho un weekend libero cerco di tornare a casa. Sono innamorata sia del mare che della montagna, perché vivo a 20 minuti dall’Etna. Ogni volta che vedo una montagna mi giro convinta che sia l’Etna, la cerco ogni giorno, è una cosa naturale. Qui da Roma vedo i Castelli Romani e cerco di immaginarla... con molta immaginazione! Ce l’ho fissa in testa. Ho una piccola pietra che porto con me, mi serve come ricordo della mia terra. La tengo dentro la sacca, in una scatola, perché la pietra lavica è tagliente. Ogni tanto la guardo, non credo ai portafortuna, ma è come portare con me un pezzo di terra.”

La prossima estate, il Mondiale di scherma di Milano 2023 chiamerà alle armi per staccare il pass Olimpico e farlo in grande, davanti al pubblico italiano. Rossella Fiamingo si è messa alle spalle l'epoca buia e l'obiettivo di Parigi ha l'ombra lunga di un'atleta che ha ritrovato la chiave di volta: "Credo di essere cresciuta molto da questo punto di vista e mi sono resa conto che nella scherma equilibrio e squilibrio sono vicinissimi. Basta un attimo, tendo a non essere giù nei momenti in cui mi alleno e magari vado male, un giorno. È uno sport un po’ infame, cerco di essere razionale. Il giorno prima non tocchi e magari il giorno dopo vinci un Mondiale. Cerco di non abbattermi, a volte si fa più fatica a reggere i ritmi psicologici in allenamento che in gara. È un passo non da poco, e sono riuscita a farlo."

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