Alla scoperta di Moongcho: la storia della mascotte dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024
A un anno esatto dalla Cerimonia di Apertura dei prossimi GOG Invernali, è stata svelata la mascotte ufficiale di Gangwon 2024. Scopri cosa simboleggia Moongcho, e come è stata ideata dai giovani della Repubblica di Corea.
Dalla prima apparizione di Shuss ai Giochi Olimpici Invernali di Grenoble 1968, le mascotte sono state ambasciatrici popolari del Movimento Olimpico.
A un anno esatto dai Giochi Olimpici Giovanili Invernali di Gangwon 2024 [YOG, dall'inglese Youth Olympic Games], è arrivato il momento di presentare al mondo la mascotte Moongcho, la cui missione è mostrare a tutti e tutte che i giovani possono creare un futuro migliore tramite la coesistenza pacifica e l'unità attraverso lo sport.
La mascotte è stata presentata nel corso di un evento celebrativo alle 11:00 ora italiana di oggi, 19 gennaio, presso il resort Yongpyong di PyeongChang, con la partecipazione delle ambasciatrici onorarie Kim Yuna (campionessa Olimpica di pattinaggio di figura femminile nel singolo a Vancouver 2010) e Kim Yeri (medaglia di bronzo di breaking ai YOG di Buenos Aires 2018).
Ora è il momento di conoscere meglio Moongcho, scoprendo cosa rappresenta e cosa ha ispirato il designer vincitore.
Chi è Moongcho la mascotte di Gangwon 2024?
Il nome di Moongcho deriva dalla parola coreana "Moongchida", che significa riunire diversi pensieri e poteri.
Nato da una palla di neve usata in una battaglia di palle di neve tra le mascotte di PyeongChang 2018, Soohorang e Bandabi, ha ereditato la sportività dei suoi predecessori dei Giochi Olimpici Invernali.
Anche se ogni palla di neve ha una forma unica, tutte condividono il valore comune di essere fatte di neve, e allo stesso modo i giovani atleti di Gangwon 2024 possono unirsi e condividere i loro sogni crescendo insieme attraverso i YOG.
Non ci sono vincitori o vinti nelle battaglie di palle di neve, e Moongcho incoraggia tutti ad abbracciare ogni momento e a godersi i Giochi sulla base del valore e dello spirito dei YOG.
Proprio come i 1.900 atleti e atlete che gareggeranno a Gangwon, anche la mascotte indossa occhiali e sciarpa, corre con passione e senza paura.
Moongcho è anche sempre pronto ad aiutare i suoi amici in difficoltà.
Come è stato scelta Moongcho?
I YOG mirano a condividere, comunicare e crescere insieme interagendo con i giovani.
Per questo motivo, Moongcho ha preso vita attraverso un processo di collaborazione che ha coinvolto i giovani della Repubblica di Corea che hanno presentato i loro progetti nell'ambito di un concorso nazionale.
I sette migliori designer sono stati invitati a partecipare a uno stage in cui esperti, già coinvolti nel processo di creazione delle mascotte di PyeongChang 2018, hanno contribuito a migliorare la qualità dei loro progetti in termini di narrazione e design.
Una giuria ha poi scelto come vincitore il lavoro di Park Su-yeon, ed è nata Moongcho!
La specializzanda in visual design ha trascorso intere giornate nella sua biblioteca locale a leggere libri di fiabe popolari di Gangwon, ispirandosi ai suoi paesaggi innevati.
"Le Olimpiadi Invernali Giovanili sono un raduno di giovani di tutto il mondo che si ritrovano per vivere una festa attraverso lo sport. Io ho pensato subito a una battaglia di palle di neve", ha detto Park.
"Come dice il proverbio, 'Tieni la testa fredda e il cuore caldo', e mi è balenata questa idea pensandoci e ripensandoci continuamente".
"Grazie alla me di ieri che ha lottato per realizzare il suo sogno, penso che la me di oggi e la me futura esistano".