Noè Ponti: il Campione svizzero si racconta tra successi, passioni e sogni Olimpici · Intervista esclusiva
Noè Ponti, il giovane talento del nuoto svizzero, ha recentemente condiviso dettagli interessanti sulla sua carriera e i suoi piani futuri durante un'intervista esclusiva rilasciata a Olympics.com.
Dopo un'esperienza non proprio positiva ai Mondiali di Fukuoka, il Campione elvetico ha trovato riscatto e conferma nei Campionati europei in vasca corta.
Lo scorso dicembre è stato un mese straordinario per il ticinese, con la manifestazione continentale che gli ha portato una tripletta d'oro e un argento.
Inoltre, nella finale 100m farfalla, ha registrato un 48.47, andando a ritoccare il suo record nazionale e fissando il nuovo primato a livello europeo.
Nonostante un gennaio più difficile, con tanto di esami universitari da affrontare, la medaglia di bronzo a Tokyo 2020 è riuscita ad allenarsi.
Ponti e il suo team hanno deciso di non partecipare ai Mondiali di Doha per concentrarsi sui Giochi Olimpici di Parigi, considerando il calendario insolito con due rassegne iridate in un anno Olimpico.
"Non è mai facile guardare da casa sapendo che avresti potuto vincere una medaglia. Ho guardato i 100 e 200 farfalla e vedere i risultati buoni, ma non eccelsi, mi ha fatto venire tantissima voglia di gareggiare".
Questa scelta, sebbene possa sembrare meno competitiva, è vista come una strategia per ottimizzare la preparazione Olimpica.
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La crescita e la maturazione di Noè Ponti: da Tokyo 2020 a Parigi 2024
Guardando indietro, Ponti riflette su quanto è cambiato dalla sua medaglia a Tokyo: "Sono più conosciuto, ho trovato più sponsor. Sono cresciuto come atleta e persona, ho molta più esperienza. È diverso anche i rapporto coi media, a cui ho dovuto abituarmi".
Riavvolgendo un attimo il nastro, Ponti ha analizzato il modo in cui ha vissuto la sua prima esperienza a cinque cerchi.
"Credo di non essermi nemmeno reso conto all'inizio dell’importanza della medaglia Olimpica: sono arrivato ai Giochi non per gioco, ma comunque era la mia prima esperienza e me la stavo godendo per quello che era".
E così è arrivato il bronzo nei 100m farfalla con il nuovo primato nazionale. "Poi, è arrivata la medaglia. Non proprio inaspettata perché sapevo che potevo far bene. Ma salire sul podio alla prima partecipazione Olimpica è stato abbastanza particolare".
Il momento storico in cui si sono svolti i Giochi giapponesi è stato sicuramente impattante sulla percezione dell'evento registrata da atleti e atlete. A Parigi 2024 si proverà a tornare alla normalità, con gli appassionati sugli spalti a tifare i loro idoli.
"I Giochi francesi saranno completamente diverse da Tokyo: questa volta ci sarà il pubblico. Cerco di immaginarmi in quell'ambiente, sarà pazzesco".
Quello che nel calcio maschile viene definito il dodicesimo uomo in campo è tutto tranne che un elemento di poco conto per chi gareggia: "Sarà una nuova esperienza anche per me. Sarà particolare, cerco di immaginarmi l’ambiente che penso sarà assurdo e pazzesco", ha affermato un sognante Ponti.
"Provo a rimanere ancora abbastanza distaccato e a non visualizzare troppo la gara. C’è ancora lavoro da fare".
L'allenamento non riguarda solo il fisico, i muscoli e la preparazione atletica, ma anche quella mentale: "Durante la giornata, ogni tanto, mi parte la testa e mi fa venire voglia di essere già a Parigi. Non è tensione o ansia, solo provare un po’ di adrenalina prima dei Giochi".
Quel mix di paura ed eccitazione si scatena pensando pure ai propri avversari: "A Parigi nessun pensiero ai tempi, sono tutti pericolosi. Coloro che hanno preso medaglia a Doha sicuramente saranno tutti atleti che si giocheranno la finale. C’è così tanta concorrenza che non c’è modo di pensare al tempo".
Noè Ponti e la passione a 360° per il mondo sportivo
Noè Ponti è un appassionato di sport a tutto tondo, non limitandosi solo al nuoto.
"Seguo tanti sport e mi è sempre piaciuto farlo", racconta. "Il tennis è uno dei miei preferiti, probabilmente perché c'era Roger Federer. Ho sempre ammirato la sua grinta e determinazione".
Ponti è anche un tifoso di calcio, in particolare dell'Inter, e segue con interesse l'hockey su ghiaccio.
"In famiglia abbiamo sempre seguito lo sci, che è quasi uno sport nazionale in Svizzera. Ho avuto l'opportunità di conoscere Marco Odermatt agli Sports Awards nel 2021 e da allora lo seguo regolarmente. Quando vince, gli mando sempre un messaggio".
Oltre agli sport invernali, Noè ha un'ampia gamma di interessi sportivi: "Seguo oure la Formula 1, la pallacanestro e vari altri sport. Mi piace molto l'atletica, specialmente durante l'estate", aggiunge l'atleta svizzero.
Quando gli si chiede chi sia il suo idolo sportivo, Ponti non ha dubbi: "Nel nuoto è sempre stato Michael Phelps, ma al di fuori della piscina, sicuramente Federer. È un grande sportivo che abbiamo la fortuna di avere in Svizzera."